Palazzo Pamphilj è situato in Piazza Navona n. 14 nel Rione Parione.
Un primo palazzo dei Pamphilj sorse nel 1630, su degli edifici medioevali posti lungo la piazza.
Quando il cardinale Giovanni Battista Pamphili nel 1644 fu eletto Papa con il nome di Innocenzo X, la famiglia decise di ampliare notevolmente il palazzo.
Il nuovo edificio fu progettato da Girolamo Rainaldi, e ingobò il precedente Palazzo Pamphilj e i contigui Palazzi Mellini e Cybo, i lavori terminarono nel 1650.
La cappella privata del palazzo invece sarà la Chiesa di Sant'Agnese in Agone, progettata da Borromini così come l'adiacente Collegio Innocenziano.
L'edificio si sviluppa su quattro piani, ed è un esempio di Barocco Romano.
Il pianterreno è rivestito a bugnato liscio, al piano nobile vi sono grandi finestre, con architrave a timpano e ricurvo, alternati, e sotto ogni timpano è presente una colomba Pamphiliana. Il secondo piano invece, ha finestre decorate con cornici modanate, sormontate da una conchiglia.
La parte centrale della facciata, in leggero aggetto, è dotata di finte arcate, lateralmente, mentre centralmente è occupata dal grande balcone, sorretto da quattro semicolonne ioniche, ai due piani superiori, in asse con le colonne, sono presenti pilastri dorici doppi, decorati, anteriormente, da lesene corinzie. Al centro del secondo piano, è posto, in un arco prospettico strombato, un grande stemma Pamphilj, con le chiavi di San Pietro, oggi scalpellinato. Il terzo piano è dotato di arcate, alternate a finestre architravate.
All'interno il cortile principale è dotato, su tre lati, di due ordini di arcate con lesene doriche al pianterreno e ioniche al primo piano. L'altro cortile è quello del vecchio Palazzo Cybo, a due ordini di arcate.
Al piano nobile sono presenti ventitré sale affrescate da Giacinto Gimignani, Francesco Allegrini, Gaspard Dughet, Giacinto Brandi e Agostino Tassi.
La spettacolare Galleria di Pietro da Cortona, progettata da Borromini, attraversa frontalmente l'edificio, da Piazza Navona a Via dell'Anima, su cui si affacciano due belle serliane, è ornata con busti di Cesari, mentre nell'affresco sono raffigurate le storie di Enea di Pietro da Cortona. L'artista affrescò la galleria tra il 1651 e il 1654.
Venere convince Vulcano a forgiare le armi per Enea |
Nella seconda metà dell'Ottocento il palazzo fu affittato all'Accademia Filarmonica Romana e poi alla Società Musicale Romana. Una grande sala, progettata da Borromini, venne dedicata al compositore Pier Luigi da Palestrina.
La Sala Palestrina (foto UNESP) |
Nel 1920 il palazzo è stato affittato, al piano nobile, al Brasile, che lo ha destinato a sede dell'Ambasciata. Il 1960 è stato interamente venduto dai Principi Pamphili al Brasile che lo utilizza come sede diplomatica.
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