La delibera sulla toponomastica di Roma del 3 Agosto è interamente incentrata sugli omaggi dal Re d'Italia Umberto I, che era stato assassinato dall'anarchico Gaetano Bresci a Monza il precedente 29 Luglio.
Il Consiglio, dopo l'annuncio del Presidente di aver inviato un telegramma alla famiglia, stabilisce di presentare al Re e alla Regina le condoglianze, rendendo loro noto di aver votato perché Umberto I venga sepolto presso il Pantheon dove già era stata realizzata la tomba del padre Vittorio Emanuele II.
Segue poi la volontà di dedicare a Umberto I un istituto di beneficienza o di pubblica utilità che venga designato dalla Regina Margherita cui stanziare una somma nel successivo bilancio.
Viene poi stabilito che il Consiglio Comunale prenda parte alle esequie di Umberto I con il gonfalone comunale.
Si stabilisce poi che la galleria in costruzione sotto il Quirinale venga denominata Galleria Umberto I (prenderà poi di fatto il nome di Traforo Umberto I) e che Via del Corso prenda il nome di Corso Umberto I, nome che mantenne fino all'8 Settembre 1943 quando la Repubblica Sociale Italiana volle cambiarne nome in Corso del Popolo, salvo poi riprendere provvisoriamente la vecchia denominazione e poi, dopo la fine della monarchia sabauda, tornare al precedente Via del Corso.
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