La Zona Settecamini si trova lungo la Via Tiburtina, fuori dal Grande Raccordo Anulare. Il nome di quest'area è oggetto di dibattito: secondo alcuni deriverebbe da sette camini che si trovavano sulle case dette "del Fornaccio", ma probabilmente il toponimo risale a ben prima del caseggiato in questione.
Nel Medioevo, infatti, la zona era detta sia Campo dei Sette Fratelli che Forno dei Septe Fratri, in riferimento a Santa Sinforosa e ai suoi sette figli (Crescente, Eugenio, Giuliano, Giustino, Nemesio, Primitivo e Statteo) che sono stati fatti uccidere dall'Imperatore Adriano.
La zona era ricca di torri e casali suburbani, uno dei quali - un tempo di proprietà della famiglia Cesi di Acquasparta - era noto come Casale di Settecamini od Osteria del Forno, e per questo dette al nome anche la zona di "Forno" e ad alcune case del "Fornaccio".
Nel XVIII Secolo venne edificata qui la Chiesa di San Francesco, a testimonianza che vi era a quell'epoca un piccolo centro abitato di natura principalmente rurale.
Questa sua natura agricola venne meglio organizzata all'inizio del XX Secolo, quando la zona era proprietà del Principe Leopoldo Torlonia, che vi organizzò una borgata rurale.
A partire dagli anni '90 nella Zona Settecamini è nata la zona residenziale di Casal Monastero.
Chiese:
- Sant'Alessandro
- Sant'Alessio
- Sant'Enrico
- San Francesco
- Santa Maria dell'Olivo
Siti Archeologici:
- Villa di Via Carciano
- Villa della Torre di Sant'Eusebio
- Villa di Casal Bianco
- Villa a Sant'Alessandro A
- Villa a Sant'Alessandro B
- Villa di Casale Bonanni
Casali:
- Casale del Cavaliere
- Casale Forno
- Casale di Pratolungo
Fontane:
- Fontanile di Sant'Onesto
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Targa in memoria di Silvio Spaventa
La targa in questione si trova in Via dei Due Macelli, nella parte compresa nel Rione Campo Marzio, e ricorda il politico e patriota Silvio Spaventa (Bomba 1822 - Roma 1893), che presso questa casa visse fino alla morte.
La targa è stata qui posta dal Comitato Nazionale per il Monumento in Roma il 21 Giugno del 1899.
Rue du Brexit
Rue du Brexit è una strada di Beucaire, città della Francia, più precisamente della regione della Linguadoca-Rossiglione e del dipartimento del Gard. Siamo decisamente usciti dal nostro tradizionale perimetro di Roma e dintorni - dal quale ci concediamo di tanto in tanto qualche fugace e momentaneo allontanamento - per rimanere però nell'ambito di un tema che, soprattutto su Roma, seguiamo molto spesso: la toponomastica.
In questa via il sindaco Julian Sanchez, esponente del partito euroscettico e nazionalista Front National, ha dedicato una strada alla Brexit, ovvero al referendum con cui il Regno Unito ha deciso di lasciare l'Unione europea. Si tratta di un caso estremamente particolare e finora unico e per questo abbiamo voluto prenderci la licenza di citarlo su un sito che prevalentemente si occupa di Roma.
E' estremamente raro, infatti, che una strada venga dedicata a un'elezione, ancora più raro che venga dedicata a un'elezione avvenuta in un altro paese e a pochi mesi di distanza (il referendum è avvenuto il 23 Giugno e il sindaco ha preso questa decisione il 26 Dicembre del 2016).
La strada è situata nella zona industriale di Beaucaire ed ha un percorso a U, che parte ed arriva alla stessa strada. Il consiglio comunale ne ha approvato il nuovo nome con 23 voti a favore e 9 contro.
Spesso la toponomastica è lo specchio di un intento politico e ideale. Nel caso del sindaco Sanchez, esponente del Front National, il caso è abbastanza evidente. Il suo partito, guidato da Marine Le Pen, si batte per l'uscita della Francia dall'Unione europea e vorrebbe quindi seguire l'esempio della Brexit, che ha deciso di celebrare nella toponomastica locale.
Il significato è ancora più profondo se pensiamo che la strada da cui Rue du Brexit parte e dove arriva è dedicata a Robert Schumann, uno dei padri dell'Unione europea.
Mosaici de Le Corporazioni e de Le Professioni e Le Arti
I due mosaici in questione rappresentano uno Le Corporazioni, l'altro Le Professioni e le Arti, e si trovano entrambi in Viale della Civiltà Romana, nel Quartiere Europa, noto come EUR.
A partire dalla fine degli anni '30 questa zona, in precedenza di campagna, iniziò ad essere urbanizzata per ospitare il nuovo quartiere dove avrebbe avuto luogo nel 1942, l'E42, una grande Esposizione Universale che mai ebbe luogo per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Furono dunque commissionati lungo il grande viale che dalla Piazza Italia, oggi Guglielmo Marconi, conduceva al Museo della Civiltà Romana due grandi mosaici ai celebri artisti futuristi Enrico Prampolini e Fortunato Depero.
Le Professioni e le Arti, Fortunato Depero |
I due mosaici si trovano dunque inseriti nelle maestose e monumentali geometrie dell'architettura dell'EUR, rompendo questa rigidità sia formale che cromatica, inserendo una forte carica di dinamismo e di colore proprio a ridosso dei grandi portici situati tra il Palazzo delle Scienze ed il Palazzo delle Tradizioni Popolari.
Il mosaico di Prampolini raffigura dunque le Corporazioni, con una maestosa immagine allegorica che spezza con diagonali e linee curve la rigida geometria dell'EUR in cui le corporazioni sono raffgurate attraverso immagini astratte. Si possono riconoscere il Credito, il Commercio, l'Agricoltura e l'Industria.
Bozzetto di Prampolini per il mosaico (foto Eur Spa) |
Quello di Depero, raffigurante le Professioni e le Arti, usa lo stesso sfondo di Prampolini ma, oltre che con immagini differenti, usa uno stile in parte diverso, principalmente più retorico e appesantito da un numero maggiore di elementi.
Si vedono qui la Giustizia, il Teatro, la Musica e un grande Fascio Littorio.
Entrambi i mosaici hanno subito un importante restauro nel 1992 da parte dell'Ente EUR grazie anche ai fondi della Banca di Roma, come due targhe ricordano.
Fontana delle Attività Lavorative
La Fontana delle Attività Lavorative si trova in Piazza Cinque Giornate, nella parte compresa nel Rione Prati, a ridosso dell'edificio sede dell'INAIL (Istituto Nazionale per le Assicurazioni e gli Infortuni sul Lavoro). La fontana risale al 1940 - quando fu costruito l'edificio e fu realizzata probabilmente dallo scultore Francesco Coccia.
Si tratta di una vasca di forma rettangolare con due file di zampilli al proprio interno possa a ridossa del muro dell'edificio, su cui campeggia un grande bassorilievo con figure che raffigurano attività lavorative, al cui centro è una grande figura femminile che rappresenta la protezione dell'INAIL sui lavoratori.
Fontane gemelle di Piazzale delle Nazioni Unite
Le due fontane fanno parte del complesso di edifici dall'andamento e l'aspetto particolarmente monumentale realizzato a partire dal 1937 dagli architetti Mario Paniconi e Giulio Pediconi nell'ambito della realizzazione del nuovo quartiere che avrebbe dovuto ospitare l'E42, l'esposizione universale del 1942 poi mai ospitata a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Le due fontane gemelle sono estremamente semplici, costituite ognuna delle due da una vasca di forma circolare con l'acqua che sgorga da 24 zampilli in forma circolare. Un tempo queste semplici fontane, complice l'illuminazione contribuivano alla scenograficità della piazza in cui si trovano.
Oggi, ci dispiace molto dirlo, sono abbandonate alla più totale incuria, prive di acqua, e hanno contribuito a trasformare una bella piazza in un mero slargo in stato d'abbandono ai lati di una grande arteria di scorrimento quale Via Cristoforo Colombo. Ci auguriamo di poter documentare quanto prima un cambio di rotta a riguardo.
Le due fontane gemelle sono estremamente semplici, costituite ognuna delle due da una vasca di forma circolare con l'acqua che sgorga da 24 zampilli in forma circolare. Un tempo queste semplici fontane, complice l'illuminazione contribuivano alla scenograficità della piazza in cui si trovano.
Statua di Santa Caterina da Siena
La Statua di Santa Caterina da Siena si trova in Largo Giovanni XXIII, nel Rione Borgo. La statua venne qui realizzata nel 1962 su iniziativa del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Cateriniane, quando quest'area, posta nei giardini di Castel Sant'Angelo, ancora faceva parte di Piazza Pia e non era dedicata a Papa San Giovanni XXIII Roncalli (1958-1963), il quale era ancora in vita.
La statua fu realizzata dallo scultore Francesco Messina e rappresenta la Santa in movimento, come nell'atto di chinarsi in un'opera di carità.
La statua venne inaugurata il 30 Aprile 1962 alla presenza del Presidente del Consiglio Amintore Fanfani, dei sindaci di Siena e Firenze, e di numerosi Cardinali tra cui il Cardinale Cento, che lesse un messaggio del Papa San Giovanni XXIII Roncalli e, successivamente, tenne un discorso ufficiale.
A Roma sono presenti anche due targhe che ricordano Santa Caterina da Siena: una in Piazza di Santa Chiara, un'altra in Via Monserrato.
Targhe in memoria del restauro dei mosaici delle Professioni e le Arti e delle Corporazioni
Le targhe in questione si trovano in Viale della Civiltà Romana, nel Quartiere Europa - meglio noto come EUR -, in corrispondenza dei due grandi mosaici raffiguranti il primo Le Professioni e le Arti (opera di Fortunato Depero), mentre il secondo Le Corporazioni (opera di Enrico Prampolini), realizzati entrambi nel 1942.
Le due targhe ricordano il restauro di entrambi, avvenuto nel 1992 per volontà dell'Ente EUR e grazie al contributo dalla Banca di Roma.
Oratorio del Santissimo Sacramento a Via Belsiana
L'Oratorio del Santissimo Sacramento a Via Belsiana è una Chiesa - attualmente sconsacrata - situata in Via Belsiana all'angolo con Vicolo Belsiana, nel Rione Campo Marzio. Le origini di questo edificio risalgono al 1576, quando con un breve di Papa Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585) nacque ufficialmente l'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento di San Lorenzo in Lucina, che qui iniziò a riunirsi.
L'attuale facciata - semplice e di forma rettangolare - risale al XVIII Secolo, forse opera di uno tra Nicola Michetti od il suo collaboratore Rusconi Sassi. All'epoca, secondo quanto risulta da un inventario, la Chiesa ospitava un altare con una grande tela raffigurante il Martirio di San Lorenzo.
Alla fine del XIX Secolo divenne prima una sala adibita ad attività musicale (vi si riuniva tra gli altri il gruppo di intellettuali che faceva riferimento al maestro Alessandro Costa Memmi), quindi ospitò associazioni giovanili.
Proprio di questo periodo è un'importante testimonianza relativa a questo Oratorio, citato da Gabriele d'Annunzio nel suo Trionfo della Morte del 1894. I due protagonisti, Giorgio ed Ippolita, si incontrano proprio qui, in quello che il Vate definisce "Oratorio abbandonato", nonché "Oratorio segreto", "Un asilo fantastico e misterioso ... La porta su la via, in cima ai gradini, era chiusa: chiusa forse da anni. Si passava di lato ... si entrava da dietro, per una sagrestia ... che poteva appena contenere un Prete e un sagrestano. S'entrava nella sede della Sapienza".
Nel 1971 l'edificio venne definitivamente ceduto ai privati, divenendo un negozio. Per lungo tempo ha ospitato un punto vendita della casa di moda Gherardini.
Il Referendum costituzionale 2016 a Roma
Il 4 Dicembre 2016 i cittadini Italiani sono stati chiamati alle urne per il referendum costituzionale sulla Riforma Renzi-Boschi, promossa dal Primo Ministro Matteo Renzi e dal Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, che avrebbe previsto il superamento del bicameralismo paritario, la creazione del nuovo Senato delle Regioni, la nuova regolamentazione delle leggi di iniziativa popolare e dei referendum, la modifica del Titolo V della Costituzione e l'abolizione del CNEL.
La riforma tuttavia a livello nazionale è stata respinta da circa il 59,11% dei voti validi, contro il 40,89% a sostegno della riforma.
Nel Comune di Roma, il dato è stato in linea con quello nazionale, con la vittoria del No al 59,42%.
Ecco come è andata:
COMUNE DI ROMA: Sì 40,58% No 59,42%
Municipi:
I Sì 50,54 No 49,46
II Sì 52,42 No 47,58
III Sì 41,69 No 58,31
IV Sì 37,88 No 62,12
V Sì 35,07 No 64,93
VI Sì 29,16 No 70,84
VII Sì 40,17 No 59,83
VIII Sì 44,14 No 55,86
IX Sì 41,83 No 58,17
X Sì 35,35 No 64,65
XI Sì 38,28 No 61,72
XII Sì 45,21 No 54,79
XIII Sì 40,29 No 59,71
XIV Sì 39,48 Sì 60,52
XV Sì 45,30 No 54,70
Un utile confronto con la mappa elettorale delle comunali del 2016 al primo turno |
Il dato che colpisce è la notevole somiglianza della mappa elettorale con quella delle amministrative del 2016, con il Sì che vince dove ha vinto Giachetti ed il No dove ha vinto la Raggi. Questa mappa si può facilmente sovrapporre anche a quella del reddito pro capite medio, dove vediamo il Sì va tendenzialmente più forte nelle aree più ricche. In altri termini si è confermata la tendenza Romana che ha cambiato la mappa elettorale degli ultimi anni, allontanando la storica cintura rossa dai partiti del centrosinistra tradizionale ma vedendo questi in crescita al centro e in zone storicamente di destra come il II Municipio (in particolare il territorio dell'ex II) ed il XV Municipio.
Un utile confronto con la mappa del reddito pro capite di Roma per Municipio |
Risultati per suddivisione toponomastica:
Monti - Sì 52,12 No 47,88
Trevi - Sì 50,18 No 49,82
Colonna - Sì 52,40 No 47,60
Campo Marzio - Sì 57,55 No 42,45
Ponte - Sì 56,19 No 43,81
Parione -Sì 50,93 No 49,17
Regola - Sì 57,4 No 42,6
Sant'Eustachio + Campitelli - Sì 58,49 No 41,51
Pigna - Sì 58,63 No 41,37
Sant'Angelo - Sì 62,8 No 37,2
Ripa - Sì 62,71 No 37,29
Trastevere - Sì 54,17 No 45,83
Borgo - Sì 51,71 No 48,29
Esquilino - Sì 43,72 No 56,28
Ludovisi - Sì 57,69 No 42,31
Sallustiano - Sì 49,10 No 50,90
Castro Pretorio - Sì 45,84 No 54,16
Celio - Sì 51,68 No 48,32
Testaccio - Sì 41,69 No 58,31
San Saba - Sì 48,58 No 51,42
Prati - Sì 51,74 No 48,26
Flaminio - Sì 52,64 No 47,36
Parioli - Sì 56,64 No 43,36
Pinciano - Sì 60,91 No 39,09
Salario - Sì 50,55 - No 49,45
Nomentano - Sì 49,53 No 50,47
Esquilino - Sì 43,72 No 56,28
Ludovisi - Sì 57,69 No 42,31
Sallustiano - Sì 49,10 No 50,90
Castro Pretorio - Sì 45,84 No 54,16
Celio - Sì 51,68 No 48,32
Testaccio - Sì 41,69 No 58,31
San Saba - Sì 48,58 No 51,42
Prati - Sì 51,74 No 48,26
Flaminio - Sì 52,64 No 47,36
Parioli - Sì 56,64 No 43,36
Pinciano - Sì 60,91 No 39,09
Salario - Sì 50,55 - No 49,45
Nomentano - Sì 49,53 No 50,47
Targa in memoria di Daniela Nicolazzo ed Ilva Cazzavillan
La targa in questione si trova in Viale Giulio Cesare, nel Rione Prati, e ricorda Daniela Nicolazzo ed Ilva Cazzavillan. Da quanto si evince dalla targa e dalla sua tipologia - una lapide all'altezza del manto stradale posta sotto un albero - sembra trattarsi di due ragazze morte in un tragico incidente il 16 Luglio 1985.
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