Via della Reginella è una strada del Rione Sant'Angelo, posta all'imbocco del Ghetto, compresa tra Piazza Mattei e Via del Portico d'Ottavia. Sull'origine del nome di questa strada ci sono ipotesi differenti: secondo una è dovuto al Tempio di Giunone Regina, che sorgeva nelle immediate vicinanze, mentre l'altra farebbe risalire il toponimo a una reginetta di bellezza che qui sarebbe vissuta. Non era infrequente a Roma che ci fossero concorsi tra le più belle ragazze dei rioni e della città, e qualora tale ipotesi fosse giusta, quella vissuta qui sarebbe dovuta essere di particolare bellezza.
Nel 1825 Papa Leone XII Della Genga (1823-1829) ampliò i confini del Ghetto, inserendovi anche Via della Reginella. Quest'area non venne coinvolta negli sventramenti successivi all'Unità d'Italia che hanno portato alla demolizione di gran parte del Ghetto. Questo ci permette di avere una parziale percezione di come fossero strutturate le strade dell'area demolita, per quanto come abbiamo detto questa strada fu inserita nei confini del Ghetto solo in un momento successivo.
Il 16 Ottobre 1943 le truppe della Germania nazista compirono il drammatico rastrellamento degli Ebrei romani in cui oltre mille persone vennero prelevate con la forza e deportate. Di questi, furono svariati quelli che vivevano in Via della Reginella, dove molte pietre d'inciampo ci ricordano questo episodio.
Tra il 2001 e il 2017 ha avuto sede in questa strada il circolo culturale ebraico "Ragazzi del '48", noto anche come Zì Raimondo, oggi trasferito in una nuova sede sempre nel Ghetto.
Sulla strada è presente una targa che ricorda Betta de Cuccio.
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