Lungo Viale Etiopia, nella parte del Quartiere Trieste nota come Quartiere Africano, è presente questo complesso edilizio di case a torre, realizzato tra il 1957 e il 1960. Esso viene realizzato pochi anni dopo le vicine Case a Torre di Mario Ridolfi, poste dall'altro lato di Viale Etiopia, e tale complesso, realizzato da Mario Fiorentino, allievo di Ridolfi, dialoga ed è concettualmente legato all'altro complesso.
Viale Etiopia fino agli anni '50 rappresentava un limite urbano prima delle ferrovia, oltre la quale vi era l'area di Sacco Pastore e poi, oltre l'Aniene, si sviluppava Monte Sacro.
Le torri di Mario Fiorentino sorgono tra Viale Etiopia e la ferrovia, nell'area in cui si trovavano le baracche del Borghetto Nomentano.
Fiorentino, coadiuvato da Dubois, realizza otto edifici divisi in quattro coppie, a torre come quelli di Ridolfi, alti nove piani e con cinque alloggi per piano: una tipologia intensiva mutuata da quella del suo maestro. Gli edifici hanno la parte strutturale in cemento armato a vista, mentre le pareti sono rivestite in blocchetti di tufo.
Fiorentino, coadiuvato da Dubois, realizza otto edifici divisi in quattro coppie, a torre come quelli di Ridolfi, alti nove piani e con cinque alloggi per piano: una tipologia intensiva mutuata da quella del suo maestro. Gli edifici hanno la parte strutturale in cemento armato a vista, mentre le pareti sono rivestite in blocchetti di tufo.
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