L'occhio, l'orecchio e la bocca è stato un cineclub che aveva sede in Via del Mattonato 29, nel Rione Trastevere. Il club venne fondato nel 1975 da Roberto Farina, Silvia Viglia e Gianni Romoli e doveva il proprio nome al fatto che fu pensato per vedere film (l'occhio), ascoltare opere liriche (l'orecchio) e mangiare (la bocca): vista la lunghezza del nome era tuttavia chiamato dalla gran parte dei suoi frequentatori semplicemente "L'occhio". Il club prese posto negli spazi che in precedenza erano occupati da una macelleria.
Il cineclub fu tra i più attivi luoghi cinematografici sperimentali nella Roma degli anni '70, tanto che insieme ad altre realtà quali Filmstudio, Politecnico e AIACE (Associazione Italiana Cinema d'Essai) fu coinvolto nel 1977 dall'allora Assessore alla Cultura Renato Nicolini nell'organizzazione della rassegna cinematografica Massenzio (che si svolgeva nell'omonima Basilica al Foro Romano) e nell'Estate Romana, e in questo contesto vennero organizzate dal cineclub numerose proiezioni in diversi quartieri di Roma.
Al cineclub è stato dedicato anche un documentario realizzato nel 1978 sotto la regia di Sergio Grmek Germani.
Il cineclub fu anche un punto di riferimento per il movimento femminista molto attivo in quegli anni, e una volta al mese organizzava una serata per sole donne, così come della comunità gay, che in quegli anni cercava spazi dove non si trovasse ghettizzata e ne trovò uno nel club trasteverino.
Nel 2012 è stata dedicata al cineclub una mostra presso la Casa del Cinema di Roma a Villa Borghese dal titolo "C'era una volta 'L'Occhio, l'orecchio e la bocca'", curata da Francesco Pettarin.
Intorno al 1980 subentrò nei locali de "L'occhio" una nuova esperienza di cinema e teatro sperimentale, il Misfits, cineclub con annesso teatro.
Nei locali un tempo occupati dal cineclub "L'occhio, l'orecchio e la bocca" ha oggi sede il ristorante e cocktail bar indonesiano Bali.
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