Tra i ruderi dell'Area Sacra di Torre Argentina, nel Rione Pigna, è presente un'importante colonia felina, la colonia felina di Torre Argentina.
L'origine di questa colonia risale a quando tra il 1926 e il 1928, nell'ambito di lavori di adeguamento stradale della zona tra Corso Vittorio Emanuele e Via Arenula, vennero alla luce i resti romani dell'Area Sacra. Da quel momento, tali ruderi divennero un luogo d'attrazione oltre che per i turisti e i curiosi anche per molti gatti, che li trovavano un luogo protetto in quanto al di sotto del livello stradale. In breve tempo, molte gattare e gattari iniziarono a portare loro cibo e fornirgli assistenza, rendendola di fatto una colonia felina.
Va detto che ovviamente in quegli anni non era ancora diffuso il cibo per animali in scatola e i gatti erano nutriti soprattutto grazie alla carne di scarto. A tale proposito, in passato a Roma esisteva il carnacciaro, un uomo che girava e distribuiva la "carnaccia", la carne di scarto, ai felini.
Va ora fatto un piccolo appunto: la colonia felina si distingue dal "gattile", che è simile a un canile ma che ospita i gatti, e dall'oasi felina, che vuole ricostruire un ambiente dove i gatti possano vivere liberamente. La colonia felina è infatti un gruppo spesso spontaneo di gatti che si riuniscono in un determinato luogo e la cui cura è affidata o a privati cittadini o ad associazioni.
Negli anni, Torre Argentina divenne una delle colonie feline più note di Roma, dove i gatti venivano accuditi da gattare e gattari di ogni tipo, compresi alcuni molto celebri quali l'attrice Anna Magnani.
Negli anni '80 l'attore Antonio Crast ottenne uno spazio all'interno del sottopassaggio pedonale di Torre Argentina (oggi chiuso) per farne un ambiente per la colonia felina, e negli anni '90 gli sforzi di Franca Stoppi, Lia Dequel e Silvia Viviani portarono a una maggiore organizzazione della colonia.
Attualmente la colonia felina di Torre Argentina è nota in tutto il mondo, complice la suggestiva posizione.
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