Venne costruito per l'avvocato Capo, nel 1927, dal famoso architetto Gino Coppedè, autore dell'omonimo quartiere a Via Tagliamento.
L'edificio era caratterizzato da un fronte di due corpi, il primo più arretrato del secondo, entrambi occupati da torrette con tetto a spioventi.
Verso Sud si trovava un ballatoio che portava al primo piano, mentre all'angolo dei due corpi era presente una loggia ad archi. Una meridiana era posta sulla torretta del secondo corpo, che terminava con una loggia a finestre allungate.
Si trattava di una delle ultime opere del Coppedè, che aveva tentato di semplificare il proprio linguaggio magniloquente, all'epoca tanto criticato. Il vasto giardino arrivava al confine con il villino Ranieri, negli anni cinquanta fu barbaramente demolito per costruirvi sopra tre palazzine.
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