Circonvallazione Ardeatina è una strada del Quartiere Ardeatino compresa tra Via Cristoforo Colombo e Via Ardeatina. La strada, seppur denominata "circonvallazione", non si presenta con le fattezze tradizionali di questo tipo di strada, ed è di fatto in gran parte un sentiero: questo per via della sua complessa storia che ne fa un esempio di toponomastica interrotta.
Una lunga circonvallazione tra la Via Ostiense e la Via Appia Antica venne prevista per la prima volta nel Piano Regolatore del 1931, ma una pianificazione più precisa di questa strada avvenne quando nel 1937 venne ideata la Via Imperiale, attuale Via Cristoforo Colombo, per collegare Roma a Castel Fusano e con essa venne pensata un'espansione di Roma verso il mare Tirreno. Questa strada, infatti, fu pensata come proseguimento della Circonvallazione Ostiense che avrebbe dovuto collegare la Via Imperiale all'Appia Antica.
Il Vicolo dei Ruderi, che occupava in parte l'area della Circonvallazione Ardeatina, come compariva nel 1935 nella mappa di Roma di Marino e Gigli |
Sulla stessa area, in precedenza, sorgeva una strada di campagna tortuosa conosciuta con il nome di Vicolo dei Ruderi, di cui conosciamo grossomodo il tracciato anche grazie alla mappa di Roma di Marino e Gigli del 1935. La strada prendeva verosimilmente il nome dalle numerose antichità romane visibili lungo la limitrofa Via Appia Antica e il suo tragitto irregolare contribuisce a mostrare come l'area in questione all'epoca non fosse urbanizzata.
In questa mappa della variante del PRG del 1940 si vede bene l'importanza della Circonvallazione Ardeatina nel progetto di espansione di Roma verso il Tirreno |
Nel 1940 il Governatorato di Roma istituì formalmente un alto numero di strade progettate proprio in questo contesto di espansione verso il Tirreno e, in modo particolare, in vista dell'Esposizione Universale dell'E42, in programma per il 1942 ma che non si svolse mai a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale: tra queste strade venne istituita anche la Circonvallazione Ardeatina. Molte delle strade istituite in tale delibera, tuttavia, venne soppressa (esistevano solo de iure, ma de facto la maggior parte di esse era solo in progetto), ma tra queste non la Circonvallazione Ardeatina, evidentemente ritenuta una strada di importanza strutturale per lo sviluppo generale a prescindere dai piani particolareggiati dei nuovi quartieri.
Al termine del secondo conflitto mondiale, annullata l'Esposizione del 1942, lo sviluppo urbanistico di Roma verso il Tirreno subì un rallentamento ed ebbe una prosecuzione meno ordinata. Tra i progetti postbellici, tuttavia, vi fu la quello di realizzare un nuovo quartiere nel primo tratto dell'Appia Antica intorno alla Chiesa del Domine Quo Vadis?, un progetto che sarebbe andato a riempire il vuoto urbanistico tra l'Ostiense e l'Appio Latino e avrebbe perciò attribuito alla circonvallazione un ruolo importante come parte di un corridoio urbano tra la Circonvallazione Ostiense e Via Cesare Baronio. Tuttavia, le proteste ambientaliste di fronte al rischio di edificare una zona altamente protetta bloccarono il progetto, che venne così accantonato e mai realizzato.
La Circonvallazione Ardeatina, dunque, rimase poco più che abbozzata, andando a costituire il limite settentrionale della parte del Quartiere Ardeatino costruita intorno a Piazza dei Navigatori, e divenendo anzi una strada strategica per l'accesso al Parco dell'Appia-Antica dalla Via Cristoforo Colombo.
Nessun commento:
Posta un commento
Info sulla Privacy