Il Parco Cestio si trova nel Rione Testaccio, compreso tra Via Marmorata e Via Paolo Caselli. Le sue origini sono da individuare nello spazio rimasto libero in questa parte di Testaccio, limitrofa alla Caserma dei Vigili del Fuoco e al Campo Testaccio e in cui i progetti di lottizzazione non presero piede. Negli anni '30, ad esempio, esisteva un progetto, in vista della possibilità che Roma ospitasse delle Olimpiadi in quel periodo, di ampliare la zona sportiva del Campo Testaccio e vi si realizzasse un istituto per la medicina dello sport, ma il progetto come sappiamo non prese piede.
Sappiamo però che nel 1938, in occasione della visita di Adolf Hitler a Roma, la città venne preparata ad accogliere quello che era divenuto il più stretto alleato di Benito Mussolini e del regime Fascista con allestimenti particolarmente scenografici: in Piazza Esedra vennero installati pennoni portabandiera, che andarono a sostituire le pregevoli fioriere realizzate dallo scultore Filippo Antonio Cifarello in collaborazione con il pittore Mario Mataloni nel 1903 in occasione della visita del Re d'Inghilterra Edoardo VII a Roma. Tali fioriere vennero trasferite nel giardino lungo Via Marmorata, fatto che ci fa capire che in quegli anni questo parco, forse fino a poco prima uno spazio verde poco organizzato, stava prendendo forma.
Nel 1941 si decise di assegnare a questo spazio il nome di Parco Cestio, in riferimento alla vicina Piramide Cestia. L'anno successivo, quando vennero istituiti e assegnati i nomi di numerosi parchi in diverse aree di Roma, si decise di confermare per questo parco il nome di Parco Cestio: come per molti di questi parchi e molte strade istituite o restaurate in quel periodo, il suo nome si trova inciso su una colonna anziché su una classica targa stradale.
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