Il bastinado è un metodo di tortura che nei secoli si è diffuso in numerose aree del mondo. Spesso è riportato come punizione di natura militare diffusa nell'Antica Roma, ma questo è dovuto a un'ambigua traduzione che la porta a confonderla con il fustuarium, la cui natura è molto diversa.
Il bastinado consiste nella battitura con una frusta, una verga o un bastone in genere di legno delle piante dei piedi nudi di chi è sottoposto alla punizione. Questa forma di fustigazione dei piedi è nota con vari nomi, a partire dal già citato bastinado (che deriva dalla parola italiana bastone, così come la sua variante tedesca bastonade) al turco falaka (che in altri idiomi diviene falanga o falaqa), e di fatto altro non è che l'applicazione di una tortura largamente diffusa in tutto il mondo da epoche remotissime con strumenti di varia natura in una parte del corpo specifica come le piante dei piedi.
Piedi femminili sottoposti a bastinado (credit: Julian Von Bredow/Wikicommons) |
Le piante dei piedi sono infatti una parte del corpo molto delicata, ricca di terminazioni nervose, e tale punizione corporale va a danneggiare soprattutto la pelle e il tessuto muscolare, rendendo spesso doloroso camminare e stare in piedi a chi viene sottoposto alla punizione. Un'altra caratteristica del bastinado è che, se non applicata in maniera particolarmente aggressiva, raramente lascia segni visibili. Un'applicazione particolarmente dura della tortura, attraverso strumenti parcicolarmente duri come aste metalliche, è in grado di lasciare danni permanenti all'apparato locomotore, ma generalmente essa era usata in forme più lievi, come vedremo. Oltre a questo, in molti casi si aggiungeva a questa punizione corporale un fattore mentale, dovuto al fatto che chi la subisce è costretto a stare a piedi nudi, un fatto in molti casi ritenuto umiliante o degradante, in quanto era tipico degli schiavi e dei detenuti.
Le origini di questa punizione corporale sono antichissime: alcune sue possibili testimonianze possono essere trovate nella Bibbia (nello specifico nei libri dei Proverbi, del Levitico e del Deuteronomio), che lasciano intendere come tale pratica abbia origini molto lontane nel tempo.
Alcune testimonianze parlano anche di questa punizione usata nell'Antico Egitto, mentre se ne trova testimonianza erronea del suo uso nell'Antica Roma. Come detto in precedenza, infatti, una traduzione dal testo greco delle Storie di Polibio indica come "bastinado" la ben differente punizione del fustuarium, facendo riferimento all'uso di "bastoni" per mettere in pratica la tortura. Il fustuarium, infatti, consisteva nella bastonatura (spesso a morte) del condannato da parte di più persone su tutte le parti del corpo, ed era applicata in modo particolare nell'esercito.
Nell'Antica Roma, tuttavia, erano molto comuni punizioni corporali domestiche sugli schiavi impartite con fruste e bastoni, spesso simili a verghe, e tantopiù pensando al fatto che gli schiavi erano spesso scalzi dobbiamo immaginare come plausibile che venisse impartito su di loro il bastinado come punizione per varie ragioni, anche in assenza di testimonianze specifiche.
Nei secoli successivi, la tortura del bastinado si diffuse soprattutto nell'Estremo Oriente e nel Medio Oriente, dove venne particolarmente utilizzata, in modo particolare come pratica punitiva di natura disciplinare. Di solito chi la subiva era fatto sdraiare a terra e i suoi piedi venivano legati a un bastone orizzontale posto a un'altezza superiore.
Una mappa di Bendery del 1713 mostra alcune immagini di militari turchi intenti a punire un uomo con il bastinado |
I contatti (anche di natura bellica) che tra il Medioevo e i secoli successivi coinvolsero il mondo arabo e l'Europa portarono a una maggiore conoscenza e diffusione di questa punizione corporale, e anche per questa ragione viene citata nel Ratto dal Serraglio e nel Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart.
In tempi più recenti, il bastinado è stato usato nell'ambito di alcune repressioni violente come forma di punizione corporale in molti Paesi del mondo, e ancora oggi, purtroppo, nei Paesi in cui non esiste rispetto dei diritti umani è una punizione corporale diffusa.
Parallelamente a questo, come per molte altre torture del passato, è usata (ovviamente in maniera assennata, sicura e consensuale) come pratica erotica BDSM.
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