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Via dell'Accademia Albertina

Via dell'Accademia Albertina è una strada del Quartiere Ardeatino compresa tra Via di Grotta Perfetta e Via Vittore Carpaccio. La strada venne istituita nel 1959, anni in cui la zona lungo la Via Cristoforo Colombo ebbe una notevole estensione sul versante dell'Ardeatino, e in linea con la toponomastica della zona che vede le strade dedicate ad accademie e altre istituzioni simili fu chiamata Via dell'Accademia Albertina, in onore dell'Accademia di Belle Arti di Torino, fondata nel 1678 come "Accademia dei pittori, scultori e architetti" e divenuta "Accademia Albertina" nel 1833 dopo essere stata rifondata dal Re di Sardegna Carlo Alberto.
Sulla strada è presente una palazzina opera di Marcello Rebecchini risalente al 1961.
Accademia Belle Arti Torino
Il logo dell'Accademia Albertina

 
La strada fa parte della Zona urbanistica Tormarancia e il suo Cap è 00147.

Via dell'Accademia Aldina

Via dell'Accademia Aldina è una strada del Quartiere Ardeatino compresa tra Via Aristide Leonori e Via Accademia degli Agiati. La strada è stata istituita nel 1959, anni in cui la zona tra Tor Marancia e la Montagnola lungo la Via Cristoforo Colombo si è sviluppata notevolmente. In linea con la toponomastica locale, che vede le strade dedicate ad accademie italiane, venne dedicata all'Accademia Aldina, fondata nel 1494 a Venezia dall'umanista e stampatore Aldo Manuzio con lo scopo di promuovere la sua edizione a stampa e chiusa nel 1515 dopo la morte del suo fondatore ma dopo aver accolto molti dei principali umanisti.
 
Accademia Aldina affresco Palazzo Pio Carpi Aldo Manuzio
Aldo Manuzio, fondatore dell'Accademia Aldina, in un affresco di Bernardino Loschi presso il Castello dei Pio a Carpi

La strada fa parte della zona urbanistica Tormarancia e il suo CAP è 00147.

Via Accademia degli Agiati

Via Accademia degli Agiati è una strada del Quartiere Ardeatino, compresa tra Via Cristoforo Colombo e Via Vittore Carpaccio. Le origini della strada risalgono al 1957, anni in cui la zona tra Tor Marancia e la Montagnola ebbe un grosso sviluppo urbanistico lungo la Via Cristoforo Colombo, e in linea con la toponomastica locale che vede le strade dedicate a importanti accademie italiane, venne dedicata all'Accademia Roveretana degli Agiati, importante istituzione culturale nata a Rovereto nel 1750 formatasi intorno alle figure di Giuseppe Valeriano Vannetti e della moglie Bianca Laura Saibante.
Sulla strada è stato per molto tempo operativo il cinema Ambassade, così come sempre lungo la strada vi sono gli uffici dell'emittente tv locale Rete Oro.
Il simbolo dell'Accademia Roveretana degli Agiati, che da il nome alla strada

 
La strada fa parte della zona urbanistica Tormarancia, e il suo CAP è 00147.

Piazza Nicola Maria Nicolai

San Basilio Piazza Nicolai

 
Piazza Nicola Maria Nicolai si trova nel Quartiere San Basilio, ed è situata lungo Via Nicola Maria Nicolai. Nel 1957 si decise di organizzare la toponomastica della zona di San Basilio limitrofa alla Chiesa di San Cleto e furono precisati i confini di Via e Piazza Nicola Maria Nicolai, dedicate all'economista ed agronomo nato a Roma nel 1757 e morto sempre a Roma nel 1833, prelato ed erudito che ebbe ruoli importanti nella Roma del XIX secolo.
La strada si trova nella Zona Urbanistica San Basilio e il suo CAP è 00156.

L'uomo si libera liberando la natura

Ugo Croce scultura Colli Aniene

La scultura dal titolo "L'uomo si libera liberando la natura" si trova nel giardino al centro di Viale Ettore Franceschini, nella parte della Zona Tor Cervara nota come Colli Aniene.
La scultura raffigura un uomo nudo che si fa spazio tra due blocchi massicci e lascia andare, con un gesto di apertura delle braccia e innalzamento, un volatile, come a liberarlo.
Le due placche metalliche situate a ridosso e di fianco la scultura ne raccontano la storia e l'intento: nel 1989 la Sogester e l'Associazione Iniziative Territoriali (oggi chiamata associazione "Il Foro") acquistarono per 300.000 lire un blocco di marmo greco dalla Ciocchetti Marmi che, con altre 300.000 lire venne trasportato su un basamento in cemento costruito per l'occasione da alcuni volontari (che successivamente si sarebbero riuniti nell'associazione "L'Anfiteatro"). Parliamo di anni in cui il quartiere Colli Aniene era ancora in gran parte in fase di edificazione.
L'Associazione Iniziative Territoriali lanciò dunque nel 1990 un concorso di idee per decidere cosa fare di quel blocco, e tra le cinque proposte pervenute scelse quella del professor Ugo Croce, professore presso il vicino Istituto d'Arte Roma 2 del Tiburtino III, oggi chiamato Liceo Artistico Statale Enzo Rossi. Il soggetto è molto eloquente e ben renso nell'opera: un essere umano che liberandosi da due grandi pesi che lo schiacciano libera, insieme a sé stesso, la natura raffigurata dal volatile sopra la sua testa.
L'opera venne realizzata grazie a un contributo di 15 milioni di lire finanziato dal Consorzio AIC (Associazione Italiana Casa), dalla Coop Deposito Locomotive Roma San Lorenzo, dalla Coop CIMA e dalla Coop Lega San Paolo.
L'opera venne dunque realizzata nell'arco di sei mesi dal professor Ugo Croce e dai suoi studenti dell'Istituto d'Arte Roma 2.

Via Urbino

Quartiere Tuscolano Via Urbino

 
Via Urbino è una strada del Quartiere Tuscolano, compresa tra Via Faenza e Via Cesena. Questa strada, originariamente (nel 1911), venne chiamata Via Teramo ma, nel 1920 e con conferma nel 1921, quando si decise di fare ordine tra i nomi delle strade dedicate alle città italiane scegliendo le zone Tuscolano e Appio-Latino per città capoluogo di circondario. Fu dunque scelta per questa strada la dedica alla città marchigiana in luogo di quella abruzzese, che vide una nuova strada a essa dedicata nel Quartiere Prenestino-Labicano.
Lungo la strada vi sono diversi palazzi eleganti, tra cui il retro del palazzo neorinascimentale di Via Appia Nuova 59 e il più moderno complesso del Gallery Center.
La strada si trova nella Zona Urbanistica Tuscolano Nord e il suo CAP è 00182.

Villino Veneziani



Il Villino Veneziani è situato in Via di Villa Albani n. 12 ad angolo con Via Brescia, nel Quartiere Salario.
Venne costruito su progetto di Giovanni Battista Milani per la famiglia Veneziani, il progetto è datato 1923, con la firma di Angelo Guazzaroni, mentre la costruzione venne terminata nel 1925.
L'opera, tipica dello stile di Giovanni Battista Milani, è in raffinato stile settecentesco, nel complesso uno dei più eleganti villini dell'architetto.
L'edificio ha una pianta angolare, con il vertice all'incrocio di Via Brescia e Via di Villa Albani, si sviluppa su due piani. 


Al pian terreno è ricoperto da una bugnatura rustica, la finestra centrale è decorata con un timpano spezzato a volute. Al piano nobile le finestre sono dotate di un timpano mistilineo, sovrastante una conchiglia.
La parte più monumentale è la facciata ad angolo posta tra le due vie, è caratterizzata, al pianterreno, da un portico dorico sormontato da una balaustra, al piano superiore si apre una grande finestra tripartita decorata da cariatidi di stucco e, centralmente, due colonne ioniche con trabeazione a timpano spezzato. L'ultimo livello ospita una grande finestra ad arco rastremata, contornata da due nicchie.
La facciata posteriore è occupata da un pregevole bowindow contenente una serliana, dotata di un timpano mistilineo.
Nel complesso il villino è stato restaurato correttamente con colori chiari, le bugnature dovrebbero essere bianche.

Pietre d'inciampo in memoria di Edoardo Ricchetti ed Elvira Sacerdoti

Via Flaminia 395 Pietre d'Inciampo

In Via Flaminia all'altezza del civico 395, nel Quartiere Flaminio, sono presenti due pietre d'inciampo che ricordano Edoardo Ricchetti (1873-1943), arrestato il 16 Ottobre 1943, deportato ad Auschwitz e assassinato il 23 Ottobre 1943, ed Elvira Sacerdoti  (1876-1943), arrestata il 16 Ottobre 1943, deportata ad Auschwitz ed assassinata il 23 Ottobre 1943.

Villino Oberti



Il Villino Oberti era un villino, oggi non più esistente, situato in Via degli Scipioni nn. 260 262 del Rione Prati
Venne ristrutturato nel 1918 da Giovanni Battista Milani per il Commendatore Zaccaria Oberti, assicuratore marittimo e Presidente della Camera di Commercio di Genova, dal 1915.
Il villino originario era stato costruito nel 1910 in forme rinascimentali, il Milani dette una veste barocca alla costruzione con timpani spezzati, a volute, e conchiglie sommitali.
La parte più interessante però era la decorazione pittorica del secondo livello, ispirata alle facciate dipinte dei palazzi Genovesi, chiaro rimando alle origini liguri del proprietario, con figure allegoriche femminili, incorniciate da telamoni e putti, realizzata dal pittore Ballerini.
Questo gioiello del Rione Prati fu barbaramente abbattuto nel 1969 per costruirvi un grande edificio per uffici, anche il villino Libotte adiacente ad esso subì la stessa sorte.




Via Cortona

Via Cortona è una strada situata in parte nella Zona Val Melaina e in parte nella Zona Castel Giubileo, compresa tra Via Salaria e Via Annibale Maria Di Francia, nella zona nota anche come Fidene. Le origini della strada risalgono al 1942, quando la zona insisteva nell'Agro Romano, e in linea con i nomi delle strade della zona che vede le strade intitolate a località della Toscana, venne dedicata al comune di Cortona, in provincia di Arezzo.
 
Val Melaina Castel Giubileo Via Cortona

 
La strada si trova nella Zona Urbanistica Aeroporto dell'Urbe, e il suo CAP è 00138.

Santa Maria Addolorata

Chiesa Santa Maria Addolorata Villa Gordiani

 
La Chiesa di Santa Maria Addolorata si trova nel Quartiere Collatino, all'angolo tra Viale della Serenissima e Viale della Venezia Giulia.
Sede Parrocchiale dal 1958, anno in cui il Cardinale Clemente Micara con il decreto Quartum Iam Annum, affidata prima ai Servi dei Poveri e poi dal 1987 al Clero della Diocesi di Roma, l'attuale edificio venne realizzato tra il 1998 e il 2001 dall'architetto Tommaso Sbardella. Fu il Cardinale Camillo Ruini, il 17 Marzo 2001, a consacrare il nuovo edificio. Nel 2015 è stato creato un Titolo Cardinalizio legato alla Chiesa.
Dal punto di vista architettonico, la struttura dell'edificio è composita e ricca di materiali, dal travertino al tufo, con una copertura in legno e rame.
All'interno si possono ammirare un Crocifisso ligneo e vetrate opera di Mara Alessandri e un organo a canne di Organaria Romana Opus III realizzato nel 2001.

Altri siti che ne parlano:

Villino Ruffo di Calabria



Il Villino Ruffo di Calabria è situato in Via Nomentana ad angolo con Via dei Villini n. 2, nel Quartiere Nomentano.
Fu costruito nel 1887 dall'architetto Costantino Sneider per il Principe Francesco Ruffo di Calabria, Marchese di Licodia, sui terreni di Villa Patrizi, appena lottizzati.
L'edificio è a pianta quadrangolare, si sviluppa su due piani, la facciata principale è situata lungo la Via Nomentana, è occupata da una grande loggia di tre arcate su colonne, su cui trova una terrazza.

La monumentale loggia su Via Nomentana

Il pianterreno è rivestito a bugnato liscio, mentre il piano nobile è decorato da lesene corinzie, le finestre sono dotate di un timpano ricurvo, mentre quelle che affacciano sulla loggia sono sovrastate da arcate su semicolonne ioniche, con lunette decorate a stucco.


La facciata laterale è occupata da tre finestre per piano, ripropone lo stesso schema della facciata sulla Via Nomentana.
Dal 2016 il villino ospita l'Istituto Culturale Coreano, gli interni conservano in parte gli  elementi architettonici originali. 
Le bugnature del pianterreno devono essere restaurate in color travertino.