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Villino Ximenes



Il Villino Ximenes si trova in Piazza Galeno, con ingresso in Via Bartolomeo Eustachio n. 2, nel Quartiere Nomentano, è uno dei più importanti edifici in stile liberty della Capitale.


Fu costruito nel 1902 per lo scultore Siciliano Ettore Ximenes, su progetto di Ernesto Basile e Leonardo Paterna Baldizzi, con la collaborazione diretta dello stesso Ximenes che realizzò tutti i bassorilievi esterni.


L'edificio è a due piani con cinque finestre per ogni piano, le pareti sono rivestite in blocchi di tufo siciliano brunito, un grande fregio in marmo è posto come cornice marcapiano, vi sono raffigurati grandi artisti che si recano in corteo all'altare delle arti (ara artium), posto nel centro, dall'ara partono fiamme ardenti affiancate da rami di palma, che cingono la grande arcata a loggia del primo piano. 
Le finestre sono monofore di stampo normanno, con cornici in marmo contenenti fregi floreali, sormontate da piattebande di maiolica. 
Altro elemento spettacolare è la balaustra di coronamento, costituita di pilastrini arcuati fra cui sono poste transenne, formate da girali fogliati intrecciati, sopra l'arcata centrale due giovani cariatidi sostengolo le aste portabandiera, che sono in ferro battuto particolarmente elaborato, fra le due aste c'è un ricco fregio con putti che sostengono un'aquila ad ali spiegate.
L'interno conserva ancora gran parte delle splendide decorazioni originali, che sono state conservate nel tempo con cura.

Il vestibolo completamente affrescato

Il vestibolo è caratterizzato da una volta a botte con vele e pennacchi, è decorato con affreschi di gusto medioevale. Una volta si affacciava sul grande studio dell'artista contenente le statue.

Affresco della sala del biliardo

Da quì si passa nel fumoir, poi in un disimpegno di passaggio che conduce al salone e alla sala del biliardo, dove è presente un affresco floreale sul soffitto.


Il salone è diviso in due da un elaborato arco scolpito a crisantemi intrecciati, una parte è decorata con soffitti a cassettoni, l'altra da un affresco raffigurante i grandi scultori della storia dell'arte: Donatello, Bernini e Fidia. In origine era presente un grande camino scolpito da Ximenes, con fanciulle di gusto floreale.

Lo studio

Da quì si accede allo spettacolare studio, dotato di una boiserie liberty intrecciata di tralci di fiori, con una grande decorazione a coda di pavone, il soffitto è occupato da stucchi raffiguranti fanciulle danzanti circondate di nastri svolazzanti. Lo studio affacciava, con una grande vetrata, sulla grande sala laboratorio contenente la galleria delle statue. Accanto allo studio si trovavano la Biblioteca e un salottino.

Lo splendido soffitto dello studio 

Nel 1950 il villino è passato in proprietà all'Istituzione Teresiana, che lo ha trasformato in residenza universitaria. La grande sala di scultura è stata frazionata in vari ambienti, fra cui c'è una cappella.
Il 6 giugno 1952 è arrivata la notifica di vincolo dal Ministero della Pubblica Istruzione, alla proprietaria Carmelina Pantano, da quel momento non sono state più effettuate alterazioni dell'immobile.
L'edificio è stato restaurato esternamente nel 1999.

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