Da Google Maps è ancora facilmente riconoscibile il vecchio meandro del Tevere, prosciugato in seguito alla realizzazione del drizzagno |
Si tratta di un'opera pubblica realizzata con l'obiettivo di arginare le inondazioni, che per secoli hanno colpito Roma soprattutto nelle zone pianeggianti. Nell'arco dei secoli, per scongiurare questo fenomeno, sono state realizzate numerose opere pubbliche, come i muraglioni del Tevere nella zona centrale della città.
Ma se i muraglioni, costruiti alla fine del XIX Secolo, riuscirono a proteggere il centro cittadino dalle inondazioni, nell'Agro Romano questo fenomeno continuò, e in certe zone continua ancora, a verificarsi.
Nel 1936 il Ministero dei Lavori Pubblici e quello dell'Aeronautica, prepararono dei progetti per la rettifica dell'alveo in zona Spinaceto e la costruzione di un idroscalo ad esso collegato.
Il 17 Dicembre 1937 una nuova inondazione colpì l'area meridionale dell'Agro Romano e si decise di realizzare una nuova opera per ridurre ulteriormente il rischio di inondazioni.
Questa piena, infatti, non solo aveva causato una serie di danni, ma aveva portato alla brusca interruzione dei lavori, iniziati pochi mesi prima, per realizzare lo scalo aeroportuale e idrico nell'area della Magliana, l'Idroscalo del Littorio, nell'ambito del progetto per espandere Roma verso il Tirreno.
La necessità di fare lavori in questo senso e in tempi stretti furono dettati infatti anche da questo progetto di espansione e dal fatto che non lontano da tale area si apprestava ad essere realizzato il quartiere che avrebbe dovuto ospitare l'Esposizione Universale del 1942.
Pianta e sezione del drizzagno |
Nel 1938 iniziarono dunque una serie di lavori per realizzare un canale, il drizzagno, che avrebbe eliminato un meandro del Tevere, riducendo il rischio di inondazioni dovuto all'accumularsi di acque in quell'area irregolare, grazie alla costruzione di un nuovo canale lungo circa un chilometro e con rive larghe quasi 400 metri.
Furono rimossi 1.300.000 metri cubi di terra, con l'uso di otto scavatrici e quaranta locomotive, e l'impiego di circa 400 operai.
Il 12 Agosto 1940, alla presenza del capo del Governo Benito Mussolini, gli ultimi tratti della diga furono fatti saltare e fu così inaugurato il nuovo drizzagno, che venne finalmente percorso dalle acque del Tevere.
Contemporaneamente alla deviazione del fiume sarebbe dovuto essere realizzato anche il vecchio progetto dell'Idroscalo e un nuovo ponte, il Ponte di Mezzocammino, i cui lavori furono interrotti durante la guerra.
L'inizio della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, fece abbandonare il progetto dell'idroscalo e slittare la costruzione del ponte alla fine della guerra, il ponte infatti venne terminato solamente nel 1951.
La vecchia ansa del Tevere, con il drizzagno in costruzione |
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