La bandiera della Grecia si presenta composta da nove strisce orizzontali, cinque blu e quattro bianche a colori alterni, con una croce bianca su sfondo blu nel cantone in alto a sinistra. Nell'attuale formato è stata adottata dalla Repubblica di Grecia nel 1978, tre anni dopo la caduta del Regime dei Colonnelli e la conseguente restaurazione della democrazia. Per via dei suoi colori, la bandiera è popolare tra i greci come Γαλανόλευκη (Galanolefki), letteralmente "Blu e bianca", o Κυανόλευκη (Kyanolefki), "Blu e ciano".
Le origini di questa bandiera risalgono al 1822, quando la Grecia ottenne l'indipendenza dall'Impero Ottomano e di lì a poco divenne una monarchia guidata dal Re tedesco Ottone di Baviera. Tale monarchia naque con l'intento di creare un nuovo stato greco in linea con i grandi stati europei, scegliendo dunque un monarca tedesco che inserisse il neonato Paese nel sistema esistente ed evitando di dare il potere nelle mani dei numerosi ed eterogenei movimenti che negli anni precedenti avevano combattuto per l'indipendenza ellenica. In questo senso, si decise di mettere da parte tutte le numerose bandiere dei movimenti rivoluzionari e sceglierne una nuova. Prevalse dunque la bandiera alla base dell'attuale, la cosiddetta "Bandiera di stato a terra", raffigurante semplicemente una croce bianca su campo azzurro, la versione estesa in orizzontale della croce presente nel cantone dell'attuale bandiera.
Non è noto con certezza erché siano stati scelti proprio quei colori, mentre è chiaro come mai sia stata scelta la croce, a simboleggiare la fede Ortodossa, non solo professata dalla maggioranza dei Greci, ma anche per il ruolo di questa fede giocato per il mantenimento dell'identità nazionale greca. La croce così come la vediamo nella bandiera di stato a terra compariva anche in diverse bandiere rivoluzionarie greche del periodo della guerra d'indipendenza, come in quella usata in Tessaglia creata da Anthimos Gazis, identica ma a colori invertiti e arricchita da una corona d'alloro, o in quella usata dai greci di Tracia, identica ma con la croce nera anziché bianca. Una croce greca blu di dimensioni più ridotte su campo bianco - e quindi stilisticamente molto diversa - coronata dal motto "Niki i thanatos tan i epi tas", che significa "Vittoria o morte, con o sopra questo" (riferimento allo scudo e che può essere tradotto come senza mai arrendersi), fu usata come bandiera dai Manioti, che giocarono un ruolo molto importante nella guerra di indipendenza. La bandiera che però forse più di altre ha ispirato quella scelta successivamente è quella usata dai ribelli tra il 1769 e il 1821, composta da una croce celeste su campo bianco. Sulle ragioni che hanno portato a scegliere i colori, si è parlato del mare e della schiuma, ipotesi ritenuta più probabile, così come di un richiamo ai colori della casa regnante bavarese che con Ottone guidò la Grecia, ma quest'ultima ipotesi trova dificile fondamento, dal momento che la bandiera precede l'istituzione della monarchia.
Fu proprio l'introduzione della monarchia guidata da Ottone di Baviera nel 1832 che portò ad alcune modifiche nelle bandiere militari, inserendo al centro della croce lo stemma della famiglia dei Wittelsbach di Baviera e rendendo l'azzurro un celeste, in linea col simbolo. Nello specifico, in questo periodo nacque come bandiera navale, con il celeste al posto dell'azzurro e lo stemma Wittelsbach al centro della croce, quella che è l'attuale bandiera greca. Tali bandiere rimasero immutate fino al 1862, anno dell'abdicazione di Ottone, al quale fu scelto come successore il principe danese Guglielmo che prese il nome di Giorgio I, che fece scurire il celeste bavarese in azzurro e inserì la corona al centro della croce nella bandiera navale e in quella di stato. Nel 1924, con la creazione della Seconda Repubblica Ellenica, le corone vennero abolite per poi ricomparire nel 1935 con la restaurazione della monarchia da parte di Georgios Kondylis.
Nel 1967 ebbe inizio in Grecia la dittatura nota come Regime dei Colonnelli o Junta. Inizialmente la bandiera non venne modificata, ma nel 1969 venne adottata la bandiera navale come unica bandiera della Grecia, per poi essere leggermente modificata nel 1970 passando da una proporzione di 2:3 a una di 7:12. Nel frattempo, negli edifici pubblici su cui sventolava la bandiera di stato, fino al 1973, anno in cui la monarchia venne ufficialmente abolita, continuò a sventolare la bandiera munita di corona.
La variante della bandiera greca con il blu più scuro, usata prevalentemente durante il Regime dei Colonnelli |
Durante il regime, venne utilizzata maggiormente una variante della bandiera greca con il blu più scuro: tale bandiera non fu usata solo in quell'occasione e rappresenta una variante dell'attuale bandiera ufficiale, tuttavia ad oggi è generalmente associata al periodo della dittatura.
Dopo la fine del regime, nel 1975 venne per un breve periodo istituita la vecchia bandiera di stato a terra come unica bandiera greca, ma la situazione venne rovesciata nel 1978 quando la bandiera di mare, ovvero l'attuale bandiera greca, venne nuovamente adottata come unica bandiera greca.
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