La scultura dal titolo "L'uomo si libera liberando la natura" si trova nel giardino al centro di Viale Ettore Franceschini, nella parte della Zona Tor Cervara nota come Colli Aniene.
La scultura raffigura un uomo nudo che si fa spazio tra due blocchi massicci e lascia andare, con un gesto di apertura delle braccia e innalzamento, un volatile, come a liberarlo.
Le due placche metalliche situate a ridosso e di fianco la scultura ne raccontano la storia e l'intento: nel 1989 la Sogester e l'Associazione Iniziative Territoriali (oggi chiamata associazione "Il Foro") acquistarono per 300.000 lire un blocco di marmo greco dalla Ciocchetti Marmi che, con altre 300.000 lire venne trasportato su un basamento in cemento costruito per l'occasione da alcuni volontari (che successivamente si sarebbero riuniti nell'associazione "L'Anfiteatro"). Parliamo di anni in cui il quartiere Colli Aniene era ancora in gran parte in fase di edificazione.
L'Associazione Iniziative Territoriali lanciò dunque nel 1990 un concorso di idee per decidere cosa fare di quel blocco, e tra le cinque proposte pervenute scelse quella del professor Ugo Croce, professore presso il vicino Istituto d'Arte Roma 2 del Tiburtino III, oggi chiamato Liceo Artistico Statale Enzo Rossi. Il soggetto è molto eloquente e ben renso nell'opera: un essere umano che liberandosi da due grandi pesi che lo schiacciano libera, insieme a sé stesso, la natura raffigurata dal volatile sopra la sua testa.
L'opera venne realizzata grazie a un contributo di 15 milioni di lire finanziato dal Consorzio AIC (Associazione Italiana Casa), dalla Coop Deposito Locomotive Roma San Lorenzo, dalla Coop CIMA e dalla Coop Lega San Paolo.
L'opera venne dunque realizzata nell'arco di sei mesi dal professor Ugo Croce e dai suoi studenti dell'Istituto d'Arte Roma 2.
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