L'Obelisco di Luce è un'opera d'arte esistita a Roma tra il 1999 e il 2001 che si trovava in Piazza dei Cinquecento, nel Rione Castro Pretorio, di fronte alla Stazione Termini. L'opera, dell'artista Giulio Ceppi, voleva rappresentare in vista del Giubileo del 2000 il disarmo nucleare e la pace: si presentava infatti come una specie di razzo, che di giorno diveniva estremamente luminoso per via del sole riflesso e la notte assumeva diversi colori.
Su di esso era presente uno schermo con un numero, quello delle testate nucleari presenti nel mondo, con la speranza che potesse scendere sempre di più.
La sua forma, oltre che quella di un missile, ricordava anche quella di una grande siringa e i romani lo ribattezzarono "siringone" o "siringoide". All'inizio del 2001 l'Obelisco di Luce venne rimosso.
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