Il villino venne costruito nel 1901 da Carlo Pincherle per il Conte Carlo Rasponi Bonanzi (Ravenna 1858-Roma 1920), Deputato alla Camera, assessore al Comune di Roma e Senatore del Regno dal 1919.
La facciata principale, sviluppata su due piani con cinque finestre, inquadrate da lesene, è posta su Via Boncompagni, mentre posteriormente si apre il giardino, lungo Via Piemonte si trova l'avancorpo contenente una veranda.
L'edificio è stato progettato in un elegante stile settecentesco, ed è rivestito completamente a bugnato liscio orizzontale, con largo uso di stucchi.
Le finestre del pian terreno sono impreziosite da un cartiglio contenente una testa femminile, quelle del primo piano sono decorate da una cornice modanata aggettante, che termina nel parapetto a balaustri, superiormente è presente un timpano con al centro una conchiglia. Le lesene poste tra le finestre, sono strigilate al piano nobile e arricchite da elementi floreali posti sotto il capitello. Sopra al cornicione di coronamento è posta una balaustra e sui pilastri angolari sono presenti quattro vasi ricchi di volute e fiori.
L'elemento di spicco è certamente l'avancorpo di due piani contenente la veranda al piano nobile, costituita da arcate a tutto sesto, decorate da lesene ioniche e da una protome femminile, sulle arcate si aprono i ricchi balconi dotati di balaustri, superiormente la veranda termina con una terrazza al secondo piano con balaustra.
Lungo Via Piemonte si sviluppa una delle più ricche recinzioni di Roma costituita da pilastri decorati di lesene bombate, che sorreggono piedistalli ricchi di volute sostenenti sfere decorative, fra i quali sono installate elaborate grate in ferro battuto.
L'avancorpo su Via Piemonte con la bella veranda |
Lungo Via Piemonte si sviluppa una delle più ricche recinzioni di Roma costituita da pilastri decorati di lesene bombate, che sorreggono piedistalli ricchi di volute sostenenti sfere decorative, fra i quali sono installate elaborate grate in ferro battuto.
L'ingresso al villino è posto in una corte interna cui si accede da un'ampia arcata che si apre su Via Boncompagni, dotata di una elaborata cancellata in ferro battuto e su cui è posta una terrazza balaustrata, questa è stata aggiunta nel 1910 assieme alla casa per la servitù, che si trova nel cortile.
Il villino in una foto dei primi del Novecento |
Passato in proprietà all'Unicredit, il villino è stato venduto assieme a una decina di villini contigui nel piano di dismissioni varato nel 2012, al gruppo Colony Capital dell'americano Tom Barrack, sono poi passati alla società JLL che nel 2017 ha fondato il compelsso Immobiliare Hetra.
Il colore originario era chiaro, color travertino.
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