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Stabilimento dei Bagni Pubblici della Garbatella



L'edificio dei Bagni Pubblici si trova in Via Edgardo Ferrati n. 3, ad angolo con Piazza Bartolomeo Romano, alla Garbatella, nel Quartiere Ostiense.
Insieme al Teatro Palladium è uno dei due edifici polifunzionali progettati da Innocenzo Sabbatini per ospitare i servizi della città giardino. Come per l'adiacente cinema-teatro l'architettura è grandiosamente ispirata a quella dell'Antica Roma, in particolare, nel basamento, alla casa di Diana di Ostia Antica e nel coronamento, alla Basilica di Massenzio e alle Terme di Diocleziano.


Lo Stabilimento è compreso nel Lotto XIII di cui costituisce il fabbricato 1, fu progettato nel 1927 e terminato nel 1929.


L'edificio si sviluppa su cinque piani, il piano terra è rivestito in laterizio, il secondo è occupato da strette finestre semicircolari, al terzo si apre una lunga balconata aggettante, con base ricurva concava, in mattoni.


Il grande portale d'ingresso, affiancato da due colonne tuscaniche, ha sull'architrave la scritta ISTITVTO PER LE CASE POPOLARI STABILIMENTO BAGNI.
Sopra la spessa cornice di coronamento si trovano tre grandi finestre termali in cemento armato che racchiudono l'attico.


Il fronte laterale è sviluppato su tre piani, con a coronamento un timpano, dietro il quale  si affaccia la grande finestra termale dell'attico.
All'interno i bagni occupavano il piano terra e quello seminterrato.
Le docce erano poste nel deambulatorio, di pianta circolare, decorato da colonne tuscaniche, mentre le vasche da bagno si trovavano lungo i corridoi laterali.


Le esigenze igieniche delle famiglie, sempre molto numerose, non potevano essere infatti soddisfatte dai bagni delle case popolari, privi di acqua corrente. La popolazione si riversava quindi negli stabilimenti che erano molto frequentati ed amati.
I piani superiori sono occupati da appartamenti, con quattro alloggi per livello.
Nel 1960 gli stabilimenti furono chiusi e successivamente vennero destinati dall'ATER ad un negozio di mobili, con l'effettuazione di vari lavori di soppalcatura e frazionamento, nel 2012 il mobilificio Proietti chiuse definitivamente.
Il 2014 i locali sono stati occupati da ragazzi dei centri sociali che hanno ribattezzato il luogo Moby Dick.
Successivamente il Municipio e la Regione hanno deciso di avviare un programma di recupero della struttura, che è stata restaurata e l'8 novembre 2016 è stata aperta al pubblico come Biblioteca Moby Dick.


Il 21 febbraio 2020 è stata inaugurata nella biblioteca la mostra Garbatella 20/20 che celebra i 100 anni della fondazione del quartiere, curata da Francesca Romana Stabile, Elisabetta Pallottino e Paola Porretta dell'Università di Roma Tre. Nella nella mostra sono stati esposti molti documenti e disegni originali dei progettisti, provenienti dall'Archivio Storico dell'ICP.



I colori originali dell'edificio erano rosso mattone per le superfici intonacate, mentre le parti architettoniche erano di colore chiaro, a imitazione del marmo.




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