La costruzione di un grande ippodromo per le corse al galoppo, nell'area Flaminia, dove era prevista la presenza di importanti strutture sportive della capitale, fu programmata nell'ambito delle grandi celebrazioni per il Cinquantenario dell'Unità d'Italia del 1911.
L'ippodromo in una mappa del 1924 |
Il progetto della struttura fu affidato al giovane Marcello Piacentini che, contemporaneamente, stava realizzando l'adiacente Stadio Nazionale.
L'ippodromo nel 1911 |
L'ippodromo era caratterizzato da due grandi tribune a gradinate di due piani, su pilastri in cemento armato, a gradinate, poi vi erano invece due tribune coperte, con tetto alla marsigliese su colonnine in ferro, e al centro, la Tribuna Reale, dotata di un cupolino ad oculi, un'asta portabandiera e pensilina in ferro battuto.
La Tribuna Reale nel 1929 (foto Luce) |
Nel 1929 l'impianto venne chiuso e fu trasformato nel Campo Parioli, ribattezzato anche campo Dux, per le esercitazioni militari.
Dopo la guerra il campo venne attraversato da Corso Francia e le aree delle tribune furono occupate da un accampamento di baraccati, chiamato appunto campo Parioli.
I resti delle tribune furono distrutti in occasione della costruzione del Villaggio Olimpico per le Olimpiadi di Roma del 1960.
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