La Reale Fabbrica d'Armi è un grande ex complesso industriale posto in Via Flaminia e a cavallo di Via Guido Reni nel Quartiere Flaminio.
Oggi l'area è divisa in più edifici tra cui le tre Palazzine su via Flaminia, occupate dagli alloggi per gli Ufficiali del Ministero della Difesa, la Scuola Superiore di Polizia in Via Piero della Francesca, l'ex Caserma Montello, in cui oggi sorge il Maxxi e lo Stabilimento di Materiali Elettronici di Via Guido Reni, dove sorgerà la Città della Scienza.
Pianta dell'Officina della Società Automobili Roma e della Carrozzeria, in rosso, 1907 (ASC) |
Il 1905 l'amministratore delegato della Società Automobili Roma, Fausto Morani, propose un progetto, curato dall'ingegnere Riccardo Memmo, di officine, magazzini e depositi da costruire tra Via Flaminia, Vicolo dei Casali e Villa Oblieght.
La facciata su Via Flaminia è caratterizzata da tre edifici, di cui quello centrale con uffici e in quelli laterali gli alloggi. Questi sono rivestiti a bugnato liscio al piano terra, hanno finestre architravate al piano nobile, mentre il corpo centrale è decorato al piano nobile da lesene bugnate, finestre con architrave a timpano e un attico a lesene.
Le officine erano poste posteriormente, con sale di montaggio, riparazione, collaudo motori, depositi vetture e gomme, forni fonderie, fucine e magli.
La facciata dell'ex fabbrica d'armi su Via Flaminia |
Il 1907 la Società Automobili Roma aveva iniziato la costruzione di una Carrozzeria dall'altra parte del Vicolo dei Casali, verso Nord.
Nello stesso anno la Società per l'Acciaio aveva invece cominciato la costruzione di uno Stabilimento per la fabbricazione dell'acciaio, posto subito sopra la Carrozzeria della Società Automobili, costituito da un corpo principale, per uffici ed alloggi e da officine, laboratori e magazzini, affacciato su Vicolo dei Casali, sempre su progetto dell'ingegnere Riccardo Memmo, coadiuvato dall'ing. Boschi.
La facciata dell'Acciaieria, oggi sede del Maxxi |
La facciata principale è due piani, con semplici finestre incorniciate e coronamento a paperetto.
La storia delle due fabbriche cambiò radicalmente con la Prima Guerra Mondiale, infatti per far fronte al problema dell'armamento dell'esercito e aumentare la produzione industriale di materiali bellici, il Genio Militare requisì i complessi e li trasformò nella Reale Fabbrica d'Armi.
Pianta della Reale Fabbrica d'Armi del 1916 (ASC) |
I lavori furono effettuati nel 1915 da Amerigo Allegretti, che costruì nuovi padiglioni, trasformò l'ex Carrozzeria Roma in Spolettificio e l'Acciaieria Santoni per la costruzione di macchinari. La fabbrica fu inaugurata nel 1916. In quell'anno fu affidata ad Allegretti la realizzazione di una caserma di servizio, per la Guardia Reale costituita di due lunghi edifici a due piani alla periferia del compleso, lungo le attuali Vie Pannini e Piero della Francesca, con piano terra bugnato monofore e bifore ad arco. Inoltre realizzò una dozzina di altri fabbricati, posti intorno a via dei Settanta, l'attuale viale Guido Reni, che ospitarono poi lo Stabilimento di Materiali Elettronici.
La Scuola Superiore di Polizia oggi |
Negli anni Novanta alcune caserme sono state dismesse, nell'ex Caserma Montello è stato costruito il Maxxi, mentre nelle Fonderie e nello Stabilimento di Materiali Elettronici è stato creato il Guido Reni District.
Le due caserme sono adibite a Scuola Superiore di Polizia e, la Caserma Guido Reni, al Reparto Volanti.
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