La Zona Settecamini si trova lungo la Via Tiburtina, fuori dal Grande Raccordo Anulare. Il nome di quest'area è oggetto di dibattito: secondo alcuni deriverebbe da sette camini che si trovavano sulle case dette "del Fornaccio", ma probabilmente il toponimo risale a ben prima del caseggiato in questione.
Nel Medioevo, infatti, la zona era detta sia Campo dei Sette Fratelli che Forno dei Septe Fratri, in riferimento a Santa Sinforosa e ai suoi sette figli (Crescente, Eugenio, Giuliano, Giustino, Nemesio, Primitivo e Statteo) che sono stati fatti uccidere dall'Imperatore Adriano.
La zona era ricca di torri e casali suburbani, uno dei quali - un tempo di proprietà della famiglia Cesi di Acquasparta - era noto come Casale di Settecamini od Osteria del Forno, e per questo dette al nome anche la zona di "Forno" e ad alcune case del "Fornaccio".
Nel XVIII Secolo venne edificata qui la Chiesa di San Francesco, a testimonianza che vi era a quell'epoca un piccolo centro abitato di natura principalmente rurale.
Questa sua natura agricola venne meglio organizzata all'inizio del XX Secolo, quando la zona era proprietà del Principe Leopoldo Torlonia, che vi organizzò una borgata rurale.
A partire dagli anni '90 nella Zona Settecamini è nata la zona residenziale di Casal Monastero.
Chiese:
- Sant'Alessandro
- Sant'Alessio
- Sant'Enrico
- San Francesco
- Santa Maria dell'Olivo
Siti Archeologici:
- Villa di Via Carciano
- Villa della Torre di Sant'Eusebio
- Villa di Casal Bianco
- Villa a Sant'Alessandro A
- Villa a Sant'Alessandro B
- Villa di Casale Bonanni
Casali:
- Casale del Cavaliere
- Casale Forno
- Casale di Pratolungo
Fontane:
- Fontanile di Sant'Onesto
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