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Via delle Messi d'Oro

Via delle Messi d'Oro Pietralata

Via delle Messi d'Oro è una strada del Quartiere Pietralata, compresa tra Via di Pietralata e Via Tiburtina. La via venne istituita nel 1933, insieme ad altre della zona. In linea con parte della toponomastica già esistente, a questa strada venne attribuito un nome legato all'agricoltura, e fu chiamata dunque "Via delle Messi d'Oro", in riferimento all'abbondanza del raccolto e della mietitura.
La conformazione della strada è singolare e attraversa, con un percorso irregolare, che attraversa una zona in cui è ancora molto presente l'originaria natura agricola di questo quartiere.

Arancia Blu

Ristorante Vegetariano Arancia Blu San Lorenzo Gordiani Flaminio

Arancia Blu era un ristorante originariamente situato in Via dei Latini 55, a San Lorenzo (Quartiere Tiburtino), successivamente trasferitosi prima in Via Prenestina 396, nel Quartiere Prenestino-Centocelle, e succesivamente in Via Cesare Beccaria 3, nel Quartiere Flaminio.
Nato negli anni '90 nella zona di San Lorenzo, diventò presto uno dei principali ristoranti vegetariani di Roma, in un periodo in cui questo tipo di cucina non aveva la diffusione di cui gode attualmente. Nel 2009 il ristorante si trasferì in Via Prenestina 396 per poi cambiare completamente zona, e trasferirsi al Flaminio, in Via Beccaria. 

Altri siti che ne parlano:

Ristorante Bacco

Il ristorante Bacco si trovava in Via dell'Arco del Monte 95, nel Rione Regola. Si trattava di un ristorante pugliese, succursale romana di un omonimo ristorante di Barletta, da anni nel giro delle stelle Michelin. La sede romana fu aperta nel 1995 e rimase aperta diversi anni.

Arnaldo ai Satiri

Arnaldo ai Satiri era un ristorante situato in Via di Grotta Pinta 8, nel Rione Parione. Doveva il proprio nome al vicino Teatro dei Satiri. Successivamente, il locale ha cambiato diversi nomi: Quattro Satiri in Padella, Taverna dei Satiri. Oggi nei suoi locali è presente il ristorante Pesci Fritti, come intuibile dal nome specializzato in cucina di mare.

Altri siti che ne parlano:

Ristorante Andrea

Via Veneto ristorante Andrea

Il ristorante Andrea, oggi non più attivo, si trovava in Via Sardegna 28, nel Rione Ludovisi. Era attivo dal 1928 e offriva specialità di carne e di pesce.

Altri siti che ne parlano:

Alle Due Fontanelle

Ristorante Alle Due Fontanelle Prati Via Federico Cesi

 
Alle Due Fontanelle era un ristorante oggi non più attivo che si trovava in Via Federico Cesi 23, nel Rione Prati.

Albistrò

Albistrò era un ristorante situato in Via dei Banchi Vecchi 140a, nel Rione Regola. Era gestito dallo svizzero Jean Kurt Steiner.
Al suo posto oggi c'è il ristorante Vecio.

Alberto Ciarla

 
Alberto Ciarla ristorante Trastevere

Alberto Ciarla era un ristorante situato in Piazza San Cosimato 42a, nel Rione Trastevere. Offriva cucina italiana con notevole attenzione al pesce ed era uno degli indirizzi più noti a Roma, citato in numerose guide.

Altri siti che ne parlano:

Al Bersagliere

 
Al Bersagliere Via Ancona

Al Bersagliere era un ristorante situato in Via Ancona 43, nel Quartiere Salario. Doveva il nome per via della vicinanza col monumento al Bersagliere e alla Breccia di Porta Pia. Al suo posto oggi sorge il ristorante di pesce Arbaria.

Mexico al 104

Mexico al 104 era un ristorante situato in Via Urbana 104, nel Rione Monti. Offriva cucina messicana. Oggi al suo posto sorge il ristorante Broccoletti.

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L'ultima follia

L'Ultima follia era un ristorante che si trovava in Via Giuseppe Garibaldi, nel Rione Trastevere. Fu attivo nei primi anni '90 ed era di proprietà del celebre attore Claudio Amendola, che lo ebbe in gestione tra il 1990 e il 1994.

Altri siti che ne parlano:

Namaskar

Namaskar era un ristorante indiano situato in Via della Penitenza 7, nel Rione Trastevere. Si trattava probabilmente di uno dei primi ristoranti indiani non solo di Roma, ma d'Italia.

Le tre palme

Tre Palme Sinagoga Roma

Le tre palme era il modo con cui venivano chiamati tre alberi di palma situati di fronte al Tempio Maggiore, la principale Sinagoga di Roma, situata nel Ghetto, parte del Rione Sant'Angelo.
Tali alberi di palma rappresentavano un punto di riferimento soprattutto per gli ebrei che frequentano la Sinagoga, sotto cui spesso si davano appuntamento.
Il punto in cui sorgevano le tre palme era l'attuale Largo Stefano Gaj Taché.

El Toulà

 
Via della Lupa El Toulà

El Toulà è un ristorante che si trovava in Via della Lupa 29b, nel Rione Campo Marzio, e oggi non è più attivo. Si trattava di una delle numerosi sedi, nonché delle più prestigiose, del ristorante El Toulà, aperto a Treviso (originariamente con il nome Da Alfredo) nel 1961 da Alfredo Beltrame e che negli anni ha aperto in numerose città in tutto il mondo. Il primo ristorante ad aprire col nome El Toulà fu quello di Cortina d'Ampezzo, nel 1964: toulà significa infatti fienile in lingua ladina.
Il ristorante di Roma aprì nel 1968 e divenne uno dei più noti ristoranti della capitale, frequentato da star del cinema e figure del mondo politico, complice la vicinanza con Monte Citorio. Rimase attivo fino agli anni 2000, quando chiuse.

Altri siti che ne parlano:

Wilhelm Gallhof

 
Nudo femminile collana corallo
Die Korallenkette (1917)

Wilhelm Gallhof (Iserlohn 1878 - 1918) è stato un pittore tedesco. Per quanto sia stato autore di dipinti divenuti relativamente famosi (soprattutto quello raffigurante un nudo femminile con una collana di corallo), della sua vita si sa molto poco, complice anche la prematura scomparsa ad appena 40 anni nella Prima Guerra Mondiale.
Secondo alcune fonti, Gallhoff avrebbe studiato arte presso il pittore storicista Johann Caspar Hertreich
all'Accademia di Belle Arti di Monaco, passando poi alla Kunstgewerbeschule di Karlsruhe presso Ludwig Schmidt-Reutte e, infine, a Berlino presso Lovis Corinth, esponente della Secessione Berlinese. Lavorò poi a Weimar e si recò anche in Francia, a Parigi.
 
Die Versuchun des Ritters
La tentazione del cavaliere (1910)

La sua produzione era molto rapida, perfettamente aderente alla società del suo tempo, e toccò vari generi, ma i suoi dipinti più importanti furono anche i più controversi, ovvero i nudi femminili, dai toni fortemente erotici. Considerati una produzione ai limiti della pronografia dai suoi detrattori, furono invece ben accetti in molti ambienti. Tali toni si possono in parte vedere in La tentazione del cavaliere e in Davanti allo specchio, entrambi datati 1910.
 
Vor dem Spiegel
Davanti allo specchio (1910)

Il suo dipinto più celebre è senza dubbio Die Korallenkette, realizzato nel 1917, che ritrae una donna completamente nuda con addosso solo una collana di corallo e un bracciale dello stesso materiale sulla caviglia destra. Tale dipinto fu pubblicato sulla copertina della rivista artistica e letteraria con sede a Monaco Jugend.
Gallhof morì nel 1918 combattendo nella Prima Guerra Mondiale.
 

 




Coworking a Roma

I coworking sono una serie di spazi attrezzati per poter lavorare senza doversi recare in ufficio. La loro diffusione e la quantità di persone che li frequentano è aumentata da quando il lavoro da remoto e il lavoro agile (o smart working) hanno iniziato a essere sempre più comuni. Tali luoghi offrono non solo la possibilità di avere un luogo attrezzato da cui lavorare ma anche di incontrare colleghi e altri lavoratori con cui confrontarsi.
A seguire un elenco dei coworking esistenti a Roma, in ordine di suddivisione toponomastica. Tali coworking offrono formule diverse e vi invitiamo a contattarli direttamente o visitare i rispettivi siti per conoscere maggiori informazioni.

Rione Trevi:
- Copernico ClubHouse Barberini, Via San Basilio 48
 
Rione Colonna:
- Signature by Regus, Piazza San Silvestro 8
 
Rione Campo Marzio:
- Regus - Rome Popolo, Piazza del Popolo 18
 
Rione Parione:
- O.21, Via di Parione 21
 
Rione Ludovisi:
- Spaces - Rome, Spaces Veneto, Via Vittorio Veneto 54b
 
Rione Sallustiano:
- Copernico Repubblica, Via Antonio Salandra 13 
- Regus Roma Barberini, Via Antonio Salandra 18
 
Rione Castro Pretorio:
- Binariouno, Via di Porta San Lorenzo 5
 
Rione Prati:
- Coaster, Via Caio Mario 14/b 
- Regus - Rome Prati, Via Properzio 5
 
Quartiere Pinciano:
- Regus Roma Parioli, Via Vincenzo Bellini 22
 
Quartiere Nomentano:
- Office Jam, Via Salento 23
- Regus - Rome Tiburtina, Piazza Carlo Magno
 
Quartiere Tiburtino:
- Impact Hub Roma, Viale dello Scalo San Lorenzo 67
 
Quartiere Prenestino-Labicano:
- Co.Ro Pigneto, Via Erasmo Gattamelata 137
 
Quartiere Tuscolano:
- WorkLabRoma, Via Mondragone 30
 
Quartiere Ostiense:
- Copernico EUR, Via Silvio D'Amico 53 
- Cowall, Via Giuseppe Libetta 15c
- Opengra, Via Francesco Negri 53 
- PI.CO.WO., Via delle Conce 20
- Regus - Rome Ostiense, Via Ostiense 131/L
- Talent Garden Ostiense, Via Ostiense 92

Quartiere Portuense:
- Homeing, Via della Magliana 140
- Startup Studio, Via della Magliana 140
 
Quartiere Trieste:
- Arcò, Via Salaria 316
- Doing Working, Via Chiana 38
 
Quartiere Ardeatino:
- Woliba, Via del Serafico 89-91
 
Quartiere Pietralata:
- Lab 606, Via dei Monti Tiburtini 606
- Modo Virtual Studio, Via di Pietralata 159a 

Quartiere Collatino:
- Urban Places, Via Tiburtina 652
 
Quartiere Don Bosco:
- Talent Garden Cinecittà, Via Quinto Publicio 90
 
Quartiere Monte Sacro Alto:
- CoworkTalenti, Piazza Antonio Baldini 33
 
Quartiere Giuliano-Dalmata:
- Regus Roma Eur, Viale Luca Gaurico 9/11 
- Regus Business Center, Viale Luca Gaurico 91/93
- Spaces Laurentina, Viale Luca Gaurico 91/93
 
Quartiere Europa:
- Regus, Piazzale Luigi Sturzo 15 
- Spaces - Rome, Spaces Eur Arte, Viale dell'Arte 25
 
Suburbio Gianicolense:
- Ala/34, Via di Affogalasino 34

Zona Torrino:
- Regus - Rome, Europarco, Viale Giorgio Ribotta 11

Archeologia industriale nella Zona Grottarossa

A seguire un elenco alfabetico delle strutture identificabili come archeologia industriale presenti nella Zona Grottarossa.

Fornace Mariani, Via Enzo Tortora

Zone, aree urbanistiche e toponimi nel Quartiere Flaminio

A seguire un elenco di zone, aree urbanistiche, località e toponimi presenti all'interno del Quartiere Flaminio:

Siti archeologici nella Zona Torre Angela

A seguire una lista dei siti archeologici presenti nella Zona Torre Angela, elencati in ordine alfabetico.
 
Arcacci di Torre Angela, tra Via Cisternino e Via Squinzano

Ristoranti scomparsi del Rione Monti

Birreria San Marco, Via Mazzarino 8
Il Covo, Via del Boschetto 91 
Al Giubileo, Via del Boschetto 44
Il Guru, Via Cimarra 4
Ipanema, Via dei Capocci 26
Mexico al 104, Via Urbana 104

Ristoranti scomparsi del Rione Regola

Acchiappafantasmi, Via dei Cappellari 66
Albistrò, Via dei Banchi Vecchi 140a
Bacco, Via dell'Arco del Monte 95
Monserrato, Via Monserrato 96

Siti archeologici nella Zona Prima Porta

A seguire una lista dei siti archeologici presenti nella Zona Prima Porta, elencati in ordine alfabetico.
 
Arco di Malborghetto, Via Barlassina

Statue e monumenti della Zona Prima Porta

A seguire un elenco in ordine alfabetico relativo alle statue e i monumenti attualmente esistenti nella Zona Prima Porta.

Statue e monumenti della Zona Tomba di Nerone

A seguire un elenco in ordine alfabetico relativo alle statue e i monumenti attualmente esistenti nella Zona Tomba di Nerone.

Targhe commemorative del Suburbio Tor di Quinto

A seguire, suddivise per strada (elencate in ordine alfabetico), trovate l'elenco delle targhe commemorative presenti nel Suburbio Tor di Quinto:

Via Cassia
Dentro l'Ospedale San Pietro-Fatebenefratelli:

Targhe commemorative della Zona Tomba di Nerone

A seguire, suddivise per strada (elencate in ordine alfabetico), trovate l'elenco delle targhe commemorative presenti nella Zona Tomba di Nerone:

Giardino Caduti sul Fronte Russo:


Pietre d'inciampo del Rione San Saba

A seguire, suddivise per strada (elencate in ordine alfabetico), trovate l'elenco delle pietre d'inciampo presenti nel Rione San Saba.
 
Viale della Piramide Cestia:

Scuole del Quartiere Pietralata

A seguire una lista delle scuole del Quartiere Pietralata. Attenzione: con il termine scuole non intendiamo l'edificio dal punto di vista didattico, ma dal punto di vista dell'architettura civile. Negli elenchi troverete dunque edifici che hanno ospitato scuole anche limitatamente ad un singolo periodo, così come non vi saranno distinzioni negli elenchi tra istituti primari, superiori, specialistici o di altro tipo così come non vi saranno distinzioni tra istituti pubblici o privati.  La lista è in ordine alfabetico.
 

Edicola dell'Imago Pietatis e Targa del Monte di Pietà

Imago Pietatis Edicola Targa Piazza Monte di Pietà

Sulla facciata del Palazzo del Monte di Pietà, in Piazza del Monte di Pietà, nel Rione Regola, è presente una grande edicola raffigurante Cristo che risorge dal sepolcro, iconografia nota con il nome di Imago Pietatis e che rappresenta il simbolo dei Monti di Pietà. Tale Edicola, di grandi dimensioni, è opera di Carlo Maderno, architetto che ha realizzato anche il Palazzo del Monte di Pietà.
L'Immagine si trova all'interno di un'Edicola ai cui lati sono posti gli stemmi di Papa Paolo III Farnese (1534-1549), fondatore del Monte di Pietà, e di Papa Clemente VIII Aldobrandini (1592-1605), che stabilì in questo palazzo la sede del Monte di Pietà dopo decenni in cui si era più volte trasferito. 
Sotto l'Imago Pietatis è presente una grande targa in lingua latina che spiega come Clemente VIII abbia acquistato tale edificio perché quello in cui il Monte di Pietà si trovava in precedenza, situato in Via dei Coronari e acquistato da Papa Sisto V Peretti (1585-1590), non era più sufficiente a ospitare l'istituzione.
Sotto la targa sono presenti gli stemmi del Comune di Roma e del Cardinale Pietro Aldobrandini, che fu protettore dell'istituto dal 1602 al 1621.

Altri siti che ne parlano:

Madonna col Bambino in Via dei Pettinari

Edicola Sacra Madonna col Bambino Rione Regola

In Via dei Pettinari, nel Rione Regola, è presente un'Edicola Sacra raffigurante una Madonna col Bambino. L'opera è un altorilievo risalente al XIX Secolo.

Altri siti che ne parlano:

Beata Vergine Maria del Monte Carmelo in Piazza Sant'Egidio

Immagine Sacra Madonna del Carmelo Trastevere

 
In Piazza Sant'Egidio, alla confluenza con Via della Scala, addossata su un muro della Chiesa di Sant'Egidio, nel Rione Trastevere, è presente una grande Edicola Sacra raffigurante la Madonna del Carmelo.
Tale Immagine Sacra, una delle più grandi di Trastevere, è anche una delle più venerate del Rione. Tale Edicola è caratterizzata da due lesene laterali con teste di cherubini che reggono il baldacchino e inquadrano il dipinto, risalente al 1630, raffigurante la Beata Vergine del Carmelo coronata e seduta su alcune nubi con le braccia alzate, circondata da cherubini in festa. 
Nella parte inferiore dell'Edicola è presente la scritta "Mater decor Carmeli ora pro nobis".
Come abbiamo scritto, tale Immagine Sacra è una delle più venerate di Trastevere, tanto che in passato sotto di essa erano poste un'acquasantiera, un inginocchiatoio e una lampada.
La storia di questa Immagine Sacra è strattamente legata a quella della contigua Chiesa di Sant'Egidio, che infatti nel 1630 era stata demolita e ricostruita e dedicata alla Madonna del Carmelo.

Altri siti che ne parlano:

Pietre d'inciampo di Benvenuta Calò, Giacobbe Moscati e Reale Moscati

Pietre d'inciampo Trastevere Via dei Salumi Via della Luce

In Via dei Salumi, all'angolo con Via della Luce, nel Rione Trastevere, sono presenti tre pietre d'inciampo che ricordano Benvenuta Calò (1875-1943). Giacobbe Moscati (1874-1943) e Reale Moscati (1904-morta in data ignota), una famiglia di ebrei romani rastrellati dalle truppe di occupazione della Germania nazista nella retata del 16 Ottobre 1943, e deportati nel campo di sterminio di Auschwitz. Benvenuta Calò e Giacobbe Moscati trovarono la morte nel campo di sterminio il 23 Ottobre 1943, non è invece nota né la data né il luogo di morte di Reale Moscati.

Madonna col Bambino in Via Anicia

Madonna col Bambino terracotta Trastevere

 
In Via Anicia, nel Rione Trastevere, è presente un'Edicola Sacra raffigurante una Madonna col Bambino in terracotta in stile robbiano.

Delibera sulla toponomastica di Roma del 19 Novembre 1921

Nella delibera sulla toponomastica del 19 Novembre 1921 il Consiglio Comunale si occupa di assegnare i nomi di numerose squadre in diversi quartieri di Roma.

Il verbale della delibera inizia con una serie di nuove denominazioni per alcune strade di Roma.

Lungo la Via Ostiense, viene dato il nome di "Via dei Cocchieri" alla strada d'accesso all'Università dei Cocchieri.

Alla piazza all'accesso della Passeggiata Archeologica viene dato il nome di Piazza di Porta Capena, dal nome della porta delle Mura Serviane che si trovava presso tale località.

A una strada tra il Vicolo del Pigneto e Via Prenestina è assegnato il nome di Via Fortebraccio, in linea con la toponomastica della zona che vede i nomi delle strade dedicati a campioni italiani della Disfida di Barletta.

Alla Città Giardino Aniene, nucleo originario dell'attuale Quartiere Monte Sacro, si decide di continuare ad assegnare nomi a monti, mari e isole e si prosegue perciò con tale linea già stabilita. Vengono perciò designati i nomi di alcuni monti e isole minori e altri luoghi della geografia d'Italia ancora non presenti nel quartiere.
 
 Con i nomi dei monti:
 - Via Tonale
- Via della Cisa
- Via Colfiorito
- Via Cilento
- Piazza delle Murge
- Via Amiata
- Via Cadibona
- Via Pratomagno
- Via Monte Tomatico
- Via Titano
- Via Soratte
- Via Cimino
- Via degli Euganei
- Via di Monte Conero
- Via dei Monti Sabatini
- Via dei Monti Lepini
- Via Fumone
- Via dell'Assietta
- Via Berico
- Via Circeo
- Via del Colle della Porretta
- Via Rocciamelone
- Via del Colle di Tenda
- Via del Monte Corona
- Via dei Monti Sibillini
- Via Etna
- Piazza Vesuvio
- Via Vesuvio
- Via Stromboli
- Via Antelao
- Via Monte Pollino
- Via Monte Cristallo
- Via Monte Senario
- Via Monte Rocchetta
- Via Tofana
- Via Corsaglia
- Via dei Monti Lessini
- Via Tudaio
- Via Monte Pelmo
- Via Lavaredo
- Via Peralba
- Via Gennargentu
- Via Limbara
- Via Monte Cavo
- Via Monte Maloja
- Via Monte Meta
- Via dei Colli Laziali
- Via Monte Argentario
- Via Peloro
- Via Lilibeo
- Via Col di Nava
- Via Monte Zeda
- Piazza Brennero
- Via del Picco dei Tre Signori
- Via del Monte Acero 
- Via del Monte Cavio
- Via del Monte San Vicino
- Via del Monte Nevoso
- Via del Monte Pramaggiore
- Via del Monte Fano
- Via del Monte Fantino
- Via del Monte Faraone
- Via del Monte Fascia
- Via del Monte delle Fate
- Via del Monte Filone
- Via del Monte Forato
- Via del Monte Forcella
- Via del Monte Soprano
- Via del Monte Ruggero
- Via del Monte Tesoro
- Via del Monte Trina
- Via del Monte Trincello
- Via del Monte Tufone
- Via del Monte Torrone
- Via del Monte Serrone
- Via del Monte Selva
- Piazza del Monte Somma
- Piazza Cimone
- Via Montasio
 
Con i nomi delle isole:
- Piazza Elba
- Via Capraia
- Via Gorgona
- Via Montecristo
- Via Lipari
- Via Linosa
- Via Ponza
- Piazza Capri
- Piazza Ischia
- Via Ustica
- Piazza Pantelleria
- Via delle Pelagie
- Via delle Curzolari
- Via delle Egadi
- Via Bisentina
- Via Martana
- Via Lagosta
- Via Isola Bella
- Via Isola Madre
- Via Isola del Giglio
- Via Pelagosa
- Via Procida
- Via Pianosa
- Via Favignana
- Via Panaria
- Via Isola Maggiore

Alle piazze lungo Viale Adriatico, Viale Tirreno e Via Carnaro sono invece assegnati i seguenti nomi:
- Piazza Adriatico
- Piazza Tirreno
- Piazza Carnaro
 
Alla nuova strada posta dietro il Palazzo Anguillara a Trastevere viene dato il nome di Via degli Stefaneschi, per celebrare la famiglia trasteverina del Medioevo.
 
Alla nuova strada presso il Vicolo di Santa Costanza, nella zona in cui le strade sono dedicate a fiumi e laghi d'Italia, si assegna il nome di Via Lambro.
 
Vengono dunque assegnati i nomi a una serie di strade dell'Agro Romano, spesso dividendone la denominazione tra i diversi tronchi compresi tra le diverse strade consolari e altre strade importanti.
Vengono dunque dati i seguenti nomi alle seguenti strade:
- Via del Ponte Pisano (tra Via Portuense e Via della Magliana)
- Via della Maglianella (tra Via Aurelia e Via Boccea)
- Via del Casale di San Basilio (tra Via Tiburtina e Via Nomentana)
- Via di Torre Tre Teste (tra Via Prenestina e Via Casilina)
- Via di Torre Spaccata (tra Via Casilina e Via Tuscolana)
- Via delle Capannelle (tra Via Tuscolana e Via Appia Nuova)
- Via di Acquacetosa Ostiense (tra Via Laurentina e Via di Castel Porziano)
- Via dell'Insugherata (tra Via Trionfale e Via Cassia)
- Via dei Due Ponti (tra Via Cassia e Via Flaminia)
- Via di Grottaperfetta (tra Via Ostiense e Via Ardeatina)
- Via di Sant'Alessandro (tra Via Nomentana e Via Tiburtina)
- Via di Marco Simone (tra Via Tiburtina e Via di Palombara)
- Via di Casal Bianco (tra Via Tiburtina e Via di Montecelio)
- Via di Salone (tra Via Tiburtina e Via Collatina)
- Via dell'Acqua Vergine (tra Via Collatina e Via Prenestina)
- Via di Torrenuova (tra Via Prenestina e Via Casilina)
- Via del Fosso dell'Osa (da Via del Ponte dell'Osa a Via Prenestina)
- Via di Lunghezzina (tra i Casali di Lunghezzina e il Ponte Todini)
- Via della Stazione di Lunghezza (tra la Stazione di Lunghezza e il Casale di Lunghezzina)
- Via del Ponte Todini (dal Ponte Todini alla Via di Poli)
- Via di Fiorano (dall'Appia Antica all'Appia Nuova)
- Via di Fioranello (dall'Appia Antica all'Ardeatina)
- Via della Stazione di Ciampino (dall'Appia Nuova all'Anagnina)
- Via della Tenuta Casalotto (dall'Anagnina a Via Tuscolana)
- Via di Tor Vergata (daVia Casilina a Via Tuscolana)
- Via del Ponte di Castel Giubileo (da Via Flaminia al Ponte di Castel Giubileo)
- Via della Marcigliana (da Via Salaria alla Tenuta della Marcigliana)

Nel quartiere dell'ex Piazza d'Armi, dove vengono assegnati nomi legati a quella che viene definita nel verbale "ultima guerra d'indipendenza", ovvero quella che oggi chiamiamo Prima Guerra Mondiale, si istituiscono due nuove strade con le seguenti denominazioni:
- Viale Carso
- Via Podgora

A un gruppo di strade fuori Porta Furba, in una zona in cui i nomi delle strade sono dedicati a scrittori di agronomia e famiglie romane legate all'agricoltura:
- Via Filippo Re
- Via Giulio Igino
- Via Pietro Cuppari
- Via degli Ortensi
- Via dei Cucurbi

A una nuova strada presso Viale XXI Aprile che costeggia la Caserma della Regia Guardia di Finanza, in un quartiere in cui le strade sono dedicate a scrittori di cose romane e archeologi, si assegna il nome di:
- Via Gaetano Moroni

Nel quartiere della Cooperativa "La Casa Nostra" a Monteverde, in cui le strade sono dedicate a filantropi e figure distentesi nella beneficienza a Roma, si dedicano nuove strade alle seguenti persone:
- Giacomo Corradi (munifico benefattore dell'Ospedale della Consolazione)
- Emilio Lami (fondatore dell'Ospedale San Gallicano)
- Giovanni Calvo (fondatore del Monte di Pietà di Roma)
- Raffaele Balestra (che lasciò un vistoso legato per l'assistenza ai vecchi e all'infanzia abbandonata)
- Lorenzo Vidaschi
- Giovanni Battista Canobi (Vidaschi e Canobi lasciarono un cospicuo patrimonio per dotare le zitelle povere)
- Ferdinando Verospi
- Giulia di Gallese (Giulia di Gallese e Verospi furono insigni benefattori dell'Ospedale di San Giacomo nel XVI Secolo)

Nel quartiere della Cooperativa "La Casa Nostra" a Monte Mario, in cui le strade sono dedicate a pedagogisti e figure benemerite dell'educazione, si decide di dedicare alcune strade alle seguenti persone:
- Giacomo Casoglio (fondatore della prima scuola notturna a Roma nel 1919)
- Erminia Fusinato
- Giannina Milli
- Alessandro Avoli
- Giovanni Bosco
- Achille Mauri
- Ludovico da Casoria
- Raffaele Lambruschini
- Domenico Berti
- Giovanni Antonio Rayneri
- Andrea Angiulli
- Giacinto Mompiani
- Angelo Fava
- Teresa Gnoli
- Basilio Puoti
- Augusto Conti
- Pietro Paolo Vergerio
- Guarino Guarini
- Siro Conti
- Giuseppe Chiarini
- Filippo Neri
- Matteo Palmieri
- Maffeo Vegio
- Agostino Dati
- Pandolfo Collenucci
- Giovita Ravizza
- Vitale Rosi
- Giovanni Gherardini
- Francesco Cherubini
- Francesco Soave
- Pietro Siciliani
- Camillo Mariani
 
Nel quartiere dell'ex Villa Serventi, in cui le strade sono dedicate a geografi, si decide di dedicare alcune strade alle seguenti figure:
- Possidonio
- Pausania
- Eratostene
- Alipio
- Mosè Corennese
- Giovanni Marinelli
- Paolo Toscanelli
- Fazio degli Uberti
- Cristoforo Buondelmonti
- Giano Parrasio
- Vibio Sequestre
 
Alla Garbatella, ad alcune strade in costruzione all'epoca della delibera, si decide di assegnare nomi in linea con la toponomastica locale che vede le strade dedicate a ingegneri navali e scrittori di cose nautiche:
- Giuseppe Libetta (erroneamente riportato come Giuseppe Liberta)
 
 Nel quartiere di Grottaperfetta, alla strada perpendicolare di Via Valeriano, si assegna il nome di:
- Via Costantino

Nel Quartiere Flaminio, zona le cui strade sono dedicate a insigni giuristi, alla nuova strada aperta lateralmente al Ministero della Marina si assegna il nome di:
- Via Domenico Alberto Azuni

Si passa poi al riordino dei nomi di strade esistenti.

Al largo posto di fronte alla Chiesa di Santa Chiara tra Via di Santa Chiara e Via di Torre Argentina, si attribuisce il nome di:
- Piazza di Santa Chiara

L'altro riordino stradale riguarda una strada oggi parte dello Stato della Città del Vaticano. Si decide infatti di assegnare al proseguimento di Via della Sagrestia il nome di Piazza del Circo Neroniano, per assecondare il desiderio espresso (così si legge nella delibera) da alcuni cultori di archeologia di tramandare la memoria di tale monumento della Roma Imperiale.
 
 


Piazza Edmondo De Amicis

Piazza De Amicis Monte Mario Marino Gigli
Piazza Edmondo De Amicis nella mappa di Marino e Gigli del 1935

Piazza Edmondo De Amicis era una strada, non più esistente, situata nel Suburbio Della Vittoria
Le origini di tale strada risalgono al 1921, quando la Cooperativa "La Casa Nostra" realizzò numerosi villini nella zona di Monte Mario presso Santa Maria della Pietà. 
Proprio in quell'anno il Comune di Roma decise di dedicare le strade nel nuovo quartiere a pedagogisti e figure distintasi nel settore dell'educazione. Tra i nomi scelti per le strade vi fu anche quello di Edmondo De Amicis (Oneglia 1846 - Bordighera 1908), noto per aver scritto il romanzo Cuore, libro di letteratura per ragazzi di fama mondiale. Tuttavia, a De Amicis fu solo genericamente dedicata una strada del quartiere, senza ulteriori specificazioni. Sappiamo però che nel 1935 la strada finì per avere un luogo definito, come vediamo nella mappa coeva di Marino e Gigli: a De Amicis venne intitolata una piazza tra Via Filippo Neri (oggi Via del Colle di Sant'Agata) e Via Teresa Gnoli.
Nel 1945, tuttavia, tale largo non era in alcun modo percepito come piazza, e si decise di spogliarlo del nome del noto scrittore, lasciandolo semplicemente parte dell'incrocio tra Via Filippo Neri e Via Teresa Gnoli. La cosa avvenne mentre, a pochi mesi dall'ingresso degli Alleati a Roma, iniziò un'opera di cambio dei nomi stradali legati al fascismo. Si colse dunque l'occasione per risarcire Edmondo De Amicis per la perdita del largo dedicandogli la strada chiamata in precedenza Via del Collegio Littorio, strada che ancora oggi si chiama infatti Via Edmondo De Amicis.
Come detto in precedenza, una testimonianza dell'esistenza di tale piazza è data dalla mappa di Marino e Gigli del 1935. In essa è interessante vedere come molte strade di Montemario abbiano visto i propri nomi cambiati: non solo non c'è più Piazza De Amicis, ma nemmeno la vicina Piazza Ferrante Aporti, così come Via Filippo Neri ha cambiato nome in Via del Colle di Sant'Agata, Piazza Thouar è diventata Piazza Nostra Signora di Guadalupe e Thouar è stato risarcito con la piazza che nella mappa è dedicata a Enrico Pestalozzi. Un fatto che può risultare insolito per un quartiere all'epoca di tale mappa periferico (oggi perfettamente integrato nel tessuto urbano) e in cui i percorsi delle strade non sono praticamente cambiati se non marginalmente.

Targa del circolo ricreativo della Sezione Testaccio del Partito Socialista Italiano

Targa circolo ricreativo Testaccio
 
In Via Rubattino, nel Rione Testaccio, è presente una targa che indica come quello fosse un ingresso del circolo ricreativo della sezione Testaccio del Partito Socialista Italiano (PSI).

Alberghi del Quartiere Pietralata

A seguire un elenco alfabetico degli alberghi presenti nel Quartiere Pietralata.
 
Sky Tower, Via Vacuna

Ristoranti nel Quartiere Salario

A seguire una lista di ristoranti situati nel Quartiere Salario elencati in ordine alfabetico.
 
Smor, Via Cesare Paoletti

Farmacie e parafarmacie a Roma

Farmacie e parafarmacie nel Rione Monti
Farmacie e parafarmacie nel Rione Trevi
Farmacie e parafarmacie nel Rione Colonna

Catene di farmacie e parafarmacie a Roma:

Negozi di abbigliamento a Roma

Negozi di abbigliamento nel Rione Monti
Negozi di abbigliamento nel Rione Trevi
Negozi di abbigliamento nel Rione Colonna
 

Chiese del Suburbio Portuense

A seguire un elenco relativo alle Chiese del Suburbio Portuense, elencate in ordine alfabetico. In questa lista riteniamo inserire tutte le Chiese la cui struttura è ancora esistente, anche se sconsacrata. Per quanto riguarda le Chiese non più esistenti o di cui restano avanzi particolarmente ridotti, abbiamo realizzato una lista apposita che trovate anche qui sotto.
 
San Raffaele Arcangelo, in Via di San Raffaele

Targa in memoria della costruzione del Quartiere Flaminio II



La targa in questione si trova in Piazza Melozzo da Forlì, nella base del portico d'ingresso del Lotto I dell'ICP Flaminio II, nel Quartiere Flaminio.
Essa ricorda la prima pietra posta dal Re Vittorio Emanuele III il 21 aprile del 1925, del complesso di case popolari ICP Flaminio II, e terminato due anni dopo.

Portale dell'Aeroporto del Littorio



Il Portale dell'Aeroporto del Littorio, oggi Aeroporto dell'Urbe, era l'entrata monumentale dell'omonimo aeroporto situato in Via Salaria, nella Zona Val Melaina.
Si tratta dell'unico reperto superstite dell'originale aeroporto costruito nel 1927 dall'architetto Ghino Venturi, ad opera della CNA. Oggi è in stato di abbandono.
Il portale è in stile rinascimentale, tripartito da lesene bungnate doriche, con un'arcata centrale d'ingresso e due piccole aperture quadrangolari laterali, sormontate da semplici finestre.
Due aquile decorano l'arcata centrale, mentre nella chiave di volta si trovava, in origine, un fascio littorio.


Sulla trabeazione si trova un'edicola con timpano ricurvo sostenuta da due volute, con al centro la scritta COMPAGNIA NAZIONALE AERONAUTICA AEROPORTO DEL LITTORIO, di cui oggi rimane soltanto AEROPORTO.
Ai lati dell'attico erano poste due sfere decorative, di cui rimane soltanto quella di sinistra.


Al centro si trova una bella cancellata in ferro battuto con lo stemma della CNA.
Il colore originale del portale era grigio pietra serena.

Aereoporto di Roma Urbe



L'Aereoporto di Roma Urbe è un aereoporto di Roma, situato in Via Salaria n. 825, nella Zona Val Melaina.
Venne costruito nel 1928 come aereoporto civile, realizzato dalla Compagnia Nazionale Aeronautica (CNA), su iniziativa del Consigliere Delegato Giovanni Bonmartini e del Principe Massimiliano Lancellotti.
Il terreno dove fu realizzato era chiamato  Campo della Serpentara, si estendeva su 100 ettari e venne scelto nel 1925, perchè servito dal fiume Tevere, in un tratto rettilineo, che poteva essere utilizzato dagli idrovolanti, questi ultimi raggiungevano il fiume dall'aeroporto tramite una enorme gru metallica.

L'aeroporto in costruzione nel 1927

I terreni vennero acquistati nel giugno del 1927 e lavori iniziarono nel mese successivo, ad opera dell'impresa Società Unione Industriale, terminando nell'aprile del 1928.
L'Aereoporto fu inaugurato il 21 Aprile 1928 come Aeroporto del Littorio, da Mussolini, Grandi, Bianchi Bonmartini.

Mussolini inaugura l'Aeroporto del Littorio

Gli edifici aeroportuali progettati dall'architetto Ghino Venturi, in stile rinascimentale, molto interessanti dal punto di vista architettonico, erano quattro: la Casa delle Ali, la Casa dei Piloti, l'Albergo Diurno e Notturno, la Palazzina della Regia Dogana e alcuni Hangar.
L'Albergo Diurno, era situato di fronte all'ingresso principale e serviva per l'alloggio dei passeggeri. 
L'edificio si sviluppava su tre piani, provvisto di un grande salone di rappresentanza, dotato di bar e ristorante. Inoltre erano presenti ufficio telegrafico, postale, telefonico, servizi bancari e servizio bagagli.
Sulla facciata verso la Via Salaria si apriva uno scalone monumentale d'ingresso, a doppia rampa, con balaustra.


La Casa delle Ali era l'hangar principale per il rimessaggio degli aereoplani e per le officine.
Era un enorme edificio, alto 15 metri, su una suerficie di 7.800 metri quadrati, sviluppato su due piani, era costruito in cemento armato, con una triplice copertura a carena rovesciata. 
Sulla facciata verso le piste si apriva un'ampia piattaforma soprelevata per gli aereoplani, raccordata al terreno da uno scivolo con la pendenza del 10%.


Una torretta di segnalazione, di tre piani, si trovava all'angolo destro dell'Hangar, era decorata con colonne e balaustra sommitale, con sfere decorative.


La Casa dei Piloti era un grande caserma, sviluppata su cinque piani, e contornata da due massicce torri esterne. 
Il portale d'ingresso era bugnato, preceduto da una scalinata a doppia rampa, mentre le torri avevano una bugnatura angolare.
All'interno vi risiedevano gli allievi piloti dell'Aeronautica, erano presenti gli alloggi, le cucine, le aule, la mensa, uffici, sale riunioni e una grande sala per la scherma.
Dal 1934 la Casa dei Piloti divenne la sede della compagnia aerea Ala Littoria.
L'Aereoporto comprendeva anche un centro sportivo, sviluppato su 26.000 metri quadri, con campo di calcio e di tennis, tribune e palestre.
Negli anni Trenta crebbe molto il traffico commerciale con la nascita dell'Ala Littoria, la prima compagnia di bandiera Italiana, che vi installò la sede centrale. 

Trimotore Savoia Marchetti davanti alla Casa delle Ali, 1939

L'Aeroporto del Littorio era la base di tutti i collegamenti da e per Roma con veicoli terrestri, da quì si potevano raggiungere Monaco e Berlino, Parigi, Budapest, la Grecia e l'Africa. Nel 1939 furono inaugurate le tratte Roma-Barcellona, Roma-Rio de Janeiro e Roma-Bruxelles.
Durante la guerra venne requisito a scopo militare.
Il 19 Luglio 1943 venne bombardato dagli Alleati assieme allo Scalo Ferroviario del Littorio. Ulteriori bombardamenti avvennero il 13 agosto 1943, il 3, 7 e 10 marzo 1944, fu colpito accidentalmente sempre nell'ambito dei bombardamenti dello scalo ferroviario adiacente.

L'aeroporto dopo il bombardamento del 10 marzo 1944 (da Roma Violata)

Il 26 maggio 1944 i tedeschi in ritirata da Roma fecero saltare il ponte di Castel Giubileo e tutti gli edifici dell'Aeroporto del Littorio, per ostacolare l'avanzata degli alleati e renderlo inutilizzabile.
Dopo la guerra l'infrastruttura fu restaurata completamente e ribattezzata Aeroporto dell'Urbe, nel 1947. Ben presto lasciò il posto di primo scalo civile della città al nuovo Aeroporto di Fiumicino.
Oggi offre servizio per piccoli aeroplani privati e come eliporto.


L'unico resto, tuttora esistente, del primitivo aeroporto di Ghino Venturi è lo splendido Portale d'Ingresso sulla Via Salaria.