L'eroe ar caffé è una poesia composta da Trilussa durante la prima guerra mondiale. Il testo:
E' stato ar fronte, sì, ma cor pensiero
però te dà le spiegazzioni esatte
de le battaje che nun ha mai fatte,
come ce fosse stato pe davero.
Avresti da vedè come combatte
nelle trincee d'Aragno. Che gueriero!
Tre sere fa, pe prenne er Montenero,
ha rovesciato er cuccomo der latte.
Cor su sistema de combattimento
trova ch'è tutto facile: va a Pola,
entra a Trieste e bombarda Trento.
Spiana li monti, sfonna, spara, ammazza,
"per me - borbotta - c'è na strada sola"
e intigne li biscotti ne la tazza.
La poesia, scritta nel 1916, in piena Prima Guerra Mondiale, è una critica ai commentatori e intellettuali che, pur senza essere al fronte, dalle comodità di un caffé pontificavano su tutto ciò che avveniva nel conflitto e su cosa i militari avrebbero dovuto fare per arrivare alla vittoria.
La poesia cita molti luoghi del fronte italiano della guerra: il Montenero, la città istriana di Pola, Trento e Trieste. E' chiaro anche che la poesia sia stata scritta prima della rotta di Caporetto: sarebbe stato altamente probabile, nel caso, citare il Piave, dove si era assestata la linea difensiva italiana, tra i luoghi del conflitto. E' inoltre citato il "Caffé Aragno", celebre locale di Via del Corso particolarmente in voga al tempo nel mondo intellettuale. Le "trincee d'Aragno" sono quindi un espediente retorico per criticare le persone bersaglio della poesia.
Nessun commento:
Posta un commento
Info sulla Privacy