Durante i combattimenti di Porta San Paolo, verso le 15.30 del 10 settembre 1943 il Capitano Battisti, Comandante del Battaglione carri del 4° Reggimento, ordinò al Sottotenente Enzo Fioritto di dirigersi verso le Terme di Caracalla, dove i Tedeschi stavano cercando di infiltrarsi per prendere alle spalle i combattenti di Porta San Paolo.
Il Sottotenente partì con la colonna di undici carri M-13/40, risalì Viale Giotto e iniziò la discesa di Viale Guido Baccelli, poco più in basso si erano attestate le truppe Tedesche che iniziarono a bersagliare la colonna con colpi di mortaio e anticarro. Il mezzo di Fioritto andò all'attacco sparando con il pezzo da 47 mm, seguito dalla colonna di carri. Alcuni pezzi controcarro tedeschi furono colpiti, contemporaneamente il carro del Caporal Maggiore Baldinotti scese ancora più in basso per proteggere il carro del Tenente, e venne incendiato.
L'M 13 di Fioritto in Viale Guido Baccelli il 10 settembre 1943 |
Mentre infuriava la battaglia il carro del Tenente Fioritto fu colpito, con la morte istantanea del Caporale Fusconi e del Tenente Ortu, nonostante questo, con il mezzo azionato dal macchinista soltanto continuava la battaglia, finchè il Sottotenente non venne colpito da una granata che gli recise il braccio sinistro.
Il punto di Viale Baccelli in cui si trovava il carro di Fioritto al giorno d'oggi |
Finiti gli scontri alcune donne del Rione San Saba vennero a soccorrere i feriti, Fioritto fu trasportato in un'abitazione, nella quale chiamò al telefono i propri genitori per informarli sulle sue condizioni di salute.
Venne poi trasportato su una barella improvvisata all'Ospedale Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina, quì nonostante le cure, morì nella notte.
La targa è posta nel punto di Viale Guido Baccelli in cui si arrestò il carro M 13 del Sottotenente il 10 settembre 1943, venne inaugurata dagli abitanti del Rione San Saba il 10 settembre 1944. Un'altra targa è stata posta dai membri del Circolo Rione Celio.
Una moderna cancellata non permette una corretta manutenzione delle lapidi, che risultano nascoste dalla vegetazione.
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