Visita di Guglielmo II a Roma nel 1903


La visita di Guglielmo II a Roma avvenne nel maggio del 1903, subito dopo la venuta di Re Edoardo VII nella Capitale Italiana.
Vittorio Emanuele III infatti, a differenza di Umberto I,  aveva deciso di aprire la politica estera Italiana anche alle potenze della Triplice Alleanza, era stata infatti progettata anche una venuta dello Zar in Italia, mai realizzata. 
Guglielmo II venne a Roma in parte infastidito dalla recente presenza dello zio Edoardo VII, appena la settimana precedente, per questo decise di dare al proprio viaggio una particolare solennità portando da Berlino una parte della Guardia Imperiale, al seguito dell'Imperatore erano presenti anche il Principe Ereditario di Germania e il Principe Eitel.
Gli addobbi della città erano gli stessi della venuta di Re Edoardo VII, festoni e globi floreali, e le fioriere di Piazza dell'Esedra, gli stemmi delle Provincie nelle arcate dei portici dei Palazzi dell'Esedra, con l'unica variante del cambio della bandiera con quella Tedesca. La direzione artistica era stata affidata dal Sindaco Prospero Colonna a Filippo Cifariello e Giovanni Mario Mataloni, con l'intento di dare agli apparati decorativi un aspetto più omogeneo di quelli realizzati per la visita di Guglielmo II nel 1888.


Il 2 maggio alle 17.10 gli ospiti arrivarono alla Stazione Termini, dove era stato schierato un battaglione del 1° Granatieri con banda e bandiera, vennero accolti da Vittorio Emanuele III, con i Duchi d'Aosta, degli Abruzzi e di Genova, e il Conte di Torino. Erano presenti anche il Presidente della Camera Zanardelli e del Senato Giuseppe Saracco, i Ministri, Sottosegretari e i Cavalieri dell'Annunziata.

Il corteo in partenza da Piazza dei Cinquecento

Il corteo, scortato dai Corazzieri, era costituito da varie carrozze: nella prima si trovavano Guglielmo II e Vittorio Emanuele III, nella seconda il Principe Ereditario Federico Guglielmo con il Duca d'Aosta e il Conte di Torino, nella terza il Principe Eitel Fritz, il Duca di Genova e il Duca degli Abruzzi, nella quarta carrozza il Conte von Bülow, Cancelliere dell'Impero Tedesco, l'Onorevole Zanardelli, Primo Ministro e il Vice Ammiraglio Morin, Ministro degli Esteri, nella quinta carrozza il Conte von Waldersee, il Conte di Eulenburg, e i Generali Ponzio Vaglia e Brusati.


Il corteo sfilò lungo Piazza dell'Esedra, dove il Sindaco Prospero Colonna, con i Consiglieri Comunali, accolse l'Imperatore di Germania, poi continuò per Via Nazionale e giunse al Quirinale, la folla applaudiva entusiasta.

Il Corteo in Via Nazionale

Al Quirinale gli ospiti incontrarono la Regina Elena e le Dame di Compagnia nella Sala degli Svizzeri. 


Il Kaiser poi si affacciò al balcone del Quirinale, dove la popolazione lo acclamò per alcuni minuti. In seguito andò a Palazzo Margherita, scortato dai Corazzieri, assieme a Vittorio Emanuele III, a porgere gli omaggi alla Regina Madre.

Il Kaiser al Pantheon

Alle 19.00 si recò al Pantheon a rendere omaggio alla tomba di Umberto I e Vittorio Emanuele II.


Il 3 maggio era programmata la visita al Vaticano. Fu in questa occasione che venne impiegata dal Kaiser tutta la solennità, e la pompa magna, quasi un affronto allo zio Edoardo VII, che era andato dal Pontefice da privato cittadino, pochi giorni prima, su suggerimento dello stesso Guglielmo II. 


Era la prima volta, dopo il 1870, che un sovrano visitava il Papa con tanti onori, la stampa anticlericale ne fu abbastanza infastidita.
Il corteo che partì dall'Ambasciata Tedesca presso la Santa Sede era maestoso, il Kaiser, in uniforme da Ussaro della Guardia e il Kronpriz erano sulla stessa carrozza, scortati dalla Guardia Imperiale in alta uniforme, seguivano le altre carrozze, con il Cancelliere von Bülow e la Corte. Una grande folla assisteva al passaggio del corteo per le strade di Roma.

Il corteo in Vaticano

L'Imperatore venne ricevuto da Leone XIII nel suo Salotto particolare, era la terza volta che si incontravano e i colloqui durarono un'ora.

L'incontro con Leone XIII

Alle 20.00 iniziò il pranzo di gala al Quirinale, organizzato in onore di Guglielmo II. Alle 21.00 il Kaiser presenziò alla serata di gala organizzata al Teatro Argentina.

Brindisi al Quirinale

Il 4 maggio al mattino fu effettuata una grande rivista militare ai Prati di Castello, senza la costruzione di spalti per il pubblico, le carrozze degli spettatori erano posizionate lungo Viale delle Milizie. 


Era presente il IX Corpo d'Armata comandato dal Generale Besozzi, con la 1° divisione, composta dalla Brigata Granatieri e dalla Brigata Messina, la 2° divisione, composta dalla Brigata Cremona e la Brigata Abruzzi, truppe speciali formate dalla Brigata Mista e dalla Brigata di Artiglieria e la Divisione di Cavalleria costituita dalla Brigata Lancieri e la Brigata Cavalleggeri sotto il comando del Generale Avogadro di Quinto.
Vi parteciparono membri della Corte, diplomatici, Ministri, Sottosegretari, membri della Camera e del Senato e cittadini, i due sovrani erano a cavallo.

Vittorio Emanuele III e Guglielmo II alla rivista militare

Il 5 maggio Guglielmo II andò a visitare con la Corte il Monastero di Montecassino.
La sera fu organizzato un grande ricevimento in Campidoglio con l'illuminazione di Foro Romano e Palatino.
Il 6 maggio, dopo una colazione di famiglia al Quirinale, il Kaiser e il suo seguito partirono dalla Stazione Termini per tornare in Germania.











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