Piazza Pia è una strada del Rione Borgo, adiacente al Largo Giovanni XXIII, alla confluenza di Borgo Sant'Angelo e delimitata dal Passetto di Borgo che unisce il Palazzo Vaticano a Castel Sant'Angelo. Tuttavia, spesso erroneamente, soprattutto dopo i recenti lavori per il Giubileo del 2025 che hanno totalmente ridisegnato l'area, con Piazza Pia viene definita anche la parte di Largo Giovanni XXIII all'imbocco di Via della Conciliazione, forse anche perché storicamente quella parte del largo aceva parte dell'originaria Piazza Pia, come ora vedremo.
L'origine di questa piazza risale al 1852, quando il Papa Beato Pio IX Mastai Ferretti (1846-1878) volle realizzare una nuova piazza e ridefinirne l'immagine architettonica all'imbocco della Spina dei Borghi da Castel Sant'Angelo con lavori che proseguiranno fino al 1861, affidando gran parte del progetto all'architetto Luigi Poletti.
L'area in cui sarebbe sorta Piazza Pia come si presentava nella mappa di Roma di Giovanni Battista Nolli del 1748 |
L'area in questione era stata oggetto di attenzioni durante l'occupazione di Roma da parte della Francia Napoleonica, che aveva progettato grandi interventi urbanistici per la città realizzandole solamente in piccola parte. Tra queste, era stata prevista anche la demolizione della Spina dei Borghi, al fine di realizzare una grande strada che collegasse Castel Sant'Angelo a San Pietro, ma tuttavia tale progetto non venne realizzato, con un'attuazione minimale dei lavori ridotta, secondo varie fonti, alla demolizione di un solo edificio non lontano da Castel Sant'Angelo. In ogni caso, questo portò all'attenzione della situazione urbanistica dell'area, in modo particolare del passaggio tra il Ponte Sant'Angelo e l'imbocco della Spina dei Borghi.
Nel 1849, nel periodo della Repubblica Romana, venne demolito un edificio proprio all'imbocco della Spina dei Borghi. L'anno successivo - quando il potere era tornato nelle mani dello Stato Pontificio - si decise di riempire il vuoto con la costruzione di Palazzo Sauve, caratterizzato dal singolare prospetto estremamente fino che va a insinuarsi nel poco spazio: questo nuovo edificio dette di fatto il via alla riorganizzazione dell'area. Negli anni successivi, il Beato Pio IX fece realizzare sulla facciata del palazzo una fontana, la Fontana dei Delfini, e dette a Luigi Poletti l'incarico di ripensare la piazza: l'architetto, dunque, demolì alcuni edifici in modo da allineare i prospetti a Palazzo Sauve, e penso per questi due facciate in stile tardo neoclassico, simili a quelle che pochi anni dopo l'architetto Sarti avrebbe realizzato per la Manifattura dei Tabacchi nel neonato Quartiere Mastai, altro intervento voluto dal Beato Pio IX. Per completare l'opera, nel 1860 venne demolita la parte del Bastione di Santo Spirito di Castel Sant'Angelo rimasta isolata a sud della strada che collegava Ponte Sant'Angelo alla Spina dei Borghi (ben visibile nella mappa del Nolli), sgomberando lo spazio per una nuova piazza, e nel 1861 il Beato Pio IX inaugurò la nuova Scuola dei Fanciulli nell'edificio sul lato nord della piazza confinante con la Caserma Serristori. Nacque così la nuova piazza che faceva da ingresso alla Spina dei Borghi andando verso San Pietro e che, dal nome del Papa che la aveva realizzata, prese il nome di Piazza Pia.
Nel 1869, in occasione dell'apertura del Concilio Vaticano I voluto dal Papa Beato Pio IX, proprio in Piazza Pia venne realizzato un apparato effimero composto da alcuni archi posticci che collegavano il Palazzo Sauve ai due edifici neoclassici adiacenti.
Con l'annessione di Roma al neonato Regno d'Italia, molti toponimi vennero cambiati, soprattutto a danno di riferimenti alla Chiesa (si noti ad esempio la delibera del 1871). Piazza Pia, che doveva il proprio nome a un Papa che si era opposto all'opera di unificazione dei Savoia e di Cavour, fu seriamente a rischio di cambio di nome: in alcune mappe la vediamo indicata con tra parentesi il nome di "Piazza del Plebiscito", come se fosse pronta a un cambio di nome. La modifica, tuttavia, non ebbe mai luogo e la piazza continuò a mantenere il nome di Piazza Pia.
Già dopo l'Unità d'Italia, tuttavia, presero piede nel centro di Roma le politiche urbanistiche degli sventramenti e dei diradamenti, e la zona del Rione Borgo venne particolarmente interessata da progetti del genere soprattutto riguardo la Spina dei Borghi, da secoli oggetto di progetti urbanistici. La piazza, trovandosi a ridosso del Tevere, era stata alterata nella parte sud per la realizzazione dei muraglioni lungo il Tevere e dei Lungotevere, dove fu demolito il Braccio Nuovo del limitrofo Arcispedale di Santo Spirito in Sassia. Successivamente, nel 1927 venne demolito l'edificio della Scuola del Fanciullo per favorire la mobilità nella zona, estendendo così l'area di Piazza Pia fino al Passetto di Borgo.
Il grande cambiamento, tuttavia, arrivò con la decisione di demolizione della Spina dei Borghi per realizzare Via della Conciliazione: questo per Piazza Pia comportò la demolizione degli edifici del Poletti e del Palazzo Sauve (la Fontana dei Delfini venne smontata e trasferita in Vaticano). In questo modo, Piazza Pia divenne la porta d'accesso della nuova Via della Conciliazione per chi da Castel Sant'Angelo imboccava la nuova arteria per recarsi a San Pietro. I lavori per la nuova strada ebbero inizio nel 1936 e durarono fino al Giubileo del 1950.
La rinnovata Piazza Pia vide dunque la nuova Via della Conciliazione incorniciata da due nuovi edifici: due palazzi dai prospetti simmetrici all'imbocco della nuova strada, il Palazzo dell'Azione Cattolica (a sinistra) e il Palazzo Pio (a destra), entrambi adornati di fontane. Il più grande tra i due, quello sulla destra, è il Palazzo San Pio X, colloquialmente noto come Palazzo Pio, realizzato tra il 1948 e il 1950 da Marcello Piacentini e Giorgio Calza Bini. Oltre alla parte simmetrica rispetto al lato sinistra, esso ha un prospetto molto esteso sul lato di Piazza Pia e vede la facciata principale su Via della Conciliazione. Si tratta di una proprietà extraterritoriale della Santa Sede e ospita numerose istituzioni legate al Vaticano e l'Auditorium Conciliazione. Di fronte, sempre con facciata su Via della Conciliazione e prospetto laterale ridotto sulla parte di Piazza Pia che oggi fa parte di Largo Giovanni XXIII, il Palazzo dell'Azione Cattolica è anch'esso opera di Piacentini e Calza Bini e ingloba sul lato meridionale la Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo.
Nel 1962, il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Cateriniane fece erigere una statua dedicata a Santa Caterina da Siena proprio in Piazza Pia, nella parte che oggi fa parte del Largo Giovanni XXIII.
Nel 1983 il Comune di Roma decise di dedicare al Papa San Giovanni XXIII Roncalli (1958-1963) una strada, scegliendo di dedicargli la parte di Piazza Pia a sud di Via della Conciliazione, che divenne da quel momento Largo Giovanni XXIII. Dal 2013 Giovanni XXIII è venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica, ma il nome del largo è rimasto invariato.
Nel 2017, un autobus notturno ebbe un incidente e si schiantò sulla fontana di Piazza Pia, rimanendo contuso e procurando alcuni danni alla struttura.
La piazza, tuttavia, così come la parte del vicino Largo Giovanni XXIII a ridosso di Via della Conciliazione, non davano ai passanti la percezione di essere una piazza. Un semaforo per anni ha regolato il traffico veicolare e pedonale di una via ad alto scorrimento nel percorso Lungotevere-Piazza Adriana-sottopassaggio. Piazza Pia, per molti romani non era altro che l'indirizzo di diverse istituzioni Vaticane e il capolinea di diverse linee autobus. Tuttavia, per il Giubileo del 2025 il Comune ha deciso di prolungare il sottopassaggio del lungotevere, arretrandolo dal Lungotevere Vaticano a Piazza Pia a ridosso con il Passetto di Borgo tale da permettere la creazione di una nuova piazza pedonale nell'area tra Piazza Pia e Largo Giovanni XXIII, che ha così creato un'area pedonale tra Castel Sant'Angelo e Via della Conciliazione che permette un'agevole passeggiata tra San Pietro e Castel Sant'Angelo e ha eliminato il tratto ad alto scorrimento preesistente nonché un semaforo sia per i pedoni che per le automobili. Nella nuova piazza sono state inoltre realizzate due semplici fontane circolari.
Il nuovo progetto è stato promosso dal Comune di Roma come Piazza Pia, ma esso ricade in realtà sia su Piazza Pia che su Largo Giovanni XXIII.
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