La storica foto di Pio XII ritenuta per decenni essere stata scatta a San Lorenzo |
Immediatamente, Papa Pio XII, accompagnato dal sostituto Segretario di Stato Giovanni Battista Montini (futuro Papa Beato Paolo VI) raggiunse il quartiere dove, diversamente dal Re e da Mussolini, fu acclamato dalla folla. Il Papa, infatti, consapevole di essere in quel momento il solo possibile punto di riferimento per la popolazione di Roma che per la prima volta veniva colpita dagli aerei Alleati, mentre la Seconda Guerra Mondiale iniziava a volgere in maniera sempre più negativa per l'Italia - nove giorni prima le truppe anglo-americane erano sbarcate in Sicilia e pochi giorni dopo il Gran Consiglio del Fascismo avrebbe sfiduciato Mussolini -, diversamente da Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini, che la popolazione iniziava a vedere come i responsabili dell'ingresso dell'Italia in una guerra che stava costando vite umane e distruzione e stava prendendo una piega sempre più negativa.
Fino al Pontificato di Papa San Giovanni XXIII le uscite del Papa dal Vaticano erano particolarmente rare e venivano preparate per tempo. Per esse andavano preparate le misure di sicurezza, il cerimoniale, ed era naturale che chiunque avesse voluto prendere parte all'evento si sarebbe potuto organizzare per esserci.
Quando gli Alleati bombardarono Roma il 19 Luglio 1943 i cittadini furono colti di sorpresa, dal momento che mentre numerose città italiane erano state bombardate più volte fino a quel momento, si pensava che Roma, capitale del Cattolicesimo, sede del Vaticano, che oltre a essere sede religiosa rappresentava anche uno stato neutrale nel conflitto mondiale, godesse di una sorta di immunità. Si sbagliavano. Roma subì meno attacchi aerei rispetto ad altre città italiane, ma comunque subì 51 incursioni aeree durante la Seconda Guerra Mondiale, e quella su San Lorenzo fu la prima e la più drammatica.
Come i Romani furono colti di sorpresa dall'attacco, il Papa capì che in quel momento, con il Re e Mussolini così impopolari e visti come i responsabili di una simile disfatta, solo lui sarebbe potuto essere il punto di riferimento per tante persone. E fu così che senza pensarci più di tanto e senza mettere in campo la macchina della sicurezza e del cerimoniale, insieme a Giovanni Battista Montini andò a San Lorenzo, praticamente privo di scorta, a benedire e dare conforto alla popolazione che lo acclamò, invocando la pace.
A testimonianza di tutto questo si è pensato per decenni che ci fossero alcune storiche fotografie, ma una serie di recenti studi hanno mostrato che si tratta di immagini relative ad un'altra rara uscita del Papa, avvenuta sempre nei giorni difficili della guerra: quella in seguito al bombardamento del 13 Agosto 1943, neanche un mese dopo.
Il primo a far notare la cosa è stato il giornalista Cesare De Simone nel libro Venti Angeli Sopra Roma in cui, in una nota a piè di pagina sotto le celebri foto ritenute di San Lorenzo, nota come da alcuni dettagli si noti che dietro al Papa si vede la Basilica di San Giovanni in Laterano e che, per questo, si tratta dell'uscita del Papa dopo il bombardamento del 13 Agosto che colpì i quartieri Tuscolano e Prenestino.
Nel 2001 questa notizia, che era passata in sordina, divenne di dominio pubblico grazie al giornalista Lorenzo Grassi che la diffuse sul quotidiano Metro (qui il link).
La foto di Pio XII a San Lorenzo pubblicata dal Messaggero |
Ma allora cosa sarebbe successo con le foto in questione? Con tutta probabilità la visita del Papa a San Lorenzo, avvenuta come abbiamo detto senza preavviso e in un giorno in cui Roma aveva subito per la prima volta un attacco aereo, aveva colto tutti di sorpresa, compresi i giornalisti e i fotografi, che evidentemente non erano riusciti ad arrivare in tempo, a partire da quelli dell'Istituto Luce che hanno documentato quel periodo. Il 13 Agosto, invece, i fotografi dell'Istituto Luce c'erano e nel passare del tempo i due eventi si sono sovrapposti, rendendo le foto di San Giovanni - qualitativamente migliori - come quelle che rappresentano la visita a San Lorenzo - storicamente più importante. In questo modo sono finite nel dimenticatoio sia le rare immagini di Pio XII a San Lorenzo, sia la visita fatta dal Pontefice a San Giovanni dopo il bombardamento del 13 Agosto.
La copertina del numero del 29 Luglio di La Semaine, in cui si vede Papa Pio XII a San Lorenzo |
Mia madre Maria D'Orisio, quel giorno di Luglio 1943 era a Roma come "educanda"(§) delle Suore Ravasco. Temerariamente era andata a vedere a San Lorenzo il Papa Pacelli Pio XII che "visitava"... le macerie cercando di consolare i sopravvissuti. Papa Pacelli poteva dire:
RispondiElimina- "Se i governanti con Benito Mussolini e la Casa Savoia avessero sol armata l'Italia per la #Difesa_neutrale concordata con la #Società_delle_Nazioni, ripudiando le guerre, mai ci sarebbe stato questo inumano flagello del bombardamento del quartiere San Lorenzo a Roma!"
(§)
Le suore Ravasco avevano lasciato mia madre Maria senza la licenza elementare pur usandola come bambinaia di piccoli bimbi dei gerarchi fascisti. E le avevano detto che lei avrebbe avuto figli suoi. Poi l'avevano rispedita a Fara San Martino (CH) insieme a sua sorella Elvira per evitare i bombardamenti di Roma.
FraternALmente
G. Verri
56124 -Pisa Toscana Italia Europa Terra
http://www.papapioxii.it/pio-xii-sotto-lattacco-a-san-lorenzo/