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Grand Hotel Flora


Il Grand Hotel Flora è un albergo situato in Via Vittorio Veneto n. 191, nel Rione Ludovisi
L'edificio venne costruito dai Principi Borghese come casa d'affitto, nel 1890, su progetto dell'architetto Filippo Galassi, la crisi finanziaria portò successivamente alla vendita dell'immobile. 
Il nuovo proprietario signor Krumbügel, di origini russo-tedesche, decise di aprire una pensione chiamata Pensione Flora.


L'edificio si sviluppava su cinque piani, con due mezzanini, piano nobile al terzo livello, con finestre a edicola su colonnine corinzie con, alternati, timpani ricurvi e triangolari, e belle balconate a balaustri sorrette da cariatidi, che sostengono volute.


Il 1907 l'albergo venne rilevato dall'imprenditore Italo Signorini, il quale commissionò il restauro degli interni e inaugurò l'Hotel Flora, che possedeva 300 camere e in cui lavoravano 120 camerierieri.


Tra il 1925 e 1928 l'edificio fu soprelevato di un piano dal'architetto Giovanni Battista Milani, egli realizzò un elegante portico centrale, con colonne binate ioniche, e due corpi laterali culminanti in un fastigio, con scritto GRANDE ALBERGO FLORA, sormontato da uno stemma.

La soprelevazione dell'ultimo piano di Giovanni Battista Milani

Dal settembre del 1943 al gennaio 1944 l'hotel venne requisito dalla Wehrmacht, vi si trasferì, al secondo piano, il Comando Generale (OKW), con il Tribunale Militare Tedesco, e molti alti ufficiali vi dimorarono.
Dopo la guerra iniziò il periodo d'oro della Dolce Vita, in cui erano ospiti dell'albergo, Federico Fellini, Marcello Mastroianni, Anita Ekberg, Elizabeth Taylor, Richard Burton e intellettuali come Moravia.


Nel 1956 l'edificio è stato vincolato dal Ministero dei Beni Culturali. 
Dal 2001 l'albergo è stato ristrutturato come Marriott Grand Hotel Flora, con 154 camere e una spettacolare terrazza che ospita il ristorante con vista sulla Città Eterna.




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