Nella delibera sulla toponomastica di Roma del 10 Giugno 1912 (il verbale originale), il Consiglio Comunale si occupa principalmente di assegnare i nomi alle strade che formano il viale di circonvallazione, nato nell'ambito del piano regolatore del 1909 di Edmondo Sanjust di Teulada, in gran parte realizzato e ancora oggi riconoscibile e utilizzato. Oltre a questo, vengono assegnati i nomi anche ad alcune altre strade della città.
La decisione che prende il Consiglio - dal momento che un tratto di circonvallazione presso il Trionfale e un altro presso il Prenestino risultavano ormai aperti al pubblico transito - è di assegnare all'intero viale il nome di Viale di Circonvallazione, e di usare un numero romano per ciascuno dei suoi segmenti. Tale decisione è stata successivamente aggiornata e ai diversi tratti è stato assegnato un nome. Le sezioni del viale sono quindi numerate nel modo seguente:
- I tra Piazzale di Ponte Milvio e il Tevere
- II tra il Tevere e Via Salaria
- III tra Via Salaria e Via Nomentana
- IV tra Via Nomentana e Via Tiburtina
- V tra Via Tiburtina e Via Casilina
- VI tra Via Casilina e Via Appia Nuova
- VII tra Via Appia Nuova e Via Appia Antica
- VIII tra Via Appia Antica e il Tevere (presso Via Ostiense)
- IX tra Via della Magliana e Via Aurelia Antica
- X tra Via Aurelia Antica e Via Andrea Doria
- XI tra Via Andrea Doria e Piazzale di Ponte Milvio
A una nuova strada a sinistra della Via Appia uscendo da Porta San Giovanni viene attribuito invece il nome di Via Foggia. Non si tratta ovviamente dell'attuale Via Foggia, situata nel Quartiere Nomentano, ma dell'attuale Via Faenza. Nel 1920, infatti, molte strade dedicate a città vennero "spostate" in altri quartieri.
Il Consiglio inoltre si occupa di assegnare i nomi a una serie di nuove strade nella zona del Policlinico. Vengono dunque istituite:
- Via Belluno
- Viale delle Provincie (che non è quello attuale, ma è l'odierna Via Bari)
- Via Udine
- Via Como
- Via Porto Maurizio (attuale Via Imperia, così chiamata dopo che Porto Maurizio è stato unito alla vicina Oneglia per formare l'odierna Imperia)
- Via Treviso
- Prolungamento del Viale della Regina
- Via Catanzaro
- Via Potenza
- Via Lucca
- Via Livorno
- Via Arezzo
- Via Forlì
- Via Pavia
- Via Caserta
- Via Rovigo
- Via Cosenza
- Via Trapani
- Largo Salerno (attuale Piazza Salerno)
- Via Lecce
- Via Girgenti (attuale Via Agrigento, così chiamata dopo il cambiamento di nome della città)
- Prolungamento di Via Antonio Musa
Si attribuisce poi al viale che avrebbe diviso il Policlinico dalla Città Universitaria (ancora da realizzare ma già pensata per l'area) il nome di Viale dell'Università.
Vengono poi attribuiti i nomi a diverse strade della città:
- Piazza Testaccio, a un lotto del Rione Testaccio rimasto non costruito e divenuto una piazza. Dal successivo dibattito apprendiamo che la piazza era informalmente chiamata Piazza Mastrogiorgio
- Via Aonio Paleario, a una via privata traversa di Via Giordano Bruno
- Via del Mandorlo, a una traversa di Via dei Monti Parioli (divenuta nel 1920 Via di San Valentino, mentre l'attuale Via del Mandorlo si trova a Villa Glori)
Vengono poi cambiati i nomi di alcune strade in diverse aree di Roma:
- Via del Cimitero dei Protestanti diventa Via Caio Cestio
- Il tratto di Via Umberto Biancamano che sbocca su Via Eleniana diventa Via Ludovico di Savoia
- Il tratto di Via di San Pietro in Vincoli tra Via degli Annibaldi e Via del Buon Consiglio diventa Via Frangipane
- Il tratto di Via di San Francesco di Paola tra Via Cavour e Via Leonina diventa Salita dei Borgia
Ha in seguito inizio il dibattito tra i Consiglieri.
L'Onorevole Consigliere Palomba suggerisce di cambiare il nome di Piazza della Rotonda in Piazza del Pantheon e invita ad assegnare due diversi nomi alle due strade che portano entrambe il nome di Via della Minerva.
L'Onorevole Consigliere Vecchiarelli, invece, invita a sostituire il nome di Vicolo del Villano (ritenuto probabilmente a suo avviso indecente, anche se nel verbale non è scritto), suggerendo il nome di Vicolo del Castello.
L'Onorevole Consigliere Sereni osserva che mutare i nomi delle antiche denominazioni stradali può essere causa di inconvenienti e causare problemi sotto il punto di vista storico.
L'Onorevole Consigliere Susi invita a non chiamare la nuova piazza Piazza Testaccio, ma a mantenere il nome informale di Piazza Mastrogiorgio. Questo appunto va inserito nell'uso del tempo, che preferiva evitare denominazioni locali in favore di dediche stradali a figure benemerite.
L'Onorevole Consigliere Musanti lamenta che non sia stato tenuto conto delle raccomandazioni dedicare strade a Felice Cavallotti, Alberto Mario e Fratti. In realtà al Cavallotti e al Mario erano state dedicate strade nel 1911: non sappiamo se quella di Musanti sia stata una distrazione o non fosse soddisfatto di tali denominazioni stradali, fatto sta che - da verbale - nessuno gli abbia fatto notare nulla a riguardo.
L'Onorevole Assessore Berio dichiara di non poter accogliere la mozione sospensiva del Susi su Piazza Testaccio, in quanto la questione era stata ampiamente discussa e fu unanime la decisione di celebrare lo storico quartiere. L'Assessore fa anche presente che nella Commissione prevale il criterio di evitare mutamenti delle denominazioni esistenti pur prescindendo dalle ragioni storiche, dal momento che sono causa di "non lievi turbamenti".
L'Onorevole Consigliere Torlonia si dice contrario alla denominazione di Piazza Testaccio.
L'Onorevole Consigliere Orano osserva che le denominazioni stradali hanno origine da ragioni storiche, e si dice perciò favorevole a Piazza Testaccio.
Il successivo voto respinge la mozione di sospendere la denominazione di Piazza Testaccio.
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