Via del Babuino è una strada situata nel Rione Campo Marzio e compresa tra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna. Si tratta di una delle principali strade del centro storico di Roma e, insieme alle vicine Via del Corso e Via di Ripetta, costituisce il cosiddetto "Tridente".
Le origini della strada risalgono al XV secolo, quando la strada ancora non si presentava probabilmente come l'attuale lungo rettilineo, in un periodo in cui la zona del Tridente era ancora in gran parte adibita a orti e relativamente poco urbanizzata. All'epoca la strada aveva due diverse denominazioni: un tratto era chiamato Via del Cavalletto, sembra dall'omonima punizione corporale che sarebbe stata somministrata nella zona, un altro Via dell'Orto di Napoli, per la presenza di una colonia di napoletani e mostrando come appunto la zona fosse adibita in gran parte ad orti. Il toponimo Orto di Napoli è sopravvissuto fino ai giorni nostri, ed è infatti il nome di una traversa di Via del Babuino.
Che la strada non fosse rettilinea lo possiamo indirettamente evincere dall'antica targa che recita il nome "Via Peregrinorum" posta in Via Laurina, e che ci fa intendere che la piccola traversa di Via del Corso e Via del Babuino fosse prima del XVI secolo un luogo di transito per i pellegrini e, quindi, che il Tridente non fosse caratterizzato dalla linearità e regolarità delle strade, sistemate nel Rinascimento.
Fu infatti Papa Clemente VII de' Medici (1523-1534) a voler per primo, nel 1535, sistemare la strada, creando un rettilineo unitario che prese dunque il nome di Via Clementina, in onore del Pontefice. Nuovi lavori nello stesso senso furono compiuti nel 1540 da Papa Paolo III Farnese (1534-1549), ragione per cui la strada venne chiamata poi Via Paolina.
Fu nel 1571 che Papa San Pio V Ghislieri (1566-1572) concesse la realizzazione di una fontana rifornita dall'Acqua Vergine lungo la strada. Tale semplice fontana venne realizzata dall'architetto Alessandro Grandi, venne arricchita nel 1576, per volontà di Papa Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585) che si apprestava a realizzare nuove opere nella strada tra cui la Chiesa di Sant'Atanasio dei Greci, da una statua di sileno. La bizzarra forma della statua portò presto i romani a ribattezzarla "Babuino", o più spesso "Babbuino", col raddoppio della b tipico del romanesco, e a farne una statua parlante. La popolarità della statua fu tale che ben presto la strada divenne per tutti "Via del Babuino".
Come questi cambiamenti mostrano, il XVI secolo rappresenta il momento in cui la zona del Tridente, compresa quindi Via del Babuino, viene risistemata e urbanizzata, trasformandola da una zona di orti e vie irregolari (fatta eccezione la Via Lata - Via del Corso) in una zona abitata, urbanizzata e caratterizzata da strade dalle geometrie lineari.
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