Le strade del Rione Trevi

A seguire, un elenco di tutte le strade attualmente esistenti nel Rione Trevi.

L'elenco delle strade soppresse o non più esistenti che si trovavano nel rione è invece consultabile qui.

Le strade del Rione Trevi:

Piazza dell'Accademia di San Luca
Via dell'Archetto
Via in Arcione
Vicolo in Arcione
Via degli Avignonesi
Vicolo del Babuccio
Piazza Barberini
Via Barberini
Vicolo Barberini
Via del Basilico
Via Cesare Battisti
Via Leonida Bissolati
Via del Boccaccio
Vicolo delle Bollette
Via del Bufalo
Via del Carmine
Via della Cordonata
Via del Corso
Piazza dei Crociferi
Via dei Crociferi
Via della Dataria
Largo Pietro Di Brazzà
Via dei Fornari
Vicolo del Forno
Vicolo del Gallinaccio
Via dei Giardini
Via del Lavatore
Via dei Lucchesi
Piazza della Madonna di Loreto
Via Magnanapoli
Via del Mancino
Via dei Maroniti
Vicolo dei Maroniti
Via Marco Minghetti
Vicolo dei Modelli
Salita di Montecavallo
Vicolo del Monticello
Via del Mortaro
Via delle Muratte
Largo del Nazareno
Via del Nazareno
Piazza dell'Oratorio
Via della Panetteria
Piazza della Pilotta
Via della Pilotta
Vicolo del Piombo
Via Poli
Via del Pozzetto
Vicolo del Puttarello
Via delle Quattro Fontane
Via Quattro Novembre
Piazza del Quirinale
Via del Quirinale
Via Rasella
Piazza dei Santi Apostoli
Via dei Santi Apostoli
Via di San Basilio
Piazza San Bernardo
Vicolo di San Bernardo
Piazza di San Claudio
Via di Sant'Eufemia
Galleria di San Marcello
Piazza di San Marcello
Via di San Marcello
Via di Santa Maria in Via
Salita di San Nicola da Tolentino
Via di San Nicola da Tolentino
Piazza di San Silvestro
Largo di Santa Susanna
Via di Santa Susanna
Via di San Vincenzo
Via dello Scalone
Piazza Scanderbeg
Vicolo Scanderbeg
Vicolo Scavolino
Galleria Sciarra
Vicolo Sciarra
Via delle Scuderie
Via dei Serviti
Via della Stamperia
Via del Traforo
Foro Traiano
Via delle Tre Cannelle
Piazza di Trevi
Largo del Tritone
Via del Tritone
Traforo Umberto I
Via dell'Umiltà
Vicolo dell'Umiltà
Via del Vaccaro
Piazza Venezia
Via Venti Settembre
Via Ventiquattro Maggio
Via delle Vergini

Via del Basilico


Via del Basilico è una strada del Rione Trevi compresa tra Via di San Nicola da Tolentino e Via di San Basilio. Per quanto nel centro di Roma non manchino strade dedicate ad erbe o frutti che vedono la propria origine toponomastica nella presenza di tale piante in loco o nell'insegna di un'osteria o di una locanda, nel caso di Via del Basilico possiamo dire con una certa convinzione che la pianta del basilico non c'entri nulla se non in maniera indiretta.
Siamo infatti a pochi metri dalla Chiesa di San Basilio, e la strada in questione è una traversa proprio di Via di San Basilio (che non va confusa con Via del Casale di San Basilio, situata nel Quartiere San Basilio, ben distante dalla strada in questione), quindi il nome di questa strada sembra proprio essere una corruzione del nome del Santo. Nel vicolo è inoltre presente un medaglione di stucco raffigurante il simbolo di San Basilio con il motto "Talis est Magnus Basilius", fatto che supporta questa ipotesi.
Non è comunque stata scartata da tutti la possibilità che il nome della strada derivi dalla pianta di basilico. Il Ruffini, ad esempio, sostiene che qui si trovasse un'osteria che aveva nel nome o nell'insegna tale pianta.
Il basilico, in ogni caso, è un erba che prende il nome dalla parola greca Basileus, "Re", italianizzata in Basilio. Perciò va detto che in ogni caso, avendo il nome la stessa origine ed essendo Basilico una derivazione di Basilio, che in questa strada sia potuta esistere un'osteria del Basilico. Tuttavia, non sarebbe stata l'osteria a dare il nome alla strada, ma viceversa.
Questa piccola via si trova in un gruppo di strade esistenti nel Seicento ma che dopo l'Unità d'Italia hanno visto numerosi stravolgimenti nelle immediate vicinanze. Nonostante questo, l'impianto originario secentesco dei palazzi, seppur in parte alterato, è ancora visibile.



Edicola Mariana di Piazza Barberini angolo Via di San Basilio


L'Edicola Mariana in questione si trova in Piazza Barberini all'angolo con Via di San Basilio, nel Rione Trevi, e raffigura la Madonna all'interno di una cornice di forma ovale.

Sant'Agapito


La Chiesa di Sant'Agapito si trova in Viale della Venezia Giulia, nel Quartiere Collatino. Questo edificio di culto sorge nella stessa area dove nel 490 venne realizzata una Chiesa dedicata ai Santi Agapito e Felicissimo, martiri che vennero sepolti nel cimitero di Pretestato nel III Secolo. Questa ragione fece sì che quest'area lungo la Prenestina venne per molto tempo chiamata Valle di Sant'Agapito.
Nel 1962 fu costruita in quest'area una nuova Parrocchia, dedicata appunto a Sant'Agapito, martire di Palestrina, e che per questa ragione si trova perfettamente in linea con la scelta toponomastica dell'area iniziata negli anni '30 di dedicare le strade a figure di spicco della storia di Preneste.
La struttura costruita in mattoni su progetto di Galliano Addotti ha un aspetto molto semplice e sarebbe dovuta essere provvisoria, salvo poi col tempo diventare definitiva. Al fianco della Chiesa è presente un'aula liturgica per gli eventi maggiormente affollati.
Fuori dalla Chiesa è presente una statua di Sant'Agapito e un'altra raffigurante San Pio da Pietrelcina.

Madonna col Bambino di Via San Vitale angolo Via delle Quattro Fontane


L'Edicola Sacra in questione si trova all'angolo tra Via delle Quattro Fontane e Via di San Vitale, nel Rione Monti, e rappresenta la Madonna con in braccio Gesù Bambino. E' realizzata in terracotta in stile robbiano e risale probabilmente al XIX-XX Secolo.

Madonna col Bambino di Via San Nicola da Tolentino


Una mosaico raffigurante la Madonna con in braccio Gesù Bambino si trova all'angolo tra Via di San Nicola da Tolentino e la Salita di San Nicola da Tolentino, nel Rione Trevi. L'Edicola Sacra sembra esser stata realizzata negli anni '30, decennio in cui è stato realizzato il palazzo su cui è stata realizzata l'opera.

Khatchkar in memoria del massacro degli Armeni


Questo Khatchkar si trova presso la Salita di San Nicola da Tolentino, nel Rione Trevi, proprio al fianco di una targa che ricorda il Genocidio degli Armeni. Il Khatchkar è un cippo funebre tipico dell'arte armena che oggi è usato per commemorare la tragedia avvenuta a partire dal 1915 che portò  al'uccisione di un elevato numero di armeni quantificato da numerosi studiosi intorno al milione e mezzo per mano delle truppe ottomane.
Oggi non tutti i paesi del mondo riconoscono questi fatti come un genocidio, ma dal momento che sia l'Italia che l'Unione europea lo riconoscono come tale la targa limitrofa al cippo commemorativo parla di "Genocidio Armeno".

Via dei Teresiani


Via dei Teresiani è una strada attualmente soppressa che si trovava nel Quartiere Gianicolense, compresa tra Via Ludovico da Monreale e Piazza Fonteiana. Essa deve il proprio nome al convento dei Teresiani che qui si trova, e venne istituita nel 1929 insieme a numerose strade della zona. La strada negli anni venne però chiusa al pubblico, al punto da essere soppressa nel 1993.
Nonostante questo, per un caso molto raro, la targa stradale di Via dei Teresiani non è stata rimossa ed è ancora visibile da Via Ludovico da Monreale, tanto che può essere facilmente ricostruito quale fosse il percorso della strada senza fare ricorso a mappe d'epoca o memorie storiche.

Targa in memoria di Penco Slavejkov


La targa in questione si trova in Via Boncompagni, nella parte compresa nel Rione Ludovisi, e ricorda il poeta bulgaro Penco Slavejkov (Trjavna 1866 - Brunate 1912), che in questa casa visse. Nella targa il poeta è riportato con il nome italianizzato in Pencio Slaveicov.

Targa in memoria della costruzione della Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore


La targa in questione si trova a Latina, nella zona di Latina Scalo, in Via Padre Pio, posta su un lato della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, e ricorda appunto l'inaugurazione di tale Parrocchia, avvenuta l'8 Dicembre del 1995.

Targa in memoria di Nikolaj Gogol


La targa in questione si trova in Via Sistina, nella parte compresa nel Rione Colonna, e ricorda lo scrittore e drammaturgo russo Nikolaj Gogol (Bol'sie 1809 - Mosca 1852), che qui visse dal 1838 al 1842.
La targa, che riporta il nome dello scrittore italianizzato in Nicola Gogol e riporta anche una traduzione in lingua russa, oltre ad un bassorilievo dello stesso, è stata qui posta nel 1901 dalla Colonia Russa di Roma.

Targa in memoria di Agostino Bertani


La targa in questione si trova in Via delle Quattro Fontane, nella parte compresa nel Rione Trevi, e ricorda il patriota e politico Agostino Bertani (Milano 1817 - Roma 1866).

Mitte

Mitte è un quartiere di Berlino, parte dell'omonimo distretto. Il suo nome in tedesco significa centro e infatti questa località rappresenta il cuore della città vecchia di Berlino. Fu infatti in quest'area che intorno al XII-XIII Secolo sorse la città di Colln, considerata il cuore storico dell'attuale capitale tedesca, e sempre in quest'area nel 1230 venne costruita la Nikolaikirche, epicentro oggi della ricostruita zona del Nikolaiviertel.
Berlino e Colln, per quanto divise dalla sola Sprea, erano considerate due entità diverse: un fatto incredibile se si pensa che oggi ricadono nello stesso quartiere. Con Berlino si intendeva infatti l'area dove oggi sorge Alexanderplatz, ad est della Sprea, mentre l'isola sul fiume rappresentava l'abitato di Colln.
Nel XVII Secolo nacquero ad est di Colln il quartiere di Friedrichswerder, a sud quello di Neucolln (da cui più avanti, a sud, si svilupperà l'attuale quartiere di Neukolln), mentre ad est, dove oggi sorge il viale Unter der Linden, nacque Dorotheenstadt, posta immediatamente a nord di Friedrichstadt.
Dorotheenstadt nacque come dono del principe elettore Federico Guglielmo di Prussia alla sua seconda moglie, Sofia Dorotea di Schleswig-Holstein-Sondenburg-Glucksburg. In questo terreno sorse dunque il nuovo elegante quartiere, ancora oggi uno dei centri più visitati di Berlino.
Nel 1688 lo stesso Federico Guglielmo volle realizzare un nuovo quartiere subito a sud di Dorotheenstadt, chiamato Friedrichstadt.
In questi quartieri centrali di Berlino sorgono alcuni dei principali monumenti di età prussiana della città, dalla neoclassica Porta di Brandeburgo al settecentesco Gendarmentarkt fino al Berliner Dom e alla Chiesa Cattolica di Sant'Edvige.
Queste diverse entità territoriali vennero unificate tra di loro nel quartiere di Mitte solo nel 1920, con la legge che istituì la Grande Berlino, unificando i diversi insediamenti all'epoca esistenti.
Durante il secondo conflitto mondiale quest'area venne gravemente danneggiata, come d'altronde il resto della città, tanto che oggi sono visibili un gran numero di edifici ricostruiti o realizzati successivamente.
Durante la divisione di Berlino, la zona di Mitte, sotto il controllo dei Sovietici durante la battaglia di Berlino, ricadde sotto l'amministrazione della Germania Est e confinava con il muro stesso, fino al 1990, anno della riunificazione delle due Germanie.

Suddivisioni di Mitte:
Colln
Museuminsel
Fischerinsel
Alt-Berlin
Nikolaiviertel
Friedrichswerder
Neukölln am Wasser
Dorotheenstadt
Friedrichstadt
Luisenstadt
Stralauer Vorstadt
Alexanderplatz
Scheuneviertel
Friedrich-Wilhelm Stadt
Oranienburger Vorstadt
Rosenthaler Vorstadt

Targa in memoria dell'uccisione degli Armeni


 

La targa in questione si trova presso la Salita di San Nicola da Tolentino, nel Rione Trevi, e ricorda l'uccisione degli armeni avvenuta tra il 1915 ed il 1917. L'episodio è riportato sulla targa come "Genocidio Armeno" perché l'Italia, così come l'Unione Europea, sono tra i paesi e le entità sovranazionali che riconoscono l'uccisione di armeni avvenuta per mano dell'Impero Ottomano come genocidio. Tuttavia, esistono numerosi paesi - a partire dalla Turchia - a non riconoscerlo come tale.
La targa è stata qui posta dal Comune di Roma nel 2006.

Targa in memoria di Johann Christian Reinhart



La targa in questione si trova in Via delle Quattro Fontane, nella parte compresa nel Rione Castro Pretorio, e ricorda il pittore tedesco Johann Christian Reinhart (1761-1847), che presso questa casa visse.
La cascata di Tivoli, opera di Reinhart del 1813

Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani




Nei Giardini Vaticani, lungo il tracciato delle mura Leonine procedendo verso sud subito dopo la torre della radio, proprio addossata alle mura nel tratto in cui queste riprendono dopo un'interruzione di circa 100 metri, si trova una copia fedele della grotta di Lourdes, che si affaccia sull'omonimo piazzale.

La grotta di Lourdes nel 1905

La riproduzione, su richiesta di papa Leone XIII, fu offerta dal vescovo di Tarbes, diocesi a cui apparteneva all'epoca Lourdes, François Xavier Schoepfer nel 1902 con una sottoscrizione internazionale.

Leone XIII benedice l'inizio dei lavori

I lavori, affidati all'architetto pontificio Costantino Sneider, terminarono il 1 giugno 1902 e furono benedetti dal pontefice stesso, il vescovo Schoepfer nel suo discorso disse "Il mondo intero ha contribuito a edificare questa grotta, e i granelli di sabbia che la compongono non sono tanto numerosi quanto gli atti religiosi di cui essa è il prodotto e il luminoso compendio".
Alla grotta furono aggiunte presto le repliche in cemento armato delle costruzioni che costituivano il santuario ad opera di Edmond Coignet e François Hennebique.

Pio X bendice la folla all'inaugurazione della grotta

Il 28 marzo 1905 fu solennemente inaugurata dal pontefice San Pio X.

Il santuario di Lourdes come si presentava nel 1905

Si trattava di una riproduzione, in dimensioni ridotte, del santuario mariano così come si presentava ai primi del Novecento.

La facciata della Basilica del Rosario prima del restauro del 2007

Un ampio arco a tutto sesto decorato con modanature stellate e una bugnatura esterna, poggiante su due colonnine romaniche corinzie e un pilastro, copia fedele del grande arco che inquadra l'ingresso della Basilicata del Rosario di Lourdes, incorniciava, e incornicia ancora oggi, la riproduzione della grotta, posta al suo interno. Sulla fronte vi sono, come sulla facciata della Basilicata del Rosario prima che venissero realizzati i mosaici di Rupnik del 2007, due tondi con i ritratti a mosaico Leone XIII a sinistra, e del vescovo di Tarbes Schoepfer a destra, erano poi presenti subito sopra, come a Lourdes, una fascia decorata con archetti contenenti decorazioni floreali e una balaustra ad archi trilobati inquadrati da colonnine.

La Basilica dell'Immacolata Concezione a Lourdes

Sopra la grotta si trovava una replica della facciata della neogotica Basilica dell'Immacolata Concezione di Lourdes, costruita nel 1871, due scalinate conducevano al portale, su cui era posto un ritratto in mosaico di Pio IX, da quì si innalzava la torre campanaria, dotata di un rosone, due lunghe bifore e pinnacoli sulla guglia, era costruita in cemento e alta 30 metri. Le navate laterali erano invece inquadrate da una trifora su ogni lato, seguita superiormente da un pinnacolo.
Lateralmente si aprivano due rampe di scale semicircolari ispirate sempre a quelle del santuario di Lourdes, che tramite un arco si saldavano al contrafforte della grotta.


La grotta nei Giardini Vaticani nel 1910
Sotto l'arco ancora oggi si può vedere la ricostruzione fedele della grotta di Massabielle, a sinistra uno sperone di roccia obliquo sostiene la volta della grotta, subito a destra di questo si apre la cavità interna, sopra, sempre sulla destra, si apre la nicchia ogivale in cui appariva la Vergine.

La statua nella grotta di Massabielle scolpita da Fabisch

Nella nicchia si trova una statua di marmo simile a quella di Joseph Fabisch del 1864, che ritrae la Vergine nella posa assunta nell'apparizione del 25 marzo 1858 quando rispose alla domanda di Bernadette su quale fosse il suo nome unendo le mani, alzando gli occhi al cielo e dicendo " Io sono l'Immacolata Concezione ".

La statua della Vergine nella grotta dei Giardini Vaticani

Le stesse parole si trovano scritte in lingua patois, il dialetto parlato da Bernadette, su una lapide posta sotto la base della statua " QUE SOY ERA IMMACULADA COUNCEPCIOU" e in francese sull'aureola metallica "JE SUIS L'IMMACULEE CONCEPTION". Nel braccio destro la Vergine tiene un rosario a sei decine, come quelli che erano diffusi nei Pirenei nell'Ottocento e che la stessa Bernadette possedeva, su ogni piede è posta una rosa. A destra della lapide si trova una lanterna in ferro identica a quella che c'era nella grotta di Lourdes fino al 1958.

La grotta di Lourdes con l'altare, ora in Vaticano, ai primi del Novecento

Una grande cancellata in ferro battuto recinta la grotta da una parte all'altra del grande arco, al centro vi si trova una croce. In origine la cancellata era più piccola e copiava quella di Lourdes che risaliva al 1862 e fu rimossa nel 1955, oggi si trova a Torino, partiva da un pilastro che si innalzava a metà della roccia obliqua di sinistra, per poi raggiungere un altro pilastro all'estremità destra della cavità. A sinistra della cancellata si trovava una copia della fonte di Lourdes con tre cannelle e sopra una lapide con  le parole della Vergine dette a Bernadette il 25 febbraio 1858 "ANDATE A BERE ALLA SORGENTE E LAVATEVI", ora la fonte è stata spostata e si trova sul lato destro del muraglione della grotta.

L'altare della grotta di Massabielle nel 1920

Al centro della grotta si trova il prezioso altare originale di Massabielle costruito nel 1908 per il cinquantenario delle apparizioni, fu decorato dall'orafo Armand Calliat, smontato nel 1956 per essere sostituito da un altare di pietra, fu donato al pontefice dal vescovo di Lourdes mons.Théas nel 1960 e quì ricostruito. L'altare è decorato da placche d'argento raffiguranti al centro la Vergine Maria, a sinistra Bernadette in ginocchio con un cero in mano, a destra un angelo genuflesso e in atteggiamento reverenziale; una mensola e una colonnina lo incorniciano sui lati. Il tabernacolo è ornato da decorazioni in pietra e argento con il monogramma di Cristo, è sormontato da un crocifisso; quattro torceri, due per lato, lo affiancano. Sopra le colonnine si trovano dei pilastrini di pietra con gli stemmi di Pio X a sinistra, e di mons. Schoepfer a destra.

L'altare della grotta al giorno d'oggi

Nel 1933 Pio XI fece purtroppo demolire interamente la copia della Basilica dell'Immacolata Concezione, forse per motivi statici, probabilmente anche il gusto del tempo non era particolarmente favorevole all'architettura neogotica e la demolizione non risultò essere una grave perdita. Inoltre poco tempo prima era stata realizzata una passerella metallica a uso della specola vaticana che passava a sinistra della guglia.


Negli anni Trenta, nel piazzale antistante la grotta si svolgevano le cerimonie solenni e i giuramenti delle reclute della Guardia Palatina d'Onore.
Nel 1962 Giovanni XXIII decise di attuare la demolizione delle due rampe di scale laterali e la ristrutturazione dell'arco che contiene la grotta eliminando le decorazioni gotiche. I due interventi hanno profondamente cambiato il volto del luogo cancellando completamente i riferimenti al santuario di Lourdes e distruggendo una pregevole opera architettonica, dal carattere fortemente simbolico. A vederla oggi, sembra infatti impossibile leggere l'originaria armonia e il significato della costruzione iniziale, che si configurava come una piccola copia del santuario di Lourdes in Vaticano.
Tutti i pontefici hanno pregato e svolto cerimonie religiose nella grotta. San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI amavano particolarmente pregare in questo luogo.

Benedetto XVI in preghiera davanti alla grotta

Il 31 maggio, a conclusione del mese mariano, viene sempre celebrata una funzione solenne alla grotta cui partecipano il Papa, i cardinali e i fedeli dopo aver effettuato una processione nei Giardini Vaticani.


Papa Francesco conduce la funzione il 31 maggio
2014 davanti alla grotta

Targa in memoria del rifacimento della salita del Gianicolo


La targa in questione si trova in Via Garibaldi, nel Rione Trastevere, e ricorda come nel 1867, su iniziativa del Papa Beato Pio IX Mastai Ferretti (1846-1878) e grazie al finanziamento di diversi nobili sia stata rifatta la salita del Gianicolo.

Targa in memoria di Silvio Barbieri


La targa in questione si trova in Via Anton Giulio Barrili, nel Quartiere Gianicolense, e ricorda Silvio Barbieri (Roma 1902 - Roma 1944), partigiano comunista ucciso nella strage delle Fosse Ardeatine. La targa è stata qui posta il 4 Giugno 1945 dai "compagni di fede".

Targa in memoria di Giorgio Caproni


La targa in questione si trova in Via Oreste Regnoli, nel Quartiere Gianicolense, e ricorda il poeta Giorgio Caproni (Livorno 1912 - Roma 1990), che qui visse tra il 1949 ed il 1967.
La targa è stata qui posta nel 2010 dal XV Municipio (che nel frattempo, in seguito agli accorpamenti tra municipi, è diventato XI).

Targa in memoria degli Azionisti caduti alle Fosse Ardeatine


La targa in questione si trova in Largo di Porta Cavalleggeri, nel Quartiere Aurelio, e ricorda diversi membri del Partito d'Azione caduti alle Fosse Ardeatine nella strage compiuta dai militari nazisti il 24 Marzo 1944. Gli azionisti ricordati nella targa sono quelli provenienti da alcune zone della capitale, anche se non è espressamente scritto.
La targa è stata qui posta dal Circolo Buttaroni e dai cittadini del Quartiere Aurelio.

Targa in memoria dei caduti del Quartiere Cavalleggeri nella Prima Guerra Mondiale


La targa in questione si trova in Largo di Porta Cavalleggeri, nel Quartiere Aurelio, e ricorda i cittadini di quello che viene definito "Quartiere Cavalleggeri" morti durante la Prima Guerra Mondiale. Il "Quartiere Cavalleggeri" non esiste né come suddivisione toponomastica né urbanistica, ma con questo nome è nota la zona intorno a Porta Cavalleggeri che costituisce il primo nucleo del Quartiere Aurelio e che era nota con questo nome prima della ufficiale istituzione di quest'ultimo.
La targa è stata qui posta dall'Associazione Popolare Cavalleggeri e riporta anche una frase di Giosué Carducci.

Piano Regolatore della Metropolitana di Roma del 1941


Nel Settembre del 1941 venne realizzato il Piano Regolatore della Metropolitana di Roma. Il compito fu affidato all'ingegnere Vito Perrone, direttore dell'Ufficio Superiore per la Metropolitana e le ferrovie foranee del Ministero dei Trasporti, e fu svolto d'intesa con gli uffici tecnici del Governatorato. Anche se sono passati oltre 70 anni, vediamo come tutta la rete metropolitana realizzata a Roma a partire da quell'anno (in cui nella Capitale non esisteva alcuna metropolitana, ma solo tratti urbani delle ferrovie e la Termini Laurentina in costruzione) si sia spesso e volentieri basata su questo piano regolatore, prendendone spunto.

Poco prima di questo piano erano  iniziati infatti i lavori della Linea B (ed il grafico spiega l'insolita scelta di etichettare con la lettera B quella che è la prima linea realizzata della metropolitana di Roma), che venne scavata da Piramide a Termini tra il 1938 e il 1941 e inaugurata dopo la Seconda Guerra Mondiale nel tratto compreso tra l'EUR e Termini nel 1955. Sempre in quegli anni era iniziata anche la realizzazione del tratto di metropolitana - qui senza nome - tra Termini e Torre Spaccata, rimasta tuttavia incompiuta e di cui rimangono alcune gallerie nella zona dell'Aeroporto di Centocelle.

Dal Piano Regolatore del 1941 vediamo esistono tre linee della metropolitana contrassegnate da una lettera dell'alfabeto ed altre linee prive di una denominazione. Il piano arriva in un momento di forte espansione urbanistica che aveva avuto inizio e venne interrotto dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, e che prevedeva principalmente un'espansione della città verso il mare.

La Linea A è una linea che proveniente dal Lido arriva alla Stazione Termini passando prima dall'Ardeatina ed arrivando all'Appia Nuova all'altezza di Piazza Re di Roma, seguendo quello che è l'attuale Linea A fino a Piazzale Flaminio, salvo poi virare sulla Flaminia e raggiungere l'allora Foro Mussolini (oggi Foro Italico) dopo essere passato dalla zona di Tor di Quinto. Lo sviluppo di questa linea verso il Lido di Ostia attraverso l'allora Via Imperiale (oggi Via Cristoforo Colombo) è visibile in maniera più dettagliata nella variante al PRG del 1942 che si focalizza proprio sullo sviluppo di Roma verso il mare.



La Linea B, come abbiamo visto, venne in parte realizzata nel tratto compreso tra quella definita nella mappa come Città dell'Esposizione (l'EUR) e la Stazione Termini. Dalla stazione avrebbe dovuto puntare verso la Nomentana, arrivando attraverso questa strada a Monte Sacro, con un tragitto in parte simile all'attuale B1. Nella parte dell'EUR, si nota un'idea di prolungamento verso lo Statuario, in parte ripresa nel piano del 1986.

La Linea C era prevista come una linea che dalla città penitenziaria di Rebibbia (all'epoca in progetto) avrebbe seguito la Via Tiburtina raggiungendo la Stazione Termini, attraversando il Centro Storico e raggiungendo PiazzaVenezia, seguendo da qui il percorso attualmente in progetto della Linea C attraverso Corso Vittorio Emanuele II, passando da San Pietro e Piazza Risorgimento e raggiungendo così il Foro Italico dove avrebbe raggiunto di fatto una continuità con la Linea A del progetto. All'altezza di San Pietro, nel Piano Regolatore era anche prevista una diramazione che avrebbe condotto fino alla Stazione Trastevere passando appunto per Trastevere.

Oltre a queste tre linee contrassegnate da una lettera, vediamo anche altre linee metropolitane.

Citiamo per prima quella che da Termini avrebbe dovuto raggiungere attraverso la Via Casilina Torre Spaccata (ed attaccarsi da essa alla Roma-Fiuggi): come abbiamo detto, ma costruzione di questa linea ebbe inizio, ma venne fermata negli anni Cinquanta. Rimangono tuttavia alcune gallerie nella zona dell'Aeroporto di Centocelle. Da essa era stata inoltre prevista una diramazione verso la Prenestina, la zona industriale ed il nuovo mattatoio.

Un'altra linea, priva di nome ma caratterizzata dal colore azzurro nella mappa, partendo da subito fuori Porta San Giovanni avrebbe dovuto raggiungere l'Aeroporto di Ciampino passando per la Via Appia Nuova, con una diramazione che dal Quadraro, lungo la Via Tuscolana, avrebbe raggiunto Cinecittà.

Facciamo ora un ragionamento diverso, per mostrare appunto quanto del sistema di trasporti metropolitani attuale derivi dal Piano Regolatore del 1941.

Se prendiamo l'attuale Linea A tra Anagnina e Battistini, vediamo come sia di fatto un'unione della linea segnata in azzurro nel Piano Regolatore nel suo tratto tra Cinecittà e Porta San Giovanni e la A fino a Flaminio, salvo poi avere un tracciato estraneo al progetto del 1941.

L'attuale Linea B, invece, è esattamente la stessa del Piano Regolatore tra l'EUR e Termini, da cui invece riprende il tracciato della prevista C tra Termini e Rebibbia. Per quanto riguarda la Linea B1, riprende una parte del tracciato della B del Piano.

L'attuale Linea c è attualmente realizzata da Pantano a Lodi e ne è prevista la realizzazione fino a Ottaviano e Piazzale Clodio. Questo tracciato è la somma di parte della linea Torre Spaccata - Termini fino a San Giovanni (spostata però a nord della Casilina) e la C tra Piazza Venezia ed il suo capolinea, con l'aggiunta di un tratto tra San Giovanni e Venezia.

Progetto per la rete metropolitana di Roma del 1986



Un progetto di espansione della rete metropolitana di Roma risalente al 1986 è facilmente reperibile in rete, spesso come esempio di come il trasporto pubblico sarebbe potuto/dovuto diventare a fronte invece di uno sviluppo che vede la rete metropolitana di Roma, oggi, decisamente meno sviluppata a livello di zone servite rispetto alle altre maggiori capitali europee.

Ma cos'è questa mappa? Spesso si trova online per mostrare cosa sarebbe potuto essere o cosa si prospettava in passato senza che tale sviluppo sia stato messo in pratica, ma raramente la mappa è corredata da dati a riguardo. Si tratta di un piano per sviluppo futuro della rete, definito "Lineamenti di un progetto di rete metropolitana" non vincolante come si può intuire dal nome (questo non giustifica il fatto che lo sviluppo sia stato decisamente inferiore alle altre città da quell'anno ad oggi) e realizzata dall'azienda Intermetro (che si occupava della realizzazione della metropolitana) come prospettiva in vista del prolungamento, i cui lavori sono iniziati proprio in quegli anni, della Linea B da Termini a Rebibbia e di quello della metro A,da Ottaviano a Battistini, che si apprestava a essere realizzato.

Progetto Metro Roma 1986 L'Unità


Vediamo un po' quanto di queste prospettive è stato fatto, quanto è effettivamente in cantiere e quanto invece è stato accantonato.

La Linea A nel 1986 esisteva per gran parte del suo attuale percorso, ovvero nel tratto compreso tra Anagnina ed Ottaviano. Il progetto prevedeva il suo prolungamento in direzione di Primavalle-Monte Mario, arrivando prima a Battistini (fino a qui realizzato), e proseguendo poi tramite Primavalle verso la stazione ferroviaria di Monte Mario (non realizzato). Attualmente esiste un progetto di prolungamento della Metro A che punta però verso Casalotti e Casal Selce anziché verso la stazione Monte Mario, al momento non in fase di attuazione, i cui dettagli sono visualizzatili sul sito di Roma Metropolitane. Non si parla invece di alcun prolungamento oltre Anagnina, quando invece oggi esiste un progetto a riguardo.

La Linea B nel 1986 si presentava come completata tra Laurentina e Termini ed in costruzione tra Termini e Rebibbia. Nella mappa si prevedono un prolungamento oltre Laurentina verso Vigna Murata, attualmente abbandonato in favore di un progetto in direzione della Cecchignola (nella mappa del 1986 rimpiazzata da parte della linea D), ed oltre Rebibbia verso San Basilio, progetto attualmente ancora preso in considerazione ma non in fase operativa. E' inoltre prevista una piccola diramazione che ripercorre in parte quella che è l'attuale linea B1.

Nella mappa, insolitamente, nessuna delle linee è qualificata con la lettera C.

La Linea D parte invece dall'uscita Laurentina del GRA e prosegue verso l'omonima stazione, in un tratto oggi in progetto come prolungamento della B. Da lì prosegue verso l'Ardeatino e passa attraverso il Parco dell'Appia Antica, raggiungendo poi il Quadraro, Centocelle, il tiburtino e raggiungendo Monte Sacro e Vigne Nuove. Dall'Ardeatino è inoltre prevista una diramazione che, passando per San Paolo, raggiunge Monteverde.

La Linea E è di fatto l'attuale ferrovia Roma-Lido, "elevata" a linea metro e cui è aggiunta una diramazione verso Spinaceto e Tor de' Cenci.

Per la Linea F il discorso è molto simile, e si tratta in tutto e per tutto della ferrovia Roma-Viterbo elevata a metropolitana.

La Linea G è estremamente simile all'attuale Linea C sia per la parte costruita che per quella in progetto. La differenza rispetto al progetto è che va a sostituire del tutto la Roma-Giardinetti, che invece è rimasta attiva.

La Linea H rispecchia in gran parte, tra Magliana e il suo capolinea Nord, il progetto della Linea D, in precedenza approvato ma attualmente accantonato. A sud si Magliana, invece di puntare verso l'EUR, segue invece sulla direzione della Portuense.

Non è indicata nella mappa alcuna Linea I.

La linea L è una breve linea, quasi sembrerebbe una metropolitana leggera, che da Subaugusta arriva a Tor Vergata.

Altri siti che ne parlano:


Fontana della Maternità


La Fontana della Maternità si trova nel Quartiere Pinciano, esattamente all'angolo tra Via Giovanni Antonelli, Via Eustachio Manfredi e Via Domenico Chelini. Essa è composta da una vasca alungata e bassa sopra la quale si erge un grande altorilievo raffigurante diverse figure umane che rappresentano la maternità e la famiglia.
L'opera è stata realizzata in travertino nel 1936 dallo scultore Francesco Coccia.

Edicola di San Salvatore alla Suburra


L'edicola in questione si trova in Piazza della Suburra, nel Rione Monti. Le sue origini risalgono al XV Secolo, quando sotto il Pontificato di Papa Alessandro VI Borgia (1492-1503) venne posta a ridosso della Chiesa di San Salvatore alle Tre Immagini, nota anche come San Salvatore alla Suburra, oggi non più esistente e situata nei pressi di San Francesco di Paola.
A realizzare questa lapide fu Stefano Copo di San Geminiano, come citato sulla lapide, delegato Apostolico che volle dare una forma più elegante all'edicola in questione.
Nel 1884, con la realizzazione di Via Cavour, la Chiesa di San Salvatore venne abbattuta e questa lapide, a sua memoria, venne trasferita in Piazza della Suburra ed inglobata in un nuovo edificio.

Le strade del Rione Monti

A seguire, un elenco di tutte le strade attualmente esistenti nel Rione Monti.

L'elenco delle strade soppresse o non più esistenti che si trovavano nel Rione, è invece consultabile qui.

Le strade del Rione Monti:

Via dell'Agnello
Largo Gaetana Agnesi
Largo dell'Amba Aradam
Via dell'Angeletto
Largo Angelicum
Porta Asinaria

Via Cesare Balbo
Via Ruggero Bonghi
Salita dei Borgia
Via del Boschetto
Via Carlo Botta
Largo Brancaccio
Via del Buon Consiglio
Vicolo del Buon Consiglio

Via Campo Carleo
Via Caprareccia
Via del Cardello
Via delle Carine
Vicolo delle Carrette
Belvedere Antonio Cederna
Giardino del Centocinquantesimo dell'Unità d'Italia (1861-2011)
Viale Cesare Ceradini
Via dei Ciancaleoni
Via Cimarra
Via Clementina
Piazza del Colosseo
Via del Colosseo
Via della Consulta
Via Luigi Cremona
Via Giovanni Mario Crescimbeni

Via Decennia
Via Agostino Depretis
Via Domenichino
Via della Domus Aurea
Viale della Domus Aurea
Via Drusiana

Via Equizia
Via Eudossiana
Via dell'Esquilino
Viale Eulero

Via del Fagutale
Via Ferrara
Via della Ferratella in Laterano
Viale Antonio Fibonacci
Via dei Fori Imperiali
Via Frangipane
Via delle Frasche

Via del Garofano
Via Genova
Piazza Giovanni Paolo II
Piazza del Grillo
Salita del Grillo
Via del Grifone
Via Tommaso Grossi
Via Guicciardini

Via degli Ibernesi
Giardino Umberto Improta
Piazza Iside
Via Iside

Via Labicana
Via Giovanni Lanza
Via dei Laterani
Via Leonina
Via Liberiana
Piazza Martin Lutero

Piazza della Madonna dei Monti
Via della Madonna dei Monti
Via Magnanapoli
Via Mazzarino
Vicolo Mazzarino
Via Mecenate
Via Merulana
Porta Metronia
Via Milano
Viale Fortunato Mizzi
Via del Monte Oppio
Viale del Monte Oppio
Via Monte Polacco
Via Ludovico Muratori

Via della Navicella
Via dei Normanni

Via dell'Olmata
Via degli Orti di Mecenate

Via Palermo
Via Panisperna
Via Paolina
Via del Parco Oppio
Via Parma
Via Giovanni Pascoli
Largo Assen Peikov
Via del Perticone
Via Piacenza
Scala di Piazza Iside
Via Angelo Poliziano
Largo della Polveriera
Via della Polveriera
Piazza di Porta Metronia
Piazza di Porta San Giovanni

Via dei Quattro Cantoni
Via delle Quattro Fontane
Via Quattro Novembre
Giardino del Quirinale
Piazza del Quirinale
Via del Quirinale

Largo Corrado Ricci
Via Ruinaglia

Via Nicola Salvi
Via di Sant'Agata dei Goti
Piazza di San Clemente
Via di Sant'Erasmo
Piazza di San Francesco di Paola
Porta San Giovanni
Via San Giovanni Gualberto
Piazza di San Giovanni in Laterano
Via di San Giovanni in Laterano
Via San Giuseppe Labre
Piazza di Santa Maria Maggiore
Via di Santa Maria Maggiore
Piazza di San Martino ai Monti
Via di San Martino ai Monti
Via di Santa Prassede
Via di Santo Stefano Rotondo
Viale San Telemaco
Via di San Vitale
Viale Carlo Saviotti
Via in Selci
Via Serapide
Via dei Serpenti
Vicolo dei Serpenti
Via delle Sette Sale
Via Sforza
Piazza della Suburra

Via delle Terme di Tito
Via delle Terme di Traiano
Via Tor de' Conti
Foro Traiano
Parco Traiano

Traforo Umberto I
Via Urbana

Via dei Valeri
Via delle Vasche
Via Venezia
Via Ventiquattro Maggio
Via Pietro Verri
Via di Villa Fonseca
Via Pasquale Villari
Piazza del Viminale
Largo Visconti Venosta
Via Vittorino da Feltre

Piazza degli Zingari
Via degli Zingari