San Biagio della Fossa era una Chiesa, oggi non più esistente, situata nel Rione Ponte, in Via della Pace. Le sue origini risalgono a prima della fine del XII Secolo, periodo in cui una bolla di Papa Urbano III Crivelli (1185-1187) la cita tra le filiali della Basilica di San Lorenzo in Damaso. In questo periodo la Chiesa è nota con i nomi di San Blasio de Circlo e Sancti Blasii de Circlari, come si legge rispettivamente nel catalogo di Cencio Camerario del 1192 e in quello dell'Anonimo di Torino del 1302. Il nome deriva dalla vicinanza con lo Stadio di Domiziano, che era chiamato all'epoca Circo perché ritenuto una struttura di questo tipo, influenzando la toponomastica locale nel Medioevo.
Nello stesso periodo la Chiesa era chiamata anche San Biagio "de Scorticlariis", perché la zona era chiamata anche Scorticlaria per via dei numerosi conciatori che qui avevano bottega. Nei secoli successivi prese il nome di San Biagio de Oliva, San Biagio degli Osti, San Biagio dell'Anello, San Biagio alla Pace (nel XVI Secolo), San Biagio de Trivio (XVI-XVII Secolo), San Biagio delli Pettini (XVII Secolo) e, soprattutto, di San Biagio della Fossa o San Biagio de Fossa, il nome che risultò prevalente tra il XV e il XVIII Secolo.
In ogni caso, nel 1541 la Chiesa subì un importante intervento di restauro, cui ne seguì uno successivo nel 1658 che dette alla Chiesa l'aspetto che c'è noto tramite un'incisione: una facciata a due ordini tripartiti con lesene, decorata con un affresco del Martirio di San Biagio. Sempre in questo periodo, intorno alla metà del XVII Secolo, la Chiesa diviene sede della Confraternita dei Santi Biagio e Ambrogio dell'Arte della Lana, istituita nel 1560 e che in precedenza aveva sede in una Cappella della Chiesa di Santa Lucia de' Ginnasi, in seguito all'approvazione da parte di Papa Pio IV Medici (1559-1565). In questo periodo la Chiesa prese il nome di San Biagio delli Pettini, mentre nel XVIII Secolo prese il nome di San Biagio degli Osti perché passò all'Università degli Osti. Anche un vicino vicolo, ancora esistente, prende il nome di Vicolo degli Osti. Il nome "della Fossa", divenuto nei secoli dominante tra i diversi appellativi della Chiesa, deve probabilmente il nome a uno dei numerosi ambulacri degli ambienti tra i resti del vicino Stadio di Domiziano.
La storia di questa Chiesa cambiò in occasione dell'occupazione francese di Roma iniziata tra il 1797 e il 1798 e conclusa con la fine dell'Impero Napoleonico. In questo periodo, gli occupanti francesi costituirono una Commission des Embellissements che progettò una serie di opere urbanistiche da mettere in atto in quella che, nei piani napoleonici, sarebbe dovuta essere la seconda città dell'Impero dopo Parigi. Di queste opere ne vennero attuate solo una minima parte, tra cui la più nota è probabilmente il rifacimento di Piazza del Popolo ad opera del Valadier. Oltre a tale opera, molto poco fu fatto, tra cui l'isolamento della Colonna Traiana e l'abbattimento della Chiesa di San Biagio della Fossa, con l'obiettivo di ampliare la stretta Via della Pace.
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