Via Margutta è una strada del Rione Campo Marzio, compresa tra Via del Babuino e Via Alibert. Le origini di questa strada risalgono probabilmente all'inizio del XVI Secolo, quando quest'area di Roma, da secoli di fatto campagna (come si può vedere da diversi toponimi) venne nuovamente urbanizzata, come si vede dalla precisa geometria delle strade.
Più difficile è invece venire a conoscenza delle origini del nome della strada, così chiamata fin dal 1563 dopo che, all'inizio, era nota come Via de' Nari, dalle proprietà dell'omonima famiglia.
Una delle ipotesi più accreditate fa riferimento a un barbiere soprannominato Margutte (che significherebbe tonto) che qui aveva la propria bottega. Stando ai registri ufficiali, nel 1524 in Roma esisteva un barbiere con questo nome, che tuttavia risultava residente nel Rione Sant'Eustachio. Qualora - come possibile - la strada avesse preso il nome da lui, sarebbe verosimile che si sia trasferito in questa strada, divenendone punto di riferimento tanto da darle addirittura il proprio nome.
Un'altra possibilità è che la strada debba il proprio nome alle proprietà di una famiglia Marguti, di cui a Roma si ha notizia dal XV Secolo. Alcuni hanno poi ipotizzato che il nome derivi dal termine Marisgutta (goccia di mare), nome che avrebbe avuto un ruscello che dal Pincio fino a questa strada.
In ogni caso, Via Margutta si presentava come un viottolo che costeggiava le pendici del Pincio, caratterizzata - come tutto il quartiere, tra XVI e XVII Secolo - da edifici bassi e particolarmente suggestiva per la posizione. Per quanto alcuni sostengano che già nel Medioevo (quando la zona era molto poco abitata) vi fossero pittori attivi nella strada, il primo artista che qui ebbe lo studio fu, nel 1612, il caravaggesco Orazio Gentileschi. Da quel momento la strada fu sede di studi d'artisti e gallerie d'arte che ancora oggi la caratterizzano, tanto che a Roma è nota per essere "la via degli artisti" (da non confondere con Via degli Artisti, strada del Rione Colonna).
Palazzo Patrizi, per anni sede dell'Associazione Artistica Internazionale |
Nel XIX Secolo venne edificato nella strada il Collegio Torlonia, un edificio religioso oggi occupato dall'Hotel Art. Nella strada è anche presente un'Edicola Mariana, sempre risalente a quel periodo.
L'ex Collegio Torlonia |
Nel 1929 l'architetto Pietro Lombardi costruì sulla strada la Fontana degli Artisti, la fontanella rionale relativa al Rione Campo Marzio, dedicata appunto alla vocazione artistica della strada.
Nella strada sono presenti numerose targhe commemorative: quella del pittore Vincenzo Ottone Petrillo, del pittore ed antifascista Giordano Bruno Ferrari, dell'iniziativa Mille Bambini a Via Margutta, degli Studi Patrizi e del regista Federico Fellini, ricordato insieme alla moglie Giulietta Masina. Oltre a questo sono anche presenti anche una delle targhe che vietano di fare il mondezzaro ed un segnale che indicava, durante la Seconda Guerra Mondiale, la presenza di un idrante.
Discorso a parte sono le targhe che si trovano intorno al Fico di Via Margutta, una pianta divenuta uno dei simboli della via.
Da decenni la strada organizza la manifestazione Cento Pittori in Via Margutta, in cui numerosi artisti espongono le loro opere.
Alla fine degli anni '90, all'estremità nord della strada è stata aperta la Piazzetta Romolo Vaselli (nome informale, dal momento che non risulta nella toponomastica ufficiale), uno spazio in cui sono presenti alcune attività commerciali.
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