L'Arco di Percello in una seicentesca incisione di Giovan Francesco Naselli |
L'arco consisteva in una struttura a un unico fornice, che conosciamo grazie alla descrizione riportata su un'epigrafe di epoca tardoantica oggi conservata al Fulton Museum di New York e grazie a un'incisione seicentesca basata su tale descrizione, opera di Giovan Francesco Naselli.
All'inizio del Medioevo, infatti, quest'area cadde in gran parte in disuso, e molte delle rovine vennero gradualmente riutilizzate per altri scopi: il vicino Portico d'Ottavia, ad esempio, divenne la sede del principale mercato ittico di Roma, e l'arco di Percello altro non fu che un intralcio in mezzo al movimento dei banchi e degli avventori di tale mercato. Fu proprio per questo che esso, dopo essere stato nel tempo spogliati dei diversi bassorilievi che lo fregiavano, venne definitivamente abbattuto, probabilmente intorno al IX Secolo.
Se siete stati così attenti da leggere fino a questo punto, però, è giusto che siate messi al corrente di un altro fatto relativamente all'Arco di Percello: esso non è mai esistito, e dal momento che oggi è il Primo di Aprile, anche dei burloni noi di Rerum Romanarum abbiamo deciso di prestarci a una burla come Pesce d'Aprile. Certo, essendo la divulgazione il nostro obiettivo, non ci sottraiamo dai nostri obblighi e spieghiamo ora il tutto. Marco Pollio Percello non è infatti mai esistito, ma percello è un verbo latino che significa letteralmente "abbattere" ma usato per dire "prendere in giro", da cui la locuzione "prendere per il...". La festa dei Veneralia esisteva realmente, e si teneva il Primo Aprile, proprio quando oggi ci si diverte con i Pesci d'Aprile.
Non esiste neanche il Fulton Museum di New York, che è un riferimento al Fulton Fish Market, il più grande mercato ittico di New York: inutile dire invece che l'incisore Naselli non sia mai esistito e sia un riferimento al nasello, una celebre tipologia di pesce. Abbiamo scelto di collocare questo arco a pochi passi dal Portico d'Ottavia perché, come detto, si trattava nel Medioevo del principale mercato ittico di Roma. Per quanto riguarda l'immagine scelta, abbiamo preso in prestito un'incisione seicentesca dell'Arco di Portogallo.
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