Venne costruito nel 1896 per lo scultore Giuseppe Maria Sartorio dall'ingegner Efisio Garau.
Il Villino Sartorio, posto lungo la Tiburtina, in una mappa del 1903 |
L'edificio doveva servire da abitazione e da studio all'artista, infatti al primo piano si trovava il grande studio di scultura, frequentato dai suoi allievi.
Il villino ha una pianta a T, con arcate al piano terra, fra cui sono posti dei medaglioni con ritratti di personaggi illustri, al piano superiore sono poste delle bifore architravate e una loggetta a quattro archi su colonnine corinzie; il fregio è decorato a palmette in stucco.
La facciata su via Tiburtina è decorata da un grande stemma con scritto ARS, mentre sugli architravi delle finestre sono posti due busti di Michelangelo e Leonardo da Vinci.
In una finestra accanto alla loggia si trova un altorilievo in terracotta in cui sono raffigurati Giuseppe Maria Sartorio e la moglie affacciati, realizzato dallo scultore stesso.
Il villino si trova oggi in uno stato di profondo abbandono e necessita al più presto di un restauro conservativo. Il primo cortile sulla sinistra della facciata è stato occupato abusivamente edifici contenenti botteghe. Il colori originari erano chiari, con gli stucchi color marmo bianco.
In una finestra accanto alla loggia si trova un altorilievo in terracotta in cui sono raffigurati Giuseppe Maria Sartorio e la moglie affacciati, realizzato dallo scultore stesso.
Il villino si trova oggi in uno stato di profondo abbandono e necessita al più presto di un restauro conservativo. Il primo cortile sulla sinistra della facciata è stato occupato abusivamente edifici contenenti botteghe. Il colori originari erano chiari, con gli stucchi color marmo bianco.
E' UNA VERGOGNA VEDERE UN BENE TRATTATO COSì.- BISOGNA FAR PRESENTE AL MINISTERO BENI CULTURALI DI ROMA
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