Il mercato di Natale di Piazza Navona è uno dei più celebri mercatini di Natale Italiani e, senza dubbio, il più celebre di Roma.
Esso accompagna le festività natalizie, aprendo tendenzialmente i battenti intorno alla festività dell'Immacolata Concezione se non prima, andando poi avanti fino all'Epifania, uno dei momenti più frequentati per il mercato.
Piazza Navona, nel Rione Parione, divenne sede di un importante mercato nel 1477, quando vi fu trasferito quello del Campidoglio. Molte strade della zona, infatti, ancora oggi riportano nomi di categorie di artigiani, molti dei quali avevano i propri banchi nell'importante mercato.
Le bancarelle di Piazza Navona nel 1907 |
Dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia nel 1870, con la città che iniziò ad espandersi, il mercato venne gradualmente delocalizzato, con il grosso dei banchi che fu trasferito nel vicino Campo de' Fiori. Questo portò all'abolizione del mercato di Piazza Navona, cui fu tuttavia permesso di rimanere aperto durante le festività Natalizie, fatto che lo portò a diventare un mercato di Natale.
La tradizione dei mercatini di Natale nasce nel Medioevo nell'Europa centrale: i primi di cui si abbia memoria si trovavano infatti in Austria, Germania e Alsazia. Se la loro conformazione può essere simile anche in Italia - tanti piccoli chioschi, come gran parte dei mercati - ci sono molte differenze nei prodotti dovuti alle differenze nella cultura locale legata anche al Natale.
Il mercato di Piazza Navona nel 1955 (Foto Luce) |
Se dunque il cibo presente nel mercato di Piazza Navona è principalmente quello della tradizione italiana e romana, lo stesso vale per l'artigianato, sia legato al Natale che in generale. Tra i banchi più caratteristici ci sono dunque quelli che vendono personaggi, figure e paesaggi per il Presepe, tradizione che in Italia è ben più diffusa che nell'Europa centrale. Un Presepe viene infatti ogni anno realizzato in Piazza Navona, e capita anche venga posizionato un Albero di Natale.
Il mercatino si svolge regolarmente ogni anno, con qualche rara eccezione, l'ultima dovuta alla pandemia di Covid-19.
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