Cervara di Roma è un comune della Provincia di Roma, situato nella Valle dell'Aniene, su una suggestiva altura che supera di poco i 1000 metri nei Monti Simbruini, che nel 2015 contava 471 abitanti. Le prime notizie sull'esistenza di questo borgo abitato risalgono al 21 Agosto dell'884, quando comparve in un documento una donazione di diversi terreni da parte del console Cesario all'Abate del vicino Monastero Benedettino di Subiaco. Tra i diversi territori era infatti citato "il monte detto Cervaria".
Su cosa ci fosse prima su questa suggestiva altura sappiamo molto poco. La storia del luogo, storicamente ricco di selvaggina, ci fa pensare che il nome Cervara derivi appunto dai cervi, come d'altronde è successo per la Zona di Tor Cervara a Roma. Nei dintorni di Cervara è presente inoltre, in località Le Morre, un sito archeologico risalente alla tarda età della pietra.
Il borgo di Cervara, dalla posizione oltre che suggestiva anche ben protetta, di proprietà - come detto - dall'884 dei Benedettini di Subiaco, fu al centro di molte dispute territoriali nella zona.
Nel 1223, ad esempio, venne invasa dagli uomini di Pelagio da Jenne, poi cacciato dalle truppe di Papa Innocenzo V. Nel 1511 fu invece il Vescovo Pompeo a tentare di prenderne il possesso, senza successo, mentre nel 1592 fu attaccata dal brigante Marco Sciarra, protagonista dell'assedio di Cerreto.
A questi secoli risalgono la Chiesa di Maria Santissima della Visitazione - dedicata anche ai Patroni del paesino, Sant'Elisabetta e San Felice -, il cui portale risale al XV Secolo, così come al Medioevo risale la Rocca che domina il paese.
Successiva invece, risalente al 1702, è la Chiesa di Santa Maria della Portella.
Nel XIX Secolo, il paese ebbe una vera e propria rinascita grazie all'abitudine molto diffusa tra gli artisti ed i letterati dell'epoca del Grand Tour, il viaggio per l'Europa attraverso alcune tappe che prevedeva la visita di diversi luoghi anche in Italia, tra cui Roma e la sua campagna. La suggestiva posizione ed il suggestivo paesaggio di Cervara non passarono dunque inosservati.
Il primo artista ad operare a Cervara in questo contesto fu il pittore austriaco-tedesco Joseph Anton Koch che, trasferitosi a Roma (dove una targa lo ricorda) trascorse numerose estati ad Olevano, non lontano da Cervara, che non passò inosservata all'artista. Oltre a lui, non mancarono di raffigurare e visitare Cervara artisti come il romano Bartolomeo Pinelli, o lo statunitense inventore dell'omonimo alfabeto e del telegrafo Samuel Breese Morse, che era anche un artista e che, come una targa racconta, passò anche da Roma.
L'artista che più di tutti ha documentato Cervara e la sua vita è stato Ernest Hebert (Grenoble 1817 - La tronche 1908), che si focalizzò molto su quelle che lui chiamava Cervarolles, ovvero le donne di Cervara. Il paese è infatti nei dintorni di un paese come Articoli Corrado e non lontano dalla Ciociaria, zone note durante l''800 e l'inizio del '900 per la presenza di numerose modelle.
Les Cervarolles, Ernest Hebert, 1859 |
Al tempo, come raccontato da Morse, a Cervara si accedeva solo a dorso di muli e le donne vestivano abiti lunghi in genere a righe.
Nel 1881, poco dopo l'unità d'Italia, per evitare omonimie il nome del paese fu cambiato in Cervara di Roma. Dall'epoca ad oggi il paese è rimasto in gran parte inalterato, cosa che lo rende ancora oggi un posto unico e simile a come compariva agli artisti del Grand Tour.
Nel XX Secolo, il regista Bruno Vailati fu molto attivo per la difesa delle aree naturali della zona di Cervara intorno agli anni '80, mentre il musicista Ennio Moricone ha dedicato al paese un notturno.
Notevole è inoltre il tartufo che si trova nella zona del paese.
Chiese:
Sant'Emidio
Santa Maria della Portella
Maria Santissima della Visitazione
San Rocco
Musei:
Museo della Montagna: transumanti e pitturi
Siti Archeologici:
Sito archeologico a Le Morre
Aree Naturali:
Parco Naturale Regionale dell'Appennino - Monti Simbruini
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