L'edificio fu costruito tra 1903 e il 1904 dall'architetto Giovanni Sleiter, per il cavalier Giovanni Barbiani, è quindi sbagliata la corrente attribuzione del progetto a Giulio Podesti, architetto del Grand Hotel.
L'albergo venne inaugurato nel 1904 con il nome di Hotel Barbiani.
L'edificio si sviluppava su cinque piani, con cinque finestre su Via Veneto, ed era in un ricco stile rinascimentale.
La facciata principale è decorata da un bugnato orizzontale su piano terra e mezzanino, dotato di piccoli balconi. I quattro piani successivi sono inframmezzati da una elaborata cornice marcapiano, su cui poggiano le balaustre e i pilastrini delle finestre del terzo piano, una doppia lesena dorica, inferiormente, e ionica superiormente, è posta sugli angoli.
In origine sull'attico, posto sopra il fastoso cornicione a modiglioni e lacunari era posto un fastigio, con scritto il nome dell'hotel, poi distrutto dall'ulteriore soprelevazione di un piano.
All'interno la grande hall è decorata con colonne ioniche in marmo giallo e stucchi sui soffitti, sopra una consolle barocca è posto un ritratto della Regina Margerita, mentre in fondo si apre lo scalone, con parapetti in ferro battuto, preceduto da una statua di un gladiatore reziario, con rete e un tridente, opera in bronzo dello scultore Weloński .
Immagine d'epoca con il biliardo |
In origine al pianterreno erano presenti il Salone da ballo, la Sala da biliardo, il Ristorante, il Salone d'Inverno, e il Bar Americano.
Oggi di questi ambienti rimane, con l'aspetto originale, la vasta Sala da ballo, di forma semicircolare, con pareti decorate da lesene corinzie e un bel soffitto in stucco, occupato da un enorme lampadario di cristallo.
Le suite si trovano lungo Via Veneto, mentre le altre camere sono poste su via Liguria.
Nel 1910 vi fu ospitata per alcuni mesi la Regina Margherita di Savoia, che aspettava l'ultimazione di alcuni lavori di ristrutturazione del palazzo Boncompagni Ludovisi, comprato dalla Real Casa nel 1900 come nuova dimora della Regina stessa, dopo la morte del Re Umberto.
Fu così che, in memoria di questo ospite illustre, l'albergo venne rinominato nel 1911 Hote Regina, ed ottenne di poter porre la Corona Reale nello stemma dell'Albergo.
Il 1915 Gabriele D'Annunzio tenne un memorabile comizio dal balcone dell'hotel.
Nel settembre del 1987 la proprietà passò alla catena Baglioni, che ancora oggi lo detiene.
La vista sull'Hotel Excelsior dalla terrazza dell'ottavo piano |
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