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Torri nella Zona Tor de' Cenci

A seguire un elenco alfabetico delle torri presenti nella Zona Tor de' Cenci.

Torre Brunori, in Viale dei Caduti per la Resistenza

Statua di Madame Chapeau

Statua Madame Chapeau Bruxelles

 
In Rue Du Midi, nella Ville de Bruxelles, comune che fa parte della città di Bruxelles, capitale del Belgio, è presente una statua raffigurante Madame Chapeau. Tale opera è stata realizzata nel 2000 per iniziativa della Mutualité Socialiste du Brabante (sotto la cui sede si trova) dallo scultore Tom Franzen.
Madame Chapeau, soprannome di Amelie Van Beneden, è uno dei personaggi principali dell'opera teatrale di vaudeville belga Bossemans et Coppenolle, scritta da Joris d'Hanswyck e Paul Van Stalleand nel 1938.
L'intreccio dell'opera si basa molto sulla rivalità calcistica (fatto insolito per l'epoca) tra l'Unione Saint-Gilloise, squadra legata al quartiere bruxellese di Saint-Gilles, e il Daring Bruxelles, legata invece a Molenbeek-Saint Jean, e Madame Chapeau è infatti uno dei simboli di tale rivalità nonché del tipico dialetto oggi in disuso della capitale belga, un fiammingo francesizzato noto come "Brusseeler".

Altri siti che ne parlano:

Parvis de Saint Gilles

Parvis de Saint Gilles è una piazza situata nel comune di Saint Gilles, a Bruxelles, in Belgio, di cui rappresenta il centro. La piazza è di forma irregolare ed è dominata dalla Chiesa di Saint-Gilles, in stile neogotico e realizzata tra il 1866 e il 1878, epoca in cui si è sviluppato il nucleo principale della piazza.
Il piccolo comune di Saint-Gilles, infatti, fino alla nascita dello stato del Belgio e al successivo sviluppo e di fatto unificazione di Bruxelles ai villaggi limitrofi rappresentava un semplice villaggio rurale noto soprattutto per la coltivazione di cavoli. La svolta portò al notevole sviluppo del comune.
 
Piazza Saint Gilles Bruxelles
 
Sulla piazza si affaccia anche la Maison du Peuple, la casa del popolo. La piazza attualmente è in gran parte area pedonale, fatto che ha favorito l'aggregazione e lo sviluppo di vivaci locali.

Villino Lupi



Il Villino Lupi è situato in Piazza delle Cinque Scole n. 37 ad angolo con Via Catalana, nel Rione Sant'Angelo.
L'edificio fa parte del risanamento dell'ex Ghetto Ebraico, decretato dal Consiglio Comunale nel 1885. 
Purtroppo la crisi edilizia del 1888 e il fallimento della Banca Tiberina, che doveva occuparsi della costruzione dei nuovi palazzi, portò uno stallo generale dull'edificazione dell'ex Ghetto.
Come per tutti gli edifici adiacenti il terreno, di proprietà del Comune di Roma, venne lottizzato solamente nel 1909, a villini.
Giuseppe Lupi presentò il progetto di un villino in stile neomedievale, realizzato dall'ingegnere Romolo Gui nel 1910. 

La facciata principale

Si trattava di un edificio sviluppato su tre piani, dotato di finestre a monofora, ad arco a tutto sesto con piattabanda. Il piano terra era bugnato, al primo piano era presente un balcone, mentre sul lato posteriore si alzava un'alta torre con trifora e copertura a beccatelli e merli sommitali.

La facciata posteriore vista da Via Catalana

Nel 1925 l'edificio venne rialzato di un piano su progetto dell'ingegnere Salvatore Rebecchini, futuro Sindaco di Roma, che dotò l'attico di una merlatura guelfa.
Il colore originale di tutto il villino era probabilmente bianco.


Via Rua



Via Rua era un'antica strada del Ghetto di Roma, oggi non più esistente, situata nel Rione Sant'Angelo.

Via Rua in una mappa del 1876

Si trattava della più importante arteria del Ghetto, e lo delimitava longitudinalmente a Nord, mentre a Sud la strada più importante era Via della Fiumara.

L'inizio di Via Rua, nello slargo a volte chiamato Piazza Rua

La via iniziava in Piazza Giudea e attraversando il Ghetto in un tratto rettilineo arrivava fino al Portico d'Ottavia. Quì scendeva perpendicolarmente fino alla Piazzetta Rua, occupata da un'antica torre medioevale.

Via Rua verso Piazzetta Rua

Dalla Piazzetta Rua la strada scendeva curvilinea fino a Via del Ponte dei Quattro Capi.

Via Rua, vista nel primo tratto vicino a Via del Ponte dei Quattro Capi

La via era occupata dai più importanti negozi ebrei del Ghetto, principalmente venivano venduti tessuti e vestiti.
Il nome originale della strada, era Ruga Judeorum, e comparve nel Quattrocento, quando molti ebrei si trasferirono nel Rione Sant'Angelo da Trastevere. Successivamente la denominazione venne trasformata in Rua Judeorum e quindi semplicemente Via Rua.
Le case che si affacciavano sulla strada vennero demolite completamente nel 1886-1887.


La torre medioevale di Piazzetta Rua era uno degli ambienti più caratteristici del Ghetto, tanto che venne ritratta in un famoso acquerello di Ettore Roesler Franz della serie di Roma Sparita. Essa si sviluppava su cinque piani, era caratterizzata da una scala esterna che conduceva al primo piano, quì si trovava un portale rinascimentale, una bifora gotica si apriva al secondo livello.
A sinistra della torre si trovava l'arco delle Tre Cannelle, caratteristico passaggio che metteva in comunicazione la piazzetta con la retrostante Piazza delle Tre Cannelle.
L'archeologo Giuseppe Gatti così scrive nel 1886: "Edificio medievale del nel Ghetto. In fondo alla piccola piazzetta presso l'angolo di via Rua, di fronte agli avanzi del Portico d'Ottavia, è stata demolita una casetta, edificata tra il secolo decimo terzo e decimo quarto. La parete del prospetto era costruita in selce, d'opera incerta: verso l’alto sporgevano alcuni conci di travertino bucati, secondo il consueto, per sostenere le assi di un velario. Una scala esterna conduceva al primo piano, il quale aveva la porta decorata con mostra e cimase in marmo del Secolo XIV, ed una graziosa finestrina bifora in peperino, con archi circolari trilobati e sostenuti da un piccolo pilastro, al quale è addossata una mezza colonna. Questa costruzione però non era che il rivestimento esteriore di una torre più antica, la quale è stata scoperta per intiero nell’interno della fabbrica. Essa è costruita in laterizio e risarcita soltanto nella parte più alta con opera principalmente di tufi: a forma rettangolare, e la sommità è munita di merli. Prima che venga demolita, ne verranno tolte le fotografie". 


La Torre venne completamente demolita entro i primi mesi del 1887.
Si tratterebbe dunque di una torre antica e merlata, in laterizio, risalente al 1100 ricoperta poi da una struttura successiva contenente la bifora gotica e la porta rinascimentale. 
Secondo le perizie del 1886 la torre era proprietà di Pacifico Alatri e faceva parte di un complesso appartenuto nel medioevo ai Pierleoni.

Targa in memoria di Mario Brega

Mario Brega Via Oderisi da Gubbio

La targa in questione si trova in Via Oderisi da Gubbio, nel Quartiere Portuense.
Ricorda l'attore Mario Brega, all'anagrafe Florestano Brega (Roma 1923-Roma 1994), che presso l'edificio limitrofo alla targa (posta su un muro del vicino isolato della Chiesa di Gesù Divino Lavoratore) visse. 
La targa è stata posta dal Comune di Roma il 25 Marzo 2023 in occasione dei 100 anni dalla nascita dell'attore divenuto noto nei film di Sergio Leone e Carlo Verdone.

Carlo Verdone, il Sindaco Gualtieri e il Presidente del Municipio all'inaugurazione della targa


Targa in memoria di Suor Albina Ragazzo e delle Suore Dorotee

Suor Albina Ragazzo e Suore Dorotee Targa Via dei Campani

 
La targa in questione si trova in Via dei Campani, nel Quartiere San Lorenzo, parte del Quartiere Tiburtino, e ricorda Suor Albina Ragazzo e le Suore Dorotee che si impegnarono per i ragazzi della scuola sulla cui facciata la targa è posta.
La targa è stata qui collocata da "I cittadini di San Lorenzo" il 30 Gennaio 2003.

Targa in memoria del restauro dell'asilo Regina Margherita

San Lorenzo via dei Campani targa asilo restaurato

 
La targa in questione si trova in Via dei Campani, nel Quartiere San Lorenzo, parte del Quartiere Tiburtino, e ricorda come nel 2002 l'IRAI - IPAB per l'assistenza all'infanzia, insieme agli Istituti di Santa Maria in Aquiro, abbiano concluso i lavori che hanno restituito al Quartiere San Lorenzo l'asilo Regina Margherita.
Nella targa, posta il 27 Settembre 2002, sono citati i nomi di Vittorio Caratelli, Mario Cori, Rosanna Vano, Giovanni Ricchio e Massimiliano Monnanni.

Madonna col Bambino in Via Titta Scarpetta

Edicola Sacra Via Titta Scarpetta

 In Via Titta Scarpetta, nel Rione Trastevere, è presente un'Edicola Sacra raffigurante la Madonna col Bambino. L'Edicola è posta al centro di un bassorilievo con una cornice affiancata da due Cherubini e con in cima una Croce posta su un monte.