L'ICP Flaminio II è un intervento dell'Istituto per le Case Popolari (ICP) realizzato nel Quartiere Flaminio tra Lungotevere Flaminio, Via Virgilio Vespignani, Piazza Melozzo da Forlì, Viale del Vignola e Via Raffaele Stern.
Di tratta del secondo quartiere di case realizzato dall'istituto dopo il Flaminio I.
Pianta del Flaminio II |
Il complesso è caratterizzato da tre ampi edifici, dotati di cortili interni, che si affacciano centralmente in Piazza Perin del Vaga, e sono delimitati da due vie interne: Via Masolino da Panicale e Via Girolamo Muziano.
I fabbricati sono in stile rinascimentale, tipico degli anni Venti, con l'inserzione di elementi stilizzati Art Déco, furono realizzati tra il 1925 e il 1927. La colorazione originale era grigio, color pietra Serena, per le parti in pietra e giallo per l'intonaco.
L'edificio di Piazza Perin del Vaga, il lotto I, è stato progettato da Mario de Renzi, i fabbricati trapezioidali gemelli in Piazza Melozzo da Forlì n.1, lotto II, e n.4, lotto III, furono disegnati da Alessandro Limongelli, mentre i fabbricati esterni da Giuseppe Wittinch, su Lungotevere Flaminio e Tito Bruner, in Via Raffaele Stern.
Il complesso di maggior prestigio è quello progettato da Mario de Renzi, lotto I, con la monumentale facciata di Piazza Perin del Vaga, simile nello stile all'edificio per i dipendenti del Governatorato di Piazza Mazzini.
La facciata principale è dotata di un avancorpo, con cinque finestre, un grande portale d'ingresso bugnato si erge maestoso sulla piazza, è dotato di tre ampie arcate sostenute da semicolonne doriche, su questo si apre una balconata con parapetto a balaustri. Sulla balconata si affaccia una porta finestra centrale, inquadrata da lesene doriche trinate, sovrastate da due scudi, su cui poggiano due ghirlande, che partono da un grande scudo centrale, in vari cartigli.
Sopra al grande cornicione di coronamento si sviluppa un ulteriore piano, sormontato da un corpo centrale, con tre finestre, affiancate da lesene, a sua volta coronato da una finestra a edicola con timpano sommitale, quattro candelabri sono posti sull'attico, mentre alle estremità si trovano dei monti araldici.
Alla base dell'arcata centrale è posta la lapide commemorativa della posa della prima pietra da parte di Re Vittorio Emanuele II.
Le facciate del lotto I in Via Raffaele Stern |
Le altre facciate sono divise in due corpi, decorati da ampie balconate, sovrastate da lesene doriche e timpani, altane sommitali, terrazze con balaustre ornate da obelischi, cimase, candelabri e pinnacoli decorativi.
Gli edifici di De Renzi sul Lungotevere Flaminio |
Molto interessanti sono anche i due fabbricati gemelli di Limongelli, che si affacciano su Piazza Melozzo da Forlì, e proseguono lungo le vie esterne del complesso.
Questi edifici, pur riprendendo gli schemi neorinascimentali, sono influenzati da influssi Art Déco, filtrati attraverso elementi dell'Antica Roma, come mascheroni, cornucopie e festoni.
Particolare è la decorazione dell'attico effettuata con pitture in bianco e nero, ispirate ai mosaici romani, con cavalli marini, delfini, geni, fasci littori, divinità marine e animali.
Facciata del fabbricato 2 su Viale Tiziano |
In Piazza Perin del Vaga gli edifici vengono connessi da un muro concavo di fronte al quale sono poste le fontane dei delfini, piccolo capolavoro del complesso.
Il colore di queste palazzine è scorretto poiché la bugnatura e i cornicioni dovrebbero essere bianchi, invece sono amaranto.
Il fabbricato in Via Raffaele Stern è stato progettato da Tito Bruner, è movimentato da finestre ad arco e decorato da mensole mascheroni, che sorreggono semplici balconate.
In Via Masolino da Panicale si trova l'ultimo edificio, progettato da Giuseppe Wittinch, di stampo manierista, abbastanza massiccio, con inserzione di teste decorative in cornici circolari. L'attico è decorato da nicchie, balaustre e mascheroni.
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