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Pangiallo


Il pangiallo è un dolce tipico della cucina Romana, oggi un tipico dolce Natalizio della Capitale, le cui origini risalgono addirittura all'Antica Roma. Questi dolci, infatti, che si presentano di colore dorato, venivano distribuiti durante la festa del Solstizio d'Inverno per favorire il ritorno del sole.

Con il passare dei secoli, tale dolce ha leggermente cambiato aspetto e ricetta, ma è rimasto particolarmente popolare a Roma, divenendo un dolce tipico delle Festività Natalizie e tradizionalmente consumato sia durante il cenone della Vigilia di Natale che durante il Pranzo di Natale. Esso tradizionalmente veniva realizzato tramite l'impasto di frutta secca, miele e cedro candito, sottoponendo poi il tutto a cottura e ricoprendolo da uno strato di pastella d'uovo.

Spesso, come frutta secca, le massaie romane hanno preferito utilizzare i noccioli della frutta secca opportunamente essiccati al posto delle costose mandorle e nocciole.

Durante il periodo dello Stato Pontificio, i principali forni e pasticcerie che offrivano il più celebre pangiallo dell'epoca erano Scurti in Piazza San Luigi dei Francesi, Panelli in Via della Dogana Vecchia, Loreti lungo la Via Papale e Giuliani al Teatro Valle.

Il passare del tempo ha portato in Italia il panettone e il pandoro a essere i due dolci Natalizi più popolari del Paese, lasciando in secondo piano tanti tradizioni locali, come il pangiallo di Roma. Esso, tuttavia, si può ancora trovare in numerosi forni e negozi a Roma.

Come si prepara il pangiallo?

Ecco una ricetta per chi volesse cimentarsi nella preparazione del pangiallo.

Ingredienti:
- Miele
- 200 grammi di farina
- 200 grammi di mandorle
- 200 grammi di noci
- 200 grammi di pinoli
- 300 grammi di uva passa
- 100 grammi di cedro candito
- 200 grammi di fichi
- 200 grammi di nocciole
- 100 grammi di cioccolato fondente in pezzi

Amalgamare il tutto con farina e spennellare con la parte rossa dell'uovo, dopodiché mettere 30 minuti in forno.

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