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Guidovia sperimentale di Via di Acquafredda

Un'immagine d'epoca della guidovia di Via di Acquafredda.

Nel 1936 a Roma fu sperimentato un nuovo mezzo di trasporto: la strada guidata, meglio nota con il nome di guidovia. 
Questo sistema, pensato per il trasporto di massa, era stato inventato dall'ingegnere Gaetano Ciocca (Garlasco 1882 - Garlasco 1966), e puntava a unire caratteristiche del trasporto su pneumatici a quelle della ferrovia.
Ciocca scrisse che l'idea della guidovia gli venne durante la Prima Guerra Mondiale, quando, notando che la ferrovia doveva procedere per forza sul proprio tracciato, e a una velocità inferiore rispetto alle truppe, pensò alla possibilità di far procedere i convogli lungo la strada, una volta terminato il percorso su binari. L'idea che ne derivò fu una strada per autocarri a pneumatici dotata di una guida in cemento armato, che facesse le veci delle rotaie, in una maniera però ben più semplice e meno costosa da realizzare. Gli autocarri potevano così procedere lungo la guida in cemento come su una ferrovia.
L'idea venne proposta a partire dagli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale, senza tuttavia mai essere particolarmente presa in considerazione. 
Ciocca provò nel 1922 a proporla al Ministero della Guerra, nel 1928 propose di installarla lungo l'autostrada Torino-Milano, nel 1932 la propose addirittura all'Unione Sovietica, in tutti i casi senza essere presa in considerazione.
La svolta arrivò però nel 1935, quando riuscì ad attirare l'attenzione di Benito Mussolini in persona, che cercava una soluzione per dotare le colonie italiane nell'Africa Orientale di rapidi trasporti di massa, senza però dove fare investimenti eccessivamente costosi. 
Nel 1935 una pista guidata di circa 200 metri venne installata nelle officine militari di Pavia, e l'anno successivo venne inviato a Mogadiscio, in Somalia, per fare i rilievi del caso. 
Si decise dunque di iniziare a sperimentare il nuovo mezzo di trasporto a Roma.

Accanto al tratto di Via di Acquafredda dal 1965 noto come Via Nazareth si può vedere in questa mappa del 1950 tratteggiato il percorso della guidovia.

Nel 1937 venne costruita una guidovia sperimentale a Roma, nella zona dell'odierno Suburbio Aurelio, in quella che era nota come Borgata Fogaccia, lungo Via di Acquafredda, sui terreni concessi dal Conte Piero Fogaccia, e con l'appoggio del Senatore Antonio Pesenti. 


La guidovia venne realizzata in collaborazione con la Federazione Fascista del Cemento e il Ministero dell'Africa Italiana, vennero messi a disposizione autocarri FIAT 634 e rimorchi militari Viberti.
Tale pista, lunga 500 metri, simulò una serie di condizioni del terreno che avrebbe dovuto affrontare, come curve, salite e ponticelli.


Nonostante l'interesse sia di Benito Mussolini che di Vittorio Emanuele III verso questo mezzo di trasporto, le sanzioni mosse contro l'Italia in seguito alla conquista dell'Etiopia portarono a una serie di restrizioni sui carburanti e costrinsero dopo appena sei mesi a interrompere le sperimentazioni ed abbandonare la pista.

Mussolini visita la guidovia

Oggi della pista guidata rimangono alcune tracce in stato di abbandono lungo Via Nazareth, fino al 1965 tratto di Via di Acquafredda.

Alcune testimonianze della vecchia guidovia
La guidovia non venne praticamente mai usata come sistema di trasporto, almeno così come la pensò Ciocca. 
L'autoguidovia della Madonna della Guardia, a San Quirico di Genova, esistita tra il 1929 ed il 1967, sfruttava una tecnologia in parte diversa da quella di Via di Acquafredda.

Testimonianze della vecchia guidovia
Altri siti che ne parlano:
- La guidovia sperimentale della Borgata Fogaccia - in TramRoma 

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