Nella delibera sulla toponomastica di Roma del 14 Gennaio 1901 (visibile qui), il Consiglio Comunale si riunisce con il compito di deliberare riguardo i nomi di alcune nuove strade della città.
Vengono dati ad alcune strade dell'area del Rione Castro Pretorio i seguenti nomi:
Via Mentana
Via Sommacampagna
Via Villafranca
Via Sapri
I nomi delle strade sono coerenti con quelli già presenti nella zona e facenti riferimento a luoghi in cui si sono svolte battaglie ed episodi importanti nell'ambito delle guerre che hanno portato all'Unità d'Italia.
Ad alcune nuove strade dell'area del Rione Esquilino si danno i seguenti nomi, coerentemente con il vicino gruppo di strade dedicato ad importanti personalità della letteratura italiana:
Via Mecenate (in questo caso la strada fa riferimento non solo alla figura di Mecenate, ma anche agli Horti di Mecenate sulle cui vestigia la strada si trova)
Via Leonardo da Vinci (oggi Via Poliziano)
Via Guicciardini
Via Carlo Botta
Via Ludovico Muratori
Via Pietro Verri
Via Aleardi
Via Berni
Ad una nuova strada della zona dell'Esquilino in cui si ricordano fatti legati alla Casa Savoia:
Via Pietro Micca
Ad alcune strade della zona dell'Esquilino in cui si ricordano militari protagonisti delle Guerre d'Indipendenza:
Via Giacomo Durando (non più esistente in quest'area)
Via Enrico Cialdini
Ad un'altra strada sempre del Rione Esquilino:
Via San Quintino (per ricordare la battaglia del 1557 in cui gli spagnoli vinsero sui francesi ed in cui combatté Emanuele Filiberto di Savoia)
Ad una nuova strada nell'area del Rione Castro Pretorio:
Via Antonio Rosmini
A due nuove strade del Rione Monti:
Via Domenicano (in memoria del fatto che qui vicino abitò il famoso pittore, come una targa ricorda)
Via Equizia (perché vicina alla Chiesa di San Martino ai Monti, sorta nei pressi delle case della famiglia Romana degli Equizi)
Ad una strada nei pressi del Ministero delle Finanze:
Via Silvio Spaventa (nel verbale è scritto che tale strada era già nota non ufficialmente con questo nome e vi era anche un cartello di legno che la indicava così)
Ad una strada presso Porta Salaria:
Via Augusto Valenziani (in memoria di uno dei militari morti il 20 Settembre 1870 nella vicina Porta Pia)
Ad una strada della parte del Quartiere Tiburtino nota come San Lorenzo ed in cui sono ricordati i popoli dell'Italia antica:
Via dei Rutoli
Ad una strada venutasi a formare nel Rione Regola con la costruzione dei lungotevere:
Via del Conservatorio (perché vicina al Conservatorio delle Zoccolette)
Ad una nuova strada del Rione Prati nell'area in cui sono ricordati i romani illustri distintisi nel campo delle arti:
Via Benedetto Pistrucci
Ad una nuova strada del Rione Prati nell'area in cui sono ricordati i letterati dell'Antica Roma:
Via Catullo
Alle strade del nuovo quartiere nei pressi di Santa Croce in Gerusalemme, si decide di assegnare i nomi di personalità legate in qualche modo alla Casa Savoia:
Via Umberto Biancamano
Via Conte Rosso
Via Andrea Provana
Via Federico Sclopis
Via Giuseppe Siccardi
Via Federico Menabrea
Per le strade del nuovo quartiere oltre la Barriera Trionfale, il comune decide di assegnare i nomi di importanti battaglie navali in linea con alcune strade limitrofe:
Via Candia
Via Ostia
Via Tolemaide
Via Santamaura
Via Tunisi
Via La Goletta
Per quanto riguarda le strade limitrofe a queste ultime, nella stessa area, si decide di dare i nomi di ammiragli e capitani marittimi:
Via Andrea Doria
Via Mocenigo
Via Sebastiano Veniero
Si decide poi di cambiare il nome al Vicolo del Micio nel Rione Ponte in Vicolo Domizio, perché questo era il suo nome originario, e di dare ad un tratto di Via Labicana rimasto separato da quello principale per la costruzione di Viale Manzoni il nome di Via Statilia perché qui erano stati trovati nel 1871 i sepolcri della famiglia degli Statilii.
Si decide inoltre di cambiare i nomi di Via Clementi e Via Cavallini nel Rione Prati in Via Muzio Clementi e Via Pietro Cavallini.
Successivamente inizia il dibattito tra i Consiglieri Comunali, che pongono dunque diverse questioni:
Il Consigliere Torlonia parla dell'opportunità di dedicare una strada a Romolo e ricorda come il Consiglio si era in precedenza impegnato a dedicare il tratto di Lungotevere dove sorgeva un tempo il Teatro Apollo a Giuseppe Verdi.
Il presidente Colonna risponde a Torlonia che Romolo è ricordato a suo avviso dal nome stesso di Roma.
Il Consigliere Tomassetti risponde a Torlonia dicendo che la commissione di Statistica non ha ancora individuato una piazza degna ad essere dedicata a Romolo, ma dice che verrà fatto alla prima occasione possibile. E con l'occasione propone la Piazza dell'Esedra di Termini quando i lavori di sistemazione si saranno conclusi.
Il Consigliere Giordano-Apostoli pone invece un'altra questione, al tempo molto sentita: quello delle strade omonime in diverse aree della città, come Via Cavour e Piazza Cavour e Corso Vittorio e Piazza Vittorio. Invita perciò a non ripetere questo fatto per la scelta di nomi di strade in futuro.
Un'altra questione pratica è sollevata dal Consigliere Ferrari, che invita ad evitare di dare più nomi ad un unico rettifilo stradale. Nello specifico fa l'esempio di Via Flavia, Via Collina e Via Aureliana.
Inoltre, il Consigliere invita a dedicare una via o piazza di Trastevere a Giuditta Tavani Arquati.
Il Consigliere Zuccari sostiene quest'ultima proposta del Ferrari ed invita anche i consiglieri di idee diverse a sostenere tale proposta dal momento che si tratta di dare un attestato di stima a - parole sue - "una donna che viene uccisa per una grande idea".
Il Consigliere Coltellacci nota invece come la Commissione non abbia tenuto conto dei nomi stabiliti in precedenza.
A tale riguardo il presidente Colonna risponde che il cambiamento di denominazioni stradali deve essere un lavoro ordinato.
Il Consigliere Nathan elogia il lavoro della Commissione nel ricordare grandi uomini la cui memoria si era affievolita, ma invita a ricordare personalità di tutte le epoche passate.
Il Consigliere Civalleri invita a dedicare una strada al Generale Enrico Cosenz.
Il Consigliere Monaci dice di non avere nulla da osservare sui nuovi nomi, ma invita ad evitare di cambiare i nomi di strade già esistenti.
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