Piazza dei Cinquecento è una grande piazza posta tra Via Marsala, Via Giolitti, Largo di Villa Peretti e Viale Enrico de Nicola, su cui affaccia la Stazione Termini, nel Rione Castro Pretorio, è dedicata ai cinquecento soldati Italiani caduti nella sconfitta di Dogali nel 1887.
La sconfitra di Dogali in un'immagine ottocentesca |
Lo slargo dove oggi sorge fu realizzato progressivamente a partire dal 1861 per la costruzione della Stazione Termini, scavando il Monte di Giustizia che faceva parte della antica Villa Peretti Montalto. Durante gli scavi vennero in luce ampi tratti delle Mura Serviane, che furono sezionati nel punto in cui passavano i binari.
Piazza di Termini nella mappa del Nolli, 1748 |
Quando la Stazione del Bianchi fu inaugurata nel 1874 la piazza antistante rientrava nella cosiddetta Piazza di Termini o delle Terme, vastissimo spiazzo che andava da Via XX Settembre, all'area davanti a Santa Maria degli Angeli, oggi Piazza della Repubblica, ai giardini sistemati da Pio IX con la Mostra dell'Acqua Pia Marcia.
Piazza delle Terme nel 1876 |
Nei lavori di costruzione della stazione la piazza venne allargata verso Sud, sullo spazio una volta occupato dalle Botteghe di Farfa che si continuavano nel Palazzo di Termini, parte dell'antica Villa Montalto.
Piazza delle Terme davanti alla Stazione ferroviaria, con i resti delle Botteghe di Farfa, il Palazzo di Termini e i Granai Pontifici, nel 1880 |
Nel 1886 fu costruito Palalazzo Massimo alle Terme da parte del Principe Monsignor Massimiliano Massimo, che costituì la quinta della piazza verso l'Esquilino.
Da questo momento la piazza dei Cinquecento divenne una delle più importanti di Roma poichè vi prospettava la Stazione Centrale, fu la prima tappa di tutti i viaggi a Roma da parte di grandi personaggi Italiani e Stranieri, come Giuseppe Verdi, il Kaiser Guglielmo II, nelle sue visite del 1888 e 1904, i Re Edoardo VII e Giorgio V d'Inghilterra e molti altri capi di Stato.
Inoltre fu la prima tappa di arrivo delle salme del Re Umberto I, nel 1900 e del Milite Ignoto, nel 1921.
L'aumento sempre maggiore del traffico passeggeri e l'allargamento della rete tranviaria per il Giubileo del 1925, portarono allo spostamento dell'obelisco di Dogali nei giardini di Viale delle Terme nel 1924.
Ma anche per la piazza erano in vista grandi cambiamenti: progetti di ingrandimento della Stazione Termini elaborati da Angiolo Mazzoni infatti prevedevano la demolizione del vecchio Fabbricato Viaggiatori di Termini e la ricostruzione della stazione arretrata di due isolati, la piazza sarebbe dunque diventata enorme, con i resti delle Mura Serviane messi in primo piano davanti alla facciata della stazione. Inoltre sotto la grande piazza sarebbe sorto il capolinea della metropolitana che conduceva all'Esposizione delle Tre Fontane (E42), con un'enorme stazione sotterranea.
La guerra rimandò soltanto i lavori nella piazza, anche se della vecchia Stazione Termini era stata iniziata la demolizione.
Nel 1947 fu eseguito il grande scavo per la costruzione della stazione della metropolitana che fu terminata nel 1949, l'anno successivo la grande piazza fu sistemata definitivamente per il Giubileo del 1950.
Il lato Nord si ritrovò ad essere delimitato dal grande palazzo delle Poste delle FF SS realizzato da Roberto Narducci.
Furono piantati alcuni pini, una parte della piazza fu sistemata a giardino mentre in un'altra vennero sistemati i capolinea di molti autobus, le due entrate alla stazione della metro, ancora incomplete, erano presenti come grandi aperture quadrangolari circondate da un parapetto provvisorio. Soltanto nel 1955 furono completate e la piazza assunse l'aspetto che la contraddistingue ancora oggi.
Il 26 gennaio 1887, durante la guerra d'Eritrea, l'Esercito Italiano fu sconfitto nella battaglia di Dogali, con la morte di tutti i soldati della colonna di rinforzo comandata dal Colonnello De Cristoforis.
Piazza dei Cinquecento con l'Obelisco di Dogali |
Il 15 febbraio il Consiglio Comunale deliberò la realizzazione di un monumento ai cinquecento soldati, caduti nella battaglia e il 9 marzo si decise di ribattezzare la piazza della Stazione Termini "Piazza dei Cinquecento" in memoria dei cinquecentoquarantotto soldati Italiani deceduti.
Inoltre fu costruito al centro della nuova piazza l'obelisco che pochi anni prima era stato rinvenuto presso Santa Maria sopra Minerva, inaugurato solennemente il 5 giugno 1887.
Piazza dei Cinquecento in una mappa del 1891 |
Da questo momento la piazza dei Cinquecento divenne una delle più importanti di Roma poichè vi prospettava la Stazione Centrale, fu la prima tappa di tutti i viaggi a Roma da parte di grandi personaggi Italiani e Stranieri, come Giuseppe Verdi, il Kaiser Guglielmo II, nelle sue visite del 1888 e 1904, i Re Edoardo VII e Giorgio V d'Inghilterra e molti altri capi di Stato.
Inoltre fu la prima tappa di arrivo delle salme del Re Umberto I, nel 1900 e del Milite Ignoto, nel 1921.
L'aumento sempre maggiore del traffico passeggeri e l'allargamento della rete tranviaria per il Giubileo del 1925, portarono allo spostamento dell'obelisco di Dogali nei giardini di Viale delle Terme nel 1924.
Ma anche per la piazza erano in vista grandi cambiamenti: progetti di ingrandimento della Stazione Termini elaborati da Angiolo Mazzoni infatti prevedevano la demolizione del vecchio Fabbricato Viaggiatori di Termini e la ricostruzione della stazione arretrata di due isolati, la piazza sarebbe dunque diventata enorme, con i resti delle Mura Serviane messi in primo piano davanti alla facciata della stazione. Inoltre sotto la grande piazza sarebbe sorto il capolinea della metropolitana che conduceva all'Esposizione delle Tre Fontane (E42), con un'enorme stazione sotterranea.
La guerra rimandò soltanto i lavori nella piazza, anche se della vecchia Stazione Termini era stata iniziata la demolizione.
La stazione della matropolitana è terminata e la nuova piazza dei Cinquecento prende forma |
Nel 1947 fu eseguito il grande scavo per la costruzione della stazione della metropolitana che fu terminata nel 1949, l'anno successivo la grande piazza fu sistemata definitivamente per il Giubileo del 1950.
Il lato Nord si ritrovò ad essere delimitato dal grande palazzo delle Poste delle FF SS realizzato da Roberto Narducci.
Furono piantati alcuni pini, una parte della piazza fu sistemata a giardino mentre in un'altra vennero sistemati i capolinea di molti autobus, le due entrate alla stazione della metro, ancora incomplete, erano presenti come grandi aperture quadrangolari circondate da un parapetto provvisorio. Soltanto nel 1955 furono completate e la piazza assunse l'aspetto che la contraddistingue ancora oggi.
Piazza dei Cinquecento dopo l'ultimazione della nuova Stazione Termini |
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