Villino Levi delle Trezze


Il Villino Levi delle Trezze, conosciuto anche come Villino Levi, è un villino situato in Via Boncompagni n. 28 ad angolo con Via Nerva, nel Rione Sallustiano.
Venne costruito nel 1900 per il Barone Giorgio Levi delle Trezze, su progetto dell'architetto Augusto Giustini, dall'impresa di costruzioni di Zefiro Rossellini.
Nel 1905 Carlo Pincherle lo modificò costruendo un avancorpo simile a quello di Via Boncompagni verso Sud, e allargando il fronte interno.
Un'ulteriore soprelevazione di due piani sul versante di Via Boncompagni avvenne nel 1928, con la costruzione di una loggia a due arcate.

Il villino Levi nel suo aspetto originale visto da Via Boncompagni, ad angolo con Via Nerva, nel 1903

Il villino era caratterizzato dal corpo principale, sviluppato su due piani, posto su Via Nerva, che terminava su Via Boncompagni in un avancorpo, di un piano, contenente una terrazza con balaustra, cui si accedeva dal piano nobile.

La facciata lungo Via Nerva

L'edificio è in un elegante stile settecentesco, impreziosito da abbondanti decorazioni in stucco, e rivestito lungo tutte le pareti di un bugnato liscio orizzontale. Nel 1905 Carlo Pincherle realizzò un avancorpo leggermente diverso da quello su Via Boncompagni, sul versante del giardino, mancano infatti le colonne d'angolo. Inoltre ampliò il villino sul fronte interno, saldandolo con la chiostrina del palazzo adiacente di proprietà Villa e Orengo, che fecero causa al Levi.

Particolare della facciata su Via Nerva

Le facciate sono decorate di colonne angolari alveolate, doriche al pianterreno e corinzie al piano superiore, sul capitello corinzio è posto uno stemma sormontato da una conchiglia, posti in elaborati cartigli. Le finestre del piano nobile sono dotate di un timpano arcuato con conchiglia e cartigli.
La finestre del breve avancorpo centrale, al primo piano, sono costituite da una grande arcata su colonne corinzie, inquadrata da lesene corinzie, che terminano in volute inghirlandate, occupate al centro da uno stemma.

La soprelevazione di due piani sull'avancorpo verso Via Boncompagni, con l'aggiunta di un'altana 

Le modifiche del 1928 hanno riguardato l'avancorpo su Via Boncompagni, che è stato soprelevato di due piani ed ampliato fino a saldarsi con il fronte del palazzo Villa e Orengo adiacente.
Al terzo piano fu realizzata un'altana con arcate con balaustre, su cui si apre una terrazza con parapetto a balaustri e pilastri.

La facciata di Via Boncompagni

Lo stile della soprelevazione è lo stesso del villino originale, tanto che oggi risulta indistinguibile da quest'ultimo.
I colori originali del villino erano chiari.
Gli interni subirono la totale distruzione nella ristrutturazione effettuata negli anni Ottanta del Novecento.

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