Laghetto dell'EUR (Parco Centrale del Lago)

Parco centrale del lago

Il Laghetto dell'EUR si trova al centro del Parco Centrale del Lago, nel Quartiere Europa (noto comunemente come EUR, sigla che sta per Esposizione Universale Roma). Questo bacino idrico risale proprio al progetto originale per l'Esposizione Universale di Roma del 1942, che tuttavia non venne mai ospitata per via dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Fin dal progetto del 1937, il nuovo quartiere destinato a ospitare l'Esposizione, quello che poi sarebbe divenuto l'EUR, fu concepito di forma pentagonale con l'asse centrale orizzontale rappresentato da un laghetto circondato da un parco, che facesse da quinta prospettica nel punto in cui la Via Imperiale (ovvero l'odierna Via Cristoforo Colombo) si sdoppiava. Tale parco con annesso laghetto fu pensato in un area centrale nel progetto e circondato da alcuni importanti e scenografici edifici dell'Esposizione, a partire dal Palazzo dell'Acqua e della Luce, posto sulla limitrofa collina a sud e mai realizzato (al suo posto oggi sorge il Palazzo dello Sport) e dal Teatro all'aperto (la cui costruzione è stata poi interrotta per lasciare posto al Palazzo dell'Unicredit). 
 
Lago E42 progetto

Come si può vedere nella planimetria del progetto dell'E42, il laghetto doveva rappresentare l'asse centrale orizzontale del progetto. Nella sua parte Ovest, apparentemente Est guardando la planimetria la quale è posta con Nord e Sud invertiti, il lago, di forma irregolare, avrebbe dovuto prendere la forma di un fascio littorio. Esso si sarebbe poi collegato con una serie di cascate al Palazzo dell'Acqua e della Luce, edificio solo pensato per sommi capi ma la cui funzione, né un suo progetto definitivo, sono mai stati chiariti. Sotto la parte centrale del lago, era inoltre prevista una sala acquario, e sempre dal lago sarebbe dovuto partire un altro bacino idrico di forma totalmente irregolare, quasi a imitare un lago naturale. Il lago, previsto dunque di dimensioni più ampie a quelle attuali, doveva trovarsi al centro del principale parco del nuovo quartiere, nel quale era previsto un sistema di ben otto parchi. A testimonianza del ruolo centrale del parco e del lago, le due stazioni della metropolitana di cui in quegli anni iniziava la costruzione previste per l'EUR erano previste proprio nel parco, a ridosso del laghetto, dove tuttora sorgono.
I lavori per il lago e il parco ebbero inizio nel 1939: la direzione fu affidata all'architetto Raffaele De Vico mentre il Corpo Forestale dello Stato fu scelto per compiere una serie di opere nell'area a partire dall'imboschimento. Tuttavia, l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, l'entrata in guerra dell'Italia e la caduta di Mussolini portarono prima alla posticipazione dell'Esposizione, poi, nel 1943, all'interruzione dei lavori.
1940 Eur in costruzione

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l'Italia uscita sconfitta, la sorte dell'EUR fu messa in discussione. Rimasto costruito in piccola parte, isolato dal resto della città, senza più un'Esposizione da ospitare, si decise di portarne avanti la costruzione per farne un quartiere direzionale di uffici e terziario, ricco di verde e con edifici residenziali. L'assegnazione a Roma delle Olimpiadi del 1960 dette ulteriore impulso allo sviluppo del quartiere, che fu uno dei poli per le gare dei Giochi.
In questo contesto, la realizzazione del lago venne ripresa, con il progetto che venne nuovamente messo in mano a De Vico e all'ingegnere Giorgio Biuso, direttore dei servizi di architettura e urbanistica per l'Ente EUR che si occupò della parte idraulica e strutturale del progetto.
La posizione del lago venne mantenuta rispetto al progetto originale, ma la forma e le dimensioni cambiarono leggermente: venne in parte ridotto e fu realizzato con una forma irregolare, allungata verso ovest. La larghezza del lago varia tra un minimo di 60 metri e un massimo di 130, per un'area complessiva di poco più di 80mila metri quadrati. La profondità, invece, varia da un minimo di due a un massimo di quattro metri. Vennero inoltre realizzate le cascate previste tra il mai realizzato Palazzo della Luce e dell'Acqua e il lago, con la funzione oltre che scenografica di garantire l'ossigeno all'ecosistema lacustre e di fornire acqua agli impianti anti-incendio delle strutture della zona insieme al vicino serbatorio idrico noto come Fungo, realizzato tra il 1957 e il 1959.
 
Laghetto dell'EUR parco dettaglio

Mentre veniva realizzato il lago, intanto, a Roma venivano portati avanti anche i lavori per la metropolitana. Lungo il lago erano previste già dal progetto dell'E42 due stazioni per servire il nuovo quartiere, originariamente denominate Esposizione salita ed Esposizione discesa, proprio perché viste come una sorta di unica grande stazione divisa in una parte destinata alla salita e una alla discesa, e successivamente, dopo la decisione di farne due stazioni separate, chiamate Esposizione Ovest ed Esposizione Est. Nel 1955, le due stazioni furono inaugurate con i nomi di "EUR Marconi" ed "EUR Fermi", dedicandoli quindi a due grandi figure italiane della scienza scomparsi negli anni precedenti. La stazione EUR Marconi cambiò poi nome in EUR Palasport dopo l'apertura nel 1990 dell'attuale stazione Marconi, posta su Viale Guglielmo Marconi, onde evitare confusione.
La presenza delle stazioni della metropolitana proprio a ridosso del lago, poste su due piazzali che fanno quasi da terrazza sul bacino idrico, mostrano come quest'area rappresentasse l'asse centrale del nuovo quartiere dell'EUR anche nel progetto in vista delle Olimpiadi. Intorno a esso, infatti, furono realizzate numerose strutture legate ai Giochi, a partire dal Palazzo dello Sport, che sorge sulla collina subito a sud del lago su cui era originariamente previsto il Palazzo della Luce e dell'Acqua, così come la Piscina delle Rose, posizionata nel parco. Al lato est del lago, invece, venne costruita la Torre dell'ENI, simbolo della nuova vocazione direzionale del quartiere e anche del boom economico italiano di quegli anni, mentre all'estremità ovest i lavori per il Teatro all'aperto, già avviati, si interruppero negli anni '50 per lasciare spazio al Palazzo del Banco di Roma.
Sempre in vista delle Olimpiadi, nel 1959 il Primo Ministro del Giappone Nobosuke Kishi si recò in visita a Roma (si noti che Tokyo era stata designata per ospitare le Olimpiadi del 1964), e donò alla città 2.500 ciliegi da fiore giapponesi, uno dei simboli del Paese, che il Comune volle collocare nel giardino intorno al Lago, realizzando così la Passeggiata del Giappone, che attira molti curiosi, appassionati di natura e del Sol Levante soprattutto in primavera per assistere all'Hanami, la suggestiva fioritura dei ciliegi.


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