Nella delibera sulla toponomastica di Roma dell'11 Maggio 1906 (visibile qui) il Consiglio Comunale si riunisce con l'obiettivo principalmente di riordinare i nomi di numerose strade esistenti a Roma e la denominazione di alcune nuove vie.
Per prima cosa, vengono cambiati i nomi di alcune strade del "Quartiere adiacente a Via della Polveriera", dove erano avvenuti alcuni cambiamenti urbanistici in seguito all'apertura di Via Cavour. La toponomastica rimane legata alla storia della zona:
- La strada che costeggia la scuola Vittorino da Feltre ed il Convento delle Oblate prende il nome di Via delle Carine in memoria del nome della zona nell'Antica Roma.
- Il nuovo tratto di Via dei Serpenti verso il Colosseo prende il nome di Via degli Annibaldi (famiglia che qui aveva le proprie fortificazioni).
- La parallela di tale strada viene chiamata Via Vittorino da Feltre (dal nome della scuola che qui si trova).
- L'altra parallela viene chiamata Via Barnaba Tortolini (in onore di un matematico, dal momento che si trova nei pressi della Facoltà di Ingegneria). Tale strada oggi si chiama Via del Fagutale.
- La strada allo sbocco di Via degli Annibaldi viene chiamata Via Nicola Salvi (in onore di un architetto, trovandosi sempre vicino la Facoltà di Ingegneria).
Si prendono poi alcune decisioni riguardo la zona di Lungotevere dei Vallati, dove sono sorte nuove strade nel riordinare la zona.
Il Consiglio decide di considerare i tre nuovi tratti stradali quali prosecuzioni delle già esistenti Via delle Zoccolette, Via degli Strengari e Via del Melangolo.
A tale riguardo, è riportato nel verbale dell'esistenza di un ricorso firmato dall'Onorevole Pilade Mazza ed altri proprietari della zona che lamentano "il nome di oscure e luride contrade che presto dovranno scomparire" che contribuiscono al "deprezzamento della località", e chiedono di respingere tale decisione. Pur non andando nello specifico, possiamo pensare si tratti di una protesta verso il toponimo "Via delle Zoccolette".
Si danno poi i nomi alle nuove strade del Quartiere del Policlinico.
Ad un primo gruppo di strade si decide di dare i nomi di alcuni insigni uomini di scienza e medici:
- Via Giovanni Maria Lancisi (nome precedentemente assegnato ad un tratto di Via Properzio nel Rione Borgo)
- Via Giorgio Baglivi
- Via Andrea Cesalpino
- Via Giambattista Morgagni
- Via Francesco Redi
- Via Lazzaro Spallanzani
Ad un secondo gruppo di strade della zona, dalle quali è possibile scorgere in lontananza i Colli Albani, si decide di attribuire i nomi delle località dei Castelli Romani:
- Piazza Laziale (attuale Piazza Galeno)
- Via Frascati
- Via Marino
- Via Albano
- Via Rocca Priora
- Via Nemi
- Via Monteporzio
- Via Castel Gandolfo
- Via Genzano
- Via Monte Compatri
- Via Ariccia
- Via Rocca di Papa
- Via Grottaferrata
Tale gruppo di strade ha successivamente preso i nomi di medici e quelle dedicate ai Castelli Romani sono oggi al Tuscolano.
Si prendono decisioni per riordinare i numerosi tratti di strada chiamati "Paganica" nel Rione Sant'Angelo:
- Un tratto di Vicolo Paganica diventa Vicolo di Sant'Elena
- Un altro tratto di Vicolo Paganica diventa Vicolo dei Falegnami
- Un tratto di Via Paganica diventa Vicolo Paganica
Si decide poi di risistemare la zona di Via del Muro Nuovo, dando ad un tratto di questa strada il nome di Via della Gensola e cambiando il nome alla limitrofa Piazza delle Gensole in Piazza della Gensola.
Dal momento poi che si rileva l'esistenza di due Vicolo degli Spagnoli (uno in Campo Marzio ed un altro fuori Porta Portese), il primo cambia nome in Via degli Spagnoli.
Ha poi inizio il dibattito tra i Consiglieri:
Il Consigliere Facelli si associa alla richiesta di alcuni residenti di dare un nome univoco a ciascun nuovo rettifilo stradale per evitare che una sola proprietà insista su due diverse strade. Invita inoltre a dedicare una strada a Ruggero Bonghi e ricorda l'impegno preso a suo tempo di dedicare una strada allo scultore Pietro Tenerani.
Il Consigliere Acciaresi invita invece a ricordare nelle strade dedicate ai medici anche Eustachio e Bacci.
Il Consigliere Tranzi non si dice d'accordo col dedicare le strade della zona di Villa Patrizi alle località dei Castelli Romani, invitando a dedicarle agli artisti, dal momento che in questa zona alloggiarono numerosi artisti.
Il Consigliere Galli si unisce a questa richiesta di Tranzi.
Il Consigliere Carpegna dichiara di non essere favorevole con il cambiare antichi nomi di strade già esistenti, e si chiede se sia stato così necessario cambiare il nome a Vicolo Paganica.
Il Consigliere Iacovacci si dice in linea di massima d'accordo con il Carpegna, ma ritiene che alcuni cambiamenti siano necessari per alcune anomalie venutesi a creare per via dei cambiamenti urbanistici. Secondo il Consigliere, il caso di Vicolo Paganica è tra questi. Si dice poi d'accordo sulla proposta del Tranzi sul quartiere di Villa Patrizi, ma ritiene debba occuparsene la Commissione che dovrebbe poi sottoporre la proposta al Consiglio.
Il Consigliere Ferrari si dice d'accordo con la proposta del Tranzi per il quartiere di Villa Patrizi, e propone tra i nomi da ricordare anche quello dello scultore Pietro Tenerani.
Il Consigliere Trompeo si dice d'accordo con la proposta del Carpegna di non modificare i nomi di strade esistenti, onde evitare gravi inconvenienti. Una curiosità: il figlio del Consigliere Trompeo, lo scrittore Pietro Paolo Trompeo, ha vissuto "per cinquant'anni" in una casa in Piazza Paganica (oggi parte di Piazza dell'Enciclopedia Italiana), proprio nel gruppo di strade investito da uno dei cambiamenti criticati dal Carpegna. Una targa, infatti, ricorda il Trompeo su un edificio di tale piazza.
Il Consigliere Tommasini, che è un Consigliere Comunale membro anche della Commissione di Statistica, assicura il Trompeo ed il Carpegna che "la Commissione non è affatto partigiana dei cambiamenti dei nomi delle strade".
Il Presidente decide di prendere in esame la proposta dei consiglieri Tranzi, Galli e Ferrari riguardo la denominazione delle strade del quartiere dei Villini, e decide di togliere dalla proposta in votazione la parte relativa alla denominazione di tali strade con i comuni dei Castelli Romani.
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