Via del Macao è una strada del Rione Castro Pretorio, attualmente compresa tra Via Cernaia e Via Montebello.
Nel 1575 vasti terreni furono acquistati dai Gesuiti, compresi nelle vigne occupanti tutta l'area del Castro Pretorio.
Queste tenute furono affidate nel 1615 al noviziato dei Gesuiti, ed erano utilizzate dai novizi per le vacanze estive e per i periodi di riposo, presero presto il nome della missione estera più importante instaurata nella città cinese di Macao dagli stessi Gesuiti.
Nel 1745 villa Olgiati fu comprata dalla Compagnia di Gesù per ingrandire i possedimenti del noviziato, la villa si apriva proprio su Via del Macao, mentre Vicolo del Macao partiva dall'angolo meridionale della villa e, salendo in diagonale, portava direttamente all'enorme vigna del Castro Pretorio.
La lunga Via del Macao che portava da Via Pia a Porta San Lorenzo, nella mappa del Nolli del 1748 |
All'epoca questa parte di Roma non era urbanizzata, ed era composta principalmente da vigne.
Via del Macao, era ben più lunga rispetto ad oggi e collegava la Via Pia, oggi Via XX Settembre, alla Piazza di Termini, poi a Porta San Lorenzo, fatto che la rendeva un'arteria molto importante per l'epoca.
Il tratto tra la Piazza di Termini e Porta San Lorenzo era stato realizzato nel 1588 da Sisto V come confine della propria villa, villa Peretti Montalto, poco dopo Porta San Lorenzo l'Acquedotto Felice sorpassava la strada attraverso il monumentale arco di Sisto V, con cui entrava nella villa e ne alimentava le fontane; il nome della strada era Via Angelica, poichè portava alla basilica di Santa Maria degli Angeli.
Via del Maccao, nel Catasto Gregoriano del 1835, all'altezza di Villa Rondinini |
Nel 1798 i Gesuiti vendettero la vigna, e nel 1862 Monsignor De Merode, Protoministro per le Armi Pontificie, scelse il territorio della vigna per costruirvi alcune caserme, nello specifico nell'area del vecchio Castro Pretorio dell'Antica Roma.
Arco di Sisto V in Via del Macao nel 1864 |
Dopo l'Unità d'Italia, la zona di Via del Macao cambiò profondamente aspetto, con la lottizzazione di tutte le ville e le vigne presenti, la vecchia Via del Macao fu distrutta nel tratto fino a Piazza di Termini, quello successivo fu chiamato Via di Porta San Lorenzo. La nuova strada che prese questo nome fu una via breve situata grossomodo nell'area di quella precedente, la cui funzione sembra essere principalmente commemorativa verso l'antica arteria.
Via del Macao nella mappa del Lanciani, in cui si nota come parte del tracciato della vecchia strada sia stato ripreso dall'attuale Via Calatafimi |
Una testimonianza del suo tracciato paradossalmente non arriva dalla nuova Via del Macao, ma dall'odierna Via Calatafimi, che guardando le odierne mappe di Roma risulta infatti geometricamente estranea alle limitrofe strade regolari della zona. Come dimostra ad esempio la mappa sinottica del Lanciani, questa strada, pur se molto breve, ricalca un piccolo tratto della vecchia Via del Macao, dove si affacciava villa Massimi, poi passata ai Weil Schott dopo la presa di Roma.
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