Il Poligono Umberto I è la sede del Tiro a Segno Nazionale di Roma, è situato in Viale di Tor di Quinto n. 63, nel Quartiere Tor di Quinto.
La costruzione di un poligono a Tor di Quinto fu proposta dal Barone Michele Lazzaroni, Presidente del Tiro a Segno Nazionale di Roma, su dei terreni che egli possedeva.
Il progetto fu affidato, nel 1890, all'architetto Luigi Mazzanti, che elaborò un grandioso complesso in stile medioevale, si trattava di un vero e proprio castello, costituito da tre grandi torri, che si aprivano su un corpo orizzontale.
All'esterno il corpo longitudinale era caratterizzato da una serie di finestre ad arco, mentre le torri erano occupate, al primo piano da trifore e da una finestra centrale a cinque arcate. Sulla sommità si elevava una merlatura su beccatelli, con merli ghibellini.
Gli interni erano particolarmente monumentali, erano presenti la Sala delle Bandiere, la Sala dei premi, la Sala Reale altre sale di rappresentanza.
Nella Sala dei premi era stato eseguito, dal professore Bruschi, un affresco rappresentante gli antichi e i moderni tiratori.
Il poligono fu inaugurato solennemente dal Re Umberto I il 7 giugno 1891.
Da quel momento fu utilizzato dal Tiro a Segno Nazionale assieme al Poligono della Farnesina.
Nel 1895 vi fu organizzata la II Gara Generale di Tiro a Segno Nazionale, in occasione dei festeggiamenti dei XXV anni della Presa di Roma.
Il 1960 la struttura ha subito un un intervento di ammodernamento progettato dall'architetto Maurizio Clerici, con la creazione di due impianti di 88 m per 56 m, per ospitare le gare di tiro a segno dell'Olimpiade tenuta a Roma in quell'anno.
Ancora oggi è in funzione.
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